GIAVENO E LE FOTO ALL’AUTO DEL SINDACO / CAPPUCCIO: “CERCA DI INTIMIDIRMI”. CUZZILLA: “I CINQUE STELLE FANNO COME PONZIO PILATO”

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di ROBERTO CAPPUCCIO (Consigliere comunale Cambiano Giaveno)

Non sono affatto stupito dalle dichiarazioni del Sindaco, ma è nel pieno diritto di un consigliere controllare l’operato dell’amministrazione (sindacato ispettivo ). Le foto pubblicate, sono le stesse foto proiettate in Consiglio comunale e acquisite a verbale, oltretutto, senza che esse siano state contestate dal Sindaco. Non è la prima volta che cerca di intimidirmi. Il giorno che ha ricevuto l’nterpellanza in questione di CambiAMO Giaveno, ha cercato di intimidirmi attraverso una bruttissima telefonata. Naturalmente ho provveduto a tutelarmi querelandolo e adesso aspetteremo l’esito del giudizio. Si lamenta e utilizza il solito vittimismo, peccato che anche in consiglio non abbia chiarito e che, da quando abbiamo depositato l’interpellanza, l’auto del Comune non sia più stata utilizzata. Lo stesso dicasi per il parcheggio della Favorita, dove parcheggiava a volte anche 2 auto contemporaneamente quando c’era il mercato in piazza Molines.

Un sindaco dovrebbe essere al servizio dei cittadini e non il contrario. Io vado avanti sereno, non mi faccio intimidire.

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Lettera di ANTONIO CUZZILLA (vicesegretario provinciale Udc e fondatore di Cambiamo Giaveno)

La pagina politica più triste di Giaveno, una vergogna senza precedenti.

Non si era mai visto un Sindaco che anziché dare risposte in Consiglio Comunale sull’uso proprio/improprio di un bene comune, dei Cittadini, uso documentato ed accertato con fotografie, minacci querele nei confronti di un consigliere comunale che fa il suo dovere, controllare il corretto operato dell’amministrazione e dare voce ai Cittadini, voce che LUI vuole spegnere come emerge dall’ultimo regolamento approvato.

Spieghi perché usava un’auto comunale, chi ci portava sopra e perché usava il parcheggio interno (addirittura con due auto) di Villa Favorita, sede della Comunità Montana, Ente Pubblico durante i mercati del sabato o quando c’era la fiera. A questo chiedevamo risposte dal primo cittadino. Si ricorda di essere un personaggio pubblico?

Se non vuole essere fotografato stia a casa ma, visto come sta amministrando, ritengo che a casa lo manderanno i cittadini alle prossime amministrative. Non si era mai visto un sindaco parlare in questo modo di un consigliere che fa il proprio lavoro presentando, proposte, mozioni e interpellanze ed interrogazioni.  Un Consigliere, un amministrazione si misura dagli atti che produce, non dalle minacce di querele o dalla nouvelle cousine.

Un Sindaco, una giunta, una maggioranza variopinta, compresa di un Segretario PD davvero imbarazzante e di un pentastellato in stile Ponzio Pilato che forse si dimenticano quando, sul finire della scorsa amministrazione, mi chiedevano di fare interrogazioni su ogni cosa, ricordate quella sui cioccolatini all festa della befana o sulla pista di pattinaggio? Memoria corta?

Sull’ultimo Consiglio poi, impossibile non commentare l’approvazione di forza del regolamento “BAVAGLIO”, voluto da Giacone e dalla sua maggioranza per zittire le minoranze (quelle vere) togliendo democrazia e trasparenza al Consiglio. Un atto vergognoso. Ricordo bene come invece l’amministrazione Ruffino creò un tavolo con le minoranze e si approvò il regolamento all’unanimità. Io c’ero.

Le regole del gioco si devono decidere insieme, non con arroganza e prepotenza, come avvenuto ora. Biasimo per gli ex consiglieri di Cambiano Giaveno “emigrati” nel gruppo di Giacone. Dopo aver firmato e sottoscritto precisi impegni per la riduzione delle indennità, per ampliare trasparenza, partecipazione e democrazia, lettere che abbiamo già anche pubblicato, ora rinnegano tutto e votano l’esatto contrario, senza una minima coerenza. Sarà il fatto che, votati da pochi famigliari e avendo un consenso di pochi intimi, sanno già che non saranno rieletti? 

Quale valore danno alla loro parola, al loro impegno scritto? 

Tutto questo a breve finirà e rimarra solo il ricordo della peggiore pagina politica vissuta dalla Città di Giaveno. 

Siamo pronti a scendere in piazza per difendere la DEMOCRAZIA , noi siAMO GIAVENO.

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2 COMMENTI

  1. Tutta questa sceneggiata mi sa tanto di piddino frustrato, orami i bimbi minchia del PD piangono per ogni stupidaggine:
    se un Sindaco commette un reato lo denunci non rompi i coglioni al mondo scrivendo articoli sul giornale

    • hai ragione raffa, sti cazzo di piddini usano i mezzi di comunicazione schiavi per raccontare cazzate su chi temono possa togliergli la sedia sotto il culo

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