GIAVENO, LA LETTERA DI VARRONE SULLA DOPPIA QUERELA RICEVUTA IN CONSIGLIO COMUNALE

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di ROBERTO VARRONE 

Si chiede la democrazia ma non si sa gestirla. Nel consiglio Comunale che si è svolto il 25 febbraio del corrente anno, si era creata una situazione insostenibile a causa di uno scontro trasformatosi poi in una bagarre generalizzata; l’argomento era il parcheggio veicoli degli ambulanti durante il mercato, argomento certamente serio in particolare per chi ne era coinvolto, ma usato strumentalmente dai due gruppi all’opposizione dell’attuale amministrazione, per scatenare una battaglia spropositata e strumentale, che è stata prontamente respinta da tutti, compreso chi scrive, con un intervento pubblico di risposta. Purtroppo però, i gruppi d’opposizione suddetti, Cambiamo Giaveno-Per Giaveno vista la disfatta subita nel Consiglio Comunale aperto al pubblico, i due gruppi consigliari succitati hanno cercato di rifarsi e di recuperare la mediocre figura fatta, con una doppia querela nei confronti del sottoscritto, querele per diffamazione presentate da due appartenenti ai gruppi consigliari citati: Andrea Trotti e il Consigliere Comunale Alessandro Cappuccio (al quale avevo anche stretto la mano a fine Consiglio). 

Le presunte diffamazioni sarebbero avvenute da parte del sottoscritto quasi in contemporanea all’interno del Consiglio Comunale che stava terminando, è ovvio che sono state pensate a tavolino, suggerite e spinte da soggetti che non possono e non vogliono più metterci la loro faccia. Va da se che le due subdole querele siano strumentali e pretestuose, per tentare di intimidire il sottoscritto che sempre espone, pur nella polemica, le proprie idee con chiarezza e senza ipocrisie, ma sempre all’interno del rispetto della legge. Bene hanno fatto quelle forze politiche, amministrative, movimenti e giornalisti a non partecipare all’evento organizzato proprio da CambiamoGiaveno (Alessandro Cappuccio e Antonio Cuzzilla) e supportato da PerGiaveno della vecchia amministrazione, lo dimostra il flop dell’iniziativa; un boomerang che è ritornato sugli organizzatori. Giustamente non si va al confronto politico e dialettico con chi non è in grado di confrontarsi e per prevalere comunque, usa l’arma subdola e intimidatoria della querela, perseguendo questa strada si rinchiuderanno in un ghetto, perché nessuno vorrà più confrontarsi con chi non è dialettico ma usa a sproposito strumenti di legge.

Ex Consigliere Comunale di Giaveno

Roberto Varrone

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3 COMMENTI

  1. Invece, proprio l’attuale Amministrazione ha tolto il diritto di parola dalla Pagina Facebook “Città di Giaveno” a me e ad altre persone, che come me, si osavano criticare gli scempi dell’Amministrazione Giacone! Ci tengo a precisare che la Pagina sopra citata è di un’Organizzazione Governativa, Pagina Ufficiale del Comune di Giaveno, e che l’Art.21 della Costituzione della Repubblica Italiana sancisce il diritto di parola!
    È quindi l’attuale Amministrazione che cerca di intimidire chi si osa esporre idee differenti dalle loro!!!

  2. E’ un po’ fuori tema, tuttavia direi invece che è Importante sempre scrivere le proprie idee da se stessi, senza mai incaricare altri a scriverle, perchè così rischamo di essere al servizio di altrui opinioni ed interessi. Sarò più chiaro non bisogna farsi scrivere i pezzi da esponenti della stravecchia amministrazione, perchè poi qualcuno magari lo dice…!

  3. È proprio l’attuale pessima Amministrazione, la peggiore di tutti i tempi che ha arrecato seri danni a me e alla mia famiglia, dapprima con gli accordi con la Raseri, mettendoci i migranti di fianco a casa, e poi oscurandomi la vetrina, concedendo agli ambulanti la possibilità di posizionare i furgoni anche davanti alle vetrine.

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