GIAVENO E IL POLIGONO DI TIRO: “NESSUN TRASFERIMENTO, DOBBIAMO PRIMA COMPRARE I TERRENI”

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di ANDREA MUSACCHIO

GIAVENO – Tiene ancora banco la questione del campo di tiro a volo di borgata Villanova, a Giaveno. Con una lettera indirizzata all’amministrazione comunale, datata 16 febbraio, gli ex consiglieri Cappuccio e Carbone chiedono informazioni sulle misure adottate dalla giunta comunale in riferimento alla ricollocazione dell’area.

Nel testo, i due cittadini si appellano alla richiesta del Gruppo Consigliare di Giaveno “Liste Pd Sinistra per Giaveno-Medici per l’Ospedale di Giaveno” di spostare l’area di tiro a volo, presentata durante il consiglio comunale 25/2019 dell’8 maggio 2019.

Consiglio comunale in cui “è stata votata, quasi all’unanimità, la ricollocazione del poligono di tiro localizzato a Giaveno, Via Villanova 100“, si legge nell’istanza. “Nulla da allora risulta sia stato fatto dall’attuale Giunta Carlo Giacone bis, nonostante il parere favorevole di regolarità tecnica a firma del Responsabile del Servizio Paolo Caligaris. Considerato che la popolazione della Borgata Villanova continua a lamentare l’intollerabilità delle emissioni acustiche dovute alle attività del poligono di tiro, si chiede la data di inizio e lo stato attuale delle trattative tra l’attuale Giunta Giacone bis con i titolari della Mikra S.r.l. per la ricollocazione della stessa presso altra località; entro quale data è previsto il trasferimento dell’attività del poligono di tiro in altra località e quale sarà la destinazione della nuova attività“.

“Non è stato ancora attuato quanto approvato in consiglio comunale oltre un anno fa – spiega l’ex consigliere comunale Alessandro Cappuccio – ricordo anche che è stata fatta una commissione consiliare su questo tema, di cui io stesso ero presidente. Ora ci chiediamo: a cosa serve tutto questo, se non si attua quanto deciso?”.

LA REPLICA DEL SINDACO GIACONE 

Domande che ValsusaOggi ha riportato direttamente al primo cittadino di Giaveno, Carlo Giacone. “Ad oggi non è previsto alcun trasferimento da parte del poligono di tiro – spiega il sindaco – L’unica via percorribile è concordare l’acquisizione da parte del Comune dell’area, ma non è una cosa semplice e rapida. La situazione è ancora in una fase iniziale, bisogna soprattutto ragionare dal punto di vista economico: dobbiamo capire le richieste e la nostra disponibilità economica. Ad ogni modo bisogna specificare che la posizione del tiro a volo è assolutamente idonea. Nessuno può spostarli, in quanto sono assolutamente in regola. Nonostante i vari rilevamenti da parte di legali ed associazioni, nessuno ha fatto dei verbali dove il rumore degli spari è fuori dalle norme o esempi simili. Diventa difficile, a fronte di tutto questo, mandarli via. Ripeto, la strada più percorribile è quella intrapresa dall’amministrazione, ed è anche quella più democratica, ossia proporre l’acquisizione del terreno ai proprietari. Fino ad oggi abbiamo ricevuto delle risposte timide: né sì, né no. Adesso che la situazione pandemica lo permette, riprenderemo in mano la questione, tentando di organizzare un incontro”.

Istanza poligono-convertito (1)
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