GIAVENO, ABBANDONA I RIFIUTI: DENUNCIATO IL TITOLARE DI UNA DITTA

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GIAVENO – Trovato il colpevole dell’abbandono rifiuti in zona Maddalena-Aquila, è ora indagato per violazione del testo unico sull’ambiente. Il caso era stato segnalato da ValsusaOggi, con un articolo pubblicato a inizio febbraio. I fatti risalgono allo scorso 4 febbraio, quando furono trovati rifiuti abbandonati in diverse zone sulla strada Maddalena-Aquila; nei pressi del piazzale dell’Alpe Colombino, sulla piazza della borgata e nelle scarpate lungo tutto la strada.
Alcune persone fecero anche dei video di denuncia che vennero inviati alla nostra redazione, per essere pubblicati da ValsusaOggi. In effetti la quantità di materiale era notevole, e oltre a essere esteticamente brutta da vedere, si trattava di macerie con agenti inquinanti, dannosi per l’ambiente e che vanno conferiti in appositi siti.
Il Comando di Polizia locale, dopo aver ricevuto la segnalazione e su impulso del Vicesindaco, Stefano Olocco, cominciava le indagini per trovare il responsabile.
Il materiale abbandonato, in alcuni sacchi e sparso, riconduceva a rifiuti di un cantiere edile, per cui la prima pista seguita è stata quella. Non c’erano però in zona cantieri edili in cui fossero stati usati prodotti di quelle marche specifiche, che erano invece riconducibili a un particolare magazzino di Rivalta.
Dopo il sopralluogo eseguito grazie alla collaborazione dei colleghi rivaltesi, il Comandante Gianni Franchino e gli agenti hanno messo insieme tutti i pezzi: “C’è stata un’attività di indagine certosina, con decine di ore di visione dei filmati delle telecamere e dei tabulati dei telefoni per stabilire a quale cella fossero agganciati e per incrociare tutti i dati”, racconta.
La polizia locale ha così convocato il titolare della ditta lunedì 6 marzo e questi ha ammesso la sua colpevolezza. È stato così indagato in stato di libertà per violazione del Testo unico sull’ambiente e deferito all’autorità giudiziaria.

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8 COMMENTI

  1. Questi sporcaccioni , oltretutto titolari di impresa fanno veramente schifo. Se la serietà della ditta è questa. La pena migliore rendere pubblico il nome.

  2. Allora, se si vuole, si possono beccare ! Purtroppo in molti casi enti e comuni non si applicano abbastanza oppure non hanno voglia, oppure temono di perdere consensi o “tranquillità” e così accampando mille scuse ( le telecamere non funzionano, la qualità delle riprese è scadente, non c’ è personale, non dobbiamo punire ma educare, abbiamo anche altre urgenze a cui pensare ecc. ecc. ). Nel 90% dei casi tra i rifiuti abbandonati ci sono sempre “Tracce” dei responsabili……se si vuole basta cercare.

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