GIAVENO E L’ACQUA, IL SINDACO CONVOCA UN TAVOLO CON SMAT ED ENEL: “CI VUOLE UNA FONTE DI RISERVA ALL’ACQUEDOTTO COMUNALE”

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di LUCA MARTIN

GIAVENO – È possibile che, nel 2016, la città più grande della Val di Susa e Val Sangone possa restare senza acqua? A quanto pare, la risposta è sì.

Ora, ad emergenza cessata, ci si interroga su cosa si possa fare per evitare tali problematiche anche in futuro e anche su quali siano le intenzioni del Comune di Giaveno a riguardo: “La mia intenzione è quella di sederci ad un tavolo con i vertici Smat – annuncia il sindaco Giacone – sono essenzialmente due le problematiche da affrontare: una riguarda le metodologie di manutenzione e di pulizia delle fognature, in quanto questo lavoro non è stato fatto dappertutto, l’altra concerne il sondare la possibilità di installare una captazione di riserva, in modo da essere tutelati nel momento in cui in futuro possano ripresentarsi tali problematiche. Ciò che chiediamo è un investimento che non per forza dev’essere a lungo termine, ma che ci permetta di avere una fonte di riserva dalla quale attingere se si dovesse presentare un blocco totale dell’acquedotto comunale”

E ancora: “Nel momento in cui la strada frana, arrivare sino all’acquedotto diventa problematico. O ci si dota di un elicottero, oppure l’unico modo è raggiungerlo a piedi tramite strade alternative”.

Ma il problema in realtà non è solo l’acqua: la prossima volta, potrebbe toccare alla corrente elettrica. Consapevole di questo rischio, Carlo Giacone inviterà al tavolo anche i vertici Enel: “Non è possibile che ogni volta che piove forte o che cadono 5 centimetri di neve, questo provochi disagi alla linea elettrica – afferma il  primo cittadino – soprattutto nelle zone della Maddalena e di Roccetta, la vegetazione sta rivestendo i pali della luce e quindi vorremmo parlare con l’Enel per trovare una soluzione comune. Considerato che molti impianti di riscaldamento sono collegati all’impianto elettrico, un blocco totale di questo servizio, presenterebbe disagi non inferiori alla mancanza di acqua”.

Il sindaco ci tiene a rimarcare l’impegno dell’amministrazione in questi giorni di emergenza: “Sono state percorse tutte le strade possibili per poter ridurre il disagio della popolazione. Questa amministrazione comunale ha attuato una politica di prevenzione che mai era stata fatta per contrastare problemi di natura ambientale. Tuttavia, prevedere anche le frane è una cosa un po’ più complicato”.

A riguardo del problema, è intervenuta anche l’ex sindaco Daniela Ruffino: “Ho già detto e confermo la mia volontà di rimanere defilata in merito ai problemi sorti negli ultimi giorni. La competenza a rilasciare dichiarazioni ufficiali è solo del sindaco Giacone, ed infatti ho reindirizzato a lui tutti coloro che mi hanno contattata. L’unica cosa che mi sono permessa di suggerire, è stata la diffusione delle notizie riguardanti lo stato di emergenza tramite l’uso dei megafoni installati sulle vetture dei vigili urbani, in quanto in questo modo le informazioni possono raggiungere anche coloro i quali non possono accedere all’utilizzo dei social network”.

La consigliera Ruffino ha poi rimandato ogni tipo di considerazione sul problema dell’acquedotto: “Ne parleremo in consiglio comunale”. Inoltre, durante una manifestazione tenutasi in piazza San Lorenzo nella giornata di sabato 26 novembre, la Ruffino ha voluto inviare un messaggio di collaborazione al sindaco Giacone: “L’emergenza deve unire e non dividere”.
Chiara, qui, l’intenzione di Daniela Ruffino di promuovere una maggior collaborazione possibile tra maggioranza e opposizione, per poter così gestire nel modo migliore possibile i problemi della Città.

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