GIAVENO, BLOCCATI I LAVORI DEL PARCHEGGIO: TROVATI REPERTI ARCHEOLOGICI

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dal COMUNE DI GIAVENO

GIAVENO – I lavori in corso per la costruzione del nuovo parcheggio nell’area via Parco Abbaziale – Via Placido Bacco sono momentaneamente sospesi. A seguito di un sopralluogo effettuato il 17 gennaio scorso, infatti, la Soprintendenza Archeologica Belle Arti e Paesaggio per la Città Metropolitana di Torino ha richiesto di effettuare ulteriori analisi dei luoghi. Questo perché durante i lavori sono emersi elementi di natura archeologica, che non erano stati rinvenuti nelle indagini preliminari, svolte secondo le normali procedure.

Il Soprintendente Lisa Accurti specifica nella sua lettera al Comune: “Le indagini archeologiche hanno evidenziato nel settore sud-occidentale dell’area una zona caratterizzata da buche di palo e nel settore centrale e settentrionale una muratura in pietre a secco con andamento irregolare, tutte evidenze di natura archeologica riconducibili, sulla base dei reperti ceramici rinvenuti, a epoca medievale”.

Per tale motivo “risulta dunque necessario che si proceda allo scavo, con metodologia stratigrafica, delle evidenze rinvenute e alla relativa completa documentazione, grafica e fotografica, secondo gli standard definiti da questa Soprintendenza”. Si tratta prevalentemente di resti murali e di tracce di strutture lignee. Si rende, pertanto, necessario procedere ad ulteriori indagini archeologiche al fine di portare in evidenza e catalogare tutti i resti, attraverso operazioni manuali, con metodologia stratificata, eseguite da personale qualificato (archeologi e rilevatori).

Queste operazioni, che necessitano di tempo non previsto, non consentono il proseguimento delle opere in progetto e comportano costi aggiuntivi non irrilevanti. Soltanto al termine di queste operazioni la Soprintendenza potrà effettuare le opportune valutazioni e decidere se mantenere in loco i resti o permetterne la loro rimozione ed il proseguimento dei lavori approvati.

“Ci troviamo in un momento di stallo, che porta ritardo ai lavori previsti, e volevo spiegare ai cittadini le motivazioni. Il problema attuale è che lo scavo archeologico più approfondito deve essere pagato dalla Stazione Appaltante, che in questo caso è la Città di Giaveno – afferma il Sindaco Carlo Giacone – Una cifra che si aggira, soltanto per le attività archeologiche, intorno ai 66.000 euro IVA esclusa, in un momento in cui il bilancio non è ancora predisposto. Mi spiace che si sia interrotto il lavoro perché la realizzazione del parcheggio risolverebbe diverse criticità in zona, ma è altrettanto vero che occorre verificare bene cosa siano i resti ritrovati. Tra i vari obiettivi di questa Amministrazione Comunale vi era la realizzazione di un parcheggio nel cuore del centro storico per risolvere un’annosa questione che riguarda il posteggio sia in settimana sia nei giorni festivi con i numerosi eventi che attraggono molti turisti. Una delle poche disponibilità di terreni nel centro che poteva essere utilizzata a tale scopo è proprio l’area in questione. Ho seguito quindi tutto l’iter burocratico con gli impegni di spesa, il progetto, l’appalto dei lavori eccetera. Già all’inizio dei lavori c’era stato uno stop dovuto al ritrovamento di alcuni reperti che poi sono risultati non di pregio storico. Ora si stava livellando il terreno per effettuare i vari scavi e fondazioni e per la seconda volta ci troviamo davanti a uno stop. Quest’opera è finanziata con fondi del PNRR e quindi deve seguire determinate tempistiche. Naturalmente rispettiamo l’importanza di reperti di valore storico, però c’è l’urgenza dopo tanto impegno e tanto tempo di poter terminare i lavori per dare uno spazio adeguato di parcheggio ai cittadini e ai turisti”.

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2 COMMENTI

  1. Il privato per un box del costo di 25000€ dovrebbe spenderne 50000€ in spese archeologiche. Diamo il benvenuto al comune di Giaveno nel mondo reale.

Rispondi a Jackie70 Annulla risposta

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