GIAVENO, ORA SPUNTA IL MANIFESTO PER I MIGRANTI: “SIETE I BENVENUTI

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di PAOLA TESIO

GIAVENO – Botta e risposta a suon di cartelloni fra le differenti ideologie politiche. Spunta in città un nuovo manifesto a colori pastello che richiama l’arcobaleno (azzurro, rosa e arancione),  tanto di cuoricino recante scritto a caratteri cubitali: “QUESTO È UN MESSAGGIO DI ACCOGLIENZA E AMORE. IMMIGRATI SIETE I BENVENUTI!! Non tutti gli abitanti di Giaveno sono razzisti“.

Una chiara risposta al manifesto di Forza Nuova che a fine giugno era stato apposto nella bacheca del rispettivo spazio realizzato in più lingue (italiano, francese, inglese, cinese e arabo) su sfondo rigorosamente nero recante lo slogan:”Immigrati tornate a casa vostra!! In Italia siamo senza lavoro, senza casa, senza futuro” che era  stato imbrattato con la scritta: “Refugees are Wellcome” in un inglese non del tutto corretto, poiché inusuale”.

Era imperversata un’accesa polemica ed alcuni post avevano superato le duecento condivisioni: “Chiedo scusa ai visitatori di Giaveno per questa sconcezza presente in pieno centro, auspico una rimozione quanto più rapida possibile di queste deiezioni da parte delle Autorità preposte e se tali defecazioni rimanessero in loco mi piace rimarcare che almeno un giavenese passandoci davanti prova disgusto e tanta vergogna per un paese dove le strade non vengono pulite a dovere“.

Poi c’era stato l’atto vandalico fatto da ignoti che avevano coperto la bacheca fondendone la copertura tanto da renderla illeggibile e scrivendoci sopra quel misterioso “Refugees are Wellcome” firmato con una G.

In risposta su Facebook erano giunte le precisazioni dell’utente che aveva espresso il suo punto di vista: “Sinceramente di questo son dispiaciuto, chiunque abbia fatto quest’atto è sceso allo stesso livello di forza nuova..c’erano e ci sono tutte le possibilità di far rimuovere il manifesto..si è costretta la Politica a prendere posizione..una rimozione è una vittoria, un imbrattamento è una sconfitta vigliacca e così si fa dei carnefici delle vittime“.

Infine il 2 luglio scorso la decisione da parte dell’amministrazione di chiedere a Forza Nuova la rimozione del manifesto, ma non per il contenuto, bensì con la motivazione che le traduzioni erano scorrette come spiega Roberto Usseglio Viretta: “C’è stata la riunione dei capigruppo in cui la posizione della maggioranza ha spinto per far togliere il manifesto. Il segretario dal canto suo non ha rilevato nessuna anomalia di conseguenza si sono focalizzati sulla traduzione sostenendo delle difformità rispetto alla versione italiana. Preciso che si tratta di un manifesto che è partito da Roma, ha passato la censura ed è stato affisso in tutta Italia e nessuno ha detto nulla a livello nazionale, solo a Giaveno sono sorti questi problemi. Tra l’altro attualmente si sente anche peggio a livello politico, quel manifesto esprimeva soltanto la nostra opinione. Ieri mi è arrivata la comunicazione di rimuoverlo celermente; si attaccano a queste cose invece di preoccuparsi di tutti i problemi che abbiamo“.

Sul nuovo manifesto comparso oggi in città, che riprende il significato della scritta con cui è stata imbrattata la bacheca dichiara: “Sinceramente mi fanno tenerezza. Non sanno più a cosa attaccarsi. I manifesti non sono neppure firmati e sono stati affissi da ignoti. Tra l’altro ci stanno facendo una pubblicità immensa, ne hanno parlato anche all’estero. Forse, aldilà di queste polemiche, sarebbe più opportuno focalizzarsi sul perché gli italiani si trovino oggi senza futuro e lavoro cercando di attuare politiche del welfare capaci di creare integrazione anziché disgregazione e senza mai dimenticare che  la parola “accoglienza” non deve celare nuove forme di  “schiavitù” come lo sfruttamento delle innumerevoli persone, che nella speranza di un domani migliore vengono costrette ogni giorno senza alcuna regolamentazione, a lavorare per pochi euro all’ora, per intere giornate di lavoro“.

 

 

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4 COMMENTI

  1. Quanta ipocrisia, sarei curioso di sapere in quanti, tra quelli che condividono quello che c’è scritto in quel manifesto, sarebbero disposti a far vivere nelle proprie case un immigrato, ad accoglierlo, a mantenerlo, a condividere con lui/lei la propria quotidianità. Qua non si tratta di razzismo, qua si tratta di sopravvivenza. La vera accoglienza non è solo farli sbarcare sulle nostre coste, la vera accoglienza è poter dare un futuro dignitoso a queste persone. Ma se nemmeno i nostri figli hanno la certezza di avere un futuro dignitoso, come possiamo garantirlo a loro? Forse tante persone si sentono il pace con la propria coscienza sapendo che una nave di una ONG europea (non italiana) ha scaricato a noi il problema dell’accoglienza, ma queste persone dovrebbero fare i conti con la propria coscienza quando gli immigrati sono costretti a delinquere per sopravvivere. A mio modesto parere se una ONG raccoglie in mare dei migranti li può portare nei nostri porti, ma dopo che noi gli abbiamo dato la prima assistenza, lo stato a cui appartiene la ONG a proprie spese se li porta a casa sua e li mantiene. È troppo facile fare i buonisti e scaricare i problemi agli altri.

  2. Manifesto privo di contenuti e non firmato.
    E’ plausibile che sia una presa per i fondelli ancora di stampo razzista.

    Un fatto concreto nella giusta direzione è avvenuto dalla Francia, e giustamente ne è arrivata la notizia anche all’estero (da noi per esempio):

    Principe de fraternité avec les migrants : Cédric Herrou salue une victoire “pour la France et pour la République française”
    Le Conseil constitutionnel a affirmé vendredi 6 juillet qu’une aide désintéressée au “séjour irrégulier” ne saurait être passible de poursuites, au nom du “principe de fraternité”. Une décision qui répond à une demande de Cédric Herrou, un agriculteur devenu le symbole de l’aide aux migrants à la frontière franco-italienne.

    Buona accoglienza a Tutti.

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