GIAVENO, 300MILA EURO PER METTERE IN SICUREZZA L’EX OSPEDALE

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di CHRISTIAN MASOTTI

GIAVENO – Presso l’ex-ospedale di Giaveno, mercoledì 7 settembre 2016 si è tenuto un incontro sul riordino e sulla valorizzazione del presidio. Erano presenti alla riunione il dott. Minniti e la consigliera regionale Daniela Ruffino.
Un tema di discussione, sollevato dall’ex sindaco è la sicurezza all’interno della struttura ospedaliera. Prende perciò la parola il dott. Minniti: “Sono stati fatti dei controlli e non risultano criticità. Ad ottobre inizieranno i lavori antisismici per mettere in sicurezza una parte della struttura. Non posiamo rischiare. E’ giusto e vale la pena investire per poi potere utilizzare al meglio il polo di Giaveno”. I lavori avranno un costo di €300.000, inizieranno il 1° ottobre e concluderanno in gennaio.

LA REGIONE HA INDETTO UN BANDO PER APRIRE NUOVE FARMACIE
Durante l’incontro si è inoltre discusso delle farmacie. Questo discorso è molto legato al territorio giavenese, dove le farmacie si trovano solo nella zona del centro. Daniela Ruffino spiega: “A Giaveno ci sono due grandi borgate come Sala e Pontepietra. Queste zone del nostro comune sono molto popolate ma non c’è neanche una farmacia, fortunatamente la Regione ha accolto la proposta del bando, che si è quasi concluso”. Per poi aggiungere: “La mia intenzione è di proporre alla Regione di indire dei bandi per far aprire le farmacie laddove sono necessarie e nelle zone non prese in considerazione, per rendere i servizi sanitari accessibili e fruibili a tutti, senza dimenticare che la presenza di due nuove strutture farmaceutiche porterebbero lavoro anche ai giovani farmacisti, magari neo-laureati, che sono alla ricerca di un impiego”. L’ASL si impegnerà a migliorare la comunicazione con gli utenti in merito alla divulgazione sul territorio della notizia della presenza della farmacia notturna di Rivoli, che si predispone di rispondere appieno alle necessità notturne d’urgenza.

POTENZIAMENTO DEI SERVIZI DI CARDIOLOGIA E OCULISTICA
Altro tema di discussione sono servizi di cardiologia e oculistica all’interno della struttura giavenese. Spiega Minniti: “La cardiologia è stata potenziata di 7 ore settimanali, mentre sull’oculistica non siamo ancora riusciti a potenziare il servizio”. Il rappresentante dell’ASL ha voluto però specificare che le attrezzature presenti a Giaveno per la cura oculistica sono all’avanguardia, spiegando: “Qui ci sono delle apparecchiature importanti, sarebbe bello riuscire a sfruttarle appieno! Cercheremo di valorizzarle in futuro”.
Il discorso poi è tornato sulla disponibilità di avere un’assistenza territoriale, dove il dott. Minniti ha voluto specificare l’esistenza, all’interno del presidio, dei consultori: “Sono presenti degli specialisti che forniscono supporto alle mamme coi figli, alle donne e alle ragazze incinte, alle coppie ed ai giovani in generale. La chiusura del punto nascite di Susa ha permesso di spostare qui tre infermieri pediatrici ed una ostetrica”.

LA TELERADIOLOGIA: UNO STRUMENTO PER DECENTRALIZZARE LE PRESTAZIONI SANITARIE

L’ex-sindaco di Giaveno ha, infine, parlato del progetto della “tele-radiologia”, che è già funzionante all’interno del CAVS. Spiega Ruffino: “Le nostre valli sono state colpite già dai tagli alla sanità negli ultimi anni, per cui ho presentato in Regione una interrogazione, per potere rinnovare le strutture ed i macchinari della radiologia”.
La tele-radiologia è uno strumento utile al fine di non dovere trasportare i pazienti al di fuori delle proprie abitazioni, spiega la consigliera: “Il discorso è analogo a quello della telemedicina, il punto è decentralizzare le prestazioni sanitarie, per non obbligare le persone lontane e/o in difficoltà a raggiungere l’ospedale di Rivoli. Lo staff specializzato, composto da un infermiere ed un autista, raggiunge le case e tramite alcuni strumenti radiologici portatili si esegue nel domicilio la radiografia, per poi inviare a Rivoli le immagini in diretta”. Il servizio di tele-radiologia è attivo nei cinque giorni lavorativi, su prenotazione, ed il referto è ritirabile anche dal proprio medico di base. Il dott. Minniti specifica: “Come ASL TO3 stiamo lavorando per istituire un migliore collegamento delle tecnologie, per creare una vera e propria rete di poli sanitari e per migliorare i tempi d’attesa e ottimizzare gli spostamenti”.

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