GIAVENO, INSULTI CONTRO LE RAGAZZE DEL TORINO CALCIO: LA SQUADRA ABBANDONA IL TORNEO

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GIAVENO – Insulti dalle tribune dello stadio di Giaveno contro le ragazze della squadra Giovanissime del Torino Calcio. I responsabili di questi gesti ignobili sarebbero la tifoseria del Bruino, così come alcuni dirigenti e componenti della squadra avversaria. Il fatto è avvenuto giovedì, a denunciarlo è il presidente della società Roberto Salerno.  “Il Torino Calcio Femminile presenterà, nelle prossime ore, un esposto alla Procura Federale in quanto non intende far passare inosservate le gravissime discriminazioni omofobiche subite dalla squadra Giovanissime (di età compresa tra i 13 e 15 anni) durante la partita giocata giovedì contro la Bruinese (maschile), nel corso del Torneo di categoria di Giaveno – scrive in un comunicato – secondo una precisa ricostruzione, la squadra avversaria, con i suoi giocatori e dirigenti nonché con la sua tifoseria hanno, ripetutamente, fatto oggetto le ragazze del Torino di gravissime espressioni omofobiche e di scherno che hanno obbligato i nostri dirigenti a richiedere, addirittura durante la partita, l’intervento del direttore di gara.  Questa condotta gravissima è iniziata prima della gara e si è protratta anche dopo il suo termine con il concorso di persone maggiorenni, condizionando gravemente il normale svolgimento di una competizione sportiva e turbando la sensibilità delle ragazze. Verrà richiesto l’intervento dei vertici della FIGC, oltre che l’apertura di un immediata inchiesta della Procura Federale. Le espressioni e lo scherno omofobico di ieri hanno superato ogni limite, le ragazze si sanno difendere da tutto, ma non dall’ignoranza e dalle aggressioni di questo tipo…pretendo una competizione sportiva e non espongo le mie tesserate a queste situazioni, il Colosseo l’hanno chiuso 2 mila anni fa..e non ci sono altre considerazioni da fare”.

E ancora: “In relazione a quanto accaduto nella partita di giovedì sera contro la Bruinese (maschile) il Torino Calcio Femminile intende tutelare le proprie ragazze da ogni aggressione verbale e psicologica da chiunque e ovunque sia messa in atto. La situazione gravissima di scherno e di atteggiamenti omofobici che ha superato ogni limite di guardia, ha condizionato la competizione sportiva turbando la sensibilità delle ragazze. Questi motivi hanno imposto alla società di ritirare la squadra dal torneo e assumere questa precisa scelta affinché sia di monito e di insegnamento per tutto l’ambiente calcistico”.

In seguito è arrivata la replica da parte della società sportiva Bruinese: “Neghiamo in modo inequivocabile le pesanti accuse mosse nei propri confronti dal presidente Salerno. I legali sono già stati informati e stanno lavorando per mantenere alto il nome della società. Giovedì a Giaveno si è disputata un partita tra Polisportiva Bruinese e Torino calcio femminile. L’incontro si è concluso 7-0 con un referto dell’arbitro in cui non sono stati segnalati comportamenti antisportivi. Il giorno seguente il presidente del Torino ha pubblicato sui social media accuse pesanti di omofobia nei confronti del mister, dei dirigenti e del pubblico della Bruinese. Il presidente della Bruinese si è dimostrato immediamentante disponibile a verificare quanto accaduto cercando un contatto da parte del signor Salerno, senza esito positivo. Alla luce delle testimonianze dei presenti all’incontro e degli organizzatori del torneo, la Polisportiva si dichiara assolutamente estranea ai fatti e si avvalerà dei propri legali affinché la verità sia portata alla luce. E’ increscioso accusare la Bruinese che da anni agisce sul territorio promuovendo eventi di carattere sociale ed educativo, come il trofeo femminile che si sta disputando in questi giorni, il trofeo delle donne in programma per il 26 maggio e il torneo “Un calcio al bullismo” fissato per il prossimo primo giugno.

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