GIAVENO RICORDA IL DRAMMA DELL’ESODO GIULIANO-DALMATA

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GIAVENO – Giovedì 13 febbraio, mattinata di ricordi per i ragazzi e le ragazze delle terze della Scuola Secondaria di Primo Grado Francesco Gonin giovedì scorso per l’iniziativa voluta dalla Città di Giaveno per la ricorrenza del Giorno del Ricordo.
Un’ incontro dedicato alla memoria conservata e riferita per continuare a portare a conoscenza una delle tragedie più buie del Novecento, per far toccare la sofferenza e la durezza dell’esodo giuliano – dalmata, l’emigrazione più o meno forzata della maggioranza degli italiani dalla Venezia Giulia, dal Quarnaro e dalla Dalmazia. Con l’adesione e la disponibilità dell’Associazione Nazionale Venezia Giulia e Dalmazia Comitato di Provinciale le 7 classi e i loro insegnanti hanno incontrato Antonio Vatta, presidente del Comuitato, 90 anni a marzo esule nato a Zara costretto a lasciare la sua terra e a vivere per 12 anni nei campi profughi. Prima a Udine, poi Padova, successivamente in quello di Mantova da raggiunse Torino, una grande città che al tempo offriva molte opportunità di lavoro. Un incontro accolto con interesse dalla scuola, dalla dirigente Sandra Teagno e dagli insegnanti e seguito con attenzione e quesiti dei ragazzi da tutte le sette classi terza, in parte raccolte nell’auditorium le altre attraverso la diretta streaming. Nel suo racconto Vatta ha unito considerazioni e sentimenti, la sofferenza per le vittime delle foibe, il ruolo fondamentale della scuola per la crescita della persona, il non provare odio. Ad accompagnare Antonio Vatta a Giaveno alcuni altri esuli del Comitato Provinciale di Torino e Silvio Zulle, di Pola, residente a Giaveno, che lasciò con la famiglia l’Istria a bordo del “Toscana”. Un’altra storia colma di atmosfere tragiche e tristi presentata proprio in questi giorni dalla nipote Samanta Zulle in un servizio della TGR Piemonte e resa immortale da una delle foto-simbolo dell’esodo, quella che lo ritrae bimbo con la sua cartella. La mattinata ha proposto anche numerosi brevi passi di storie di testimoni incontrati da Bruno Zaro, nel suo recente cammino in Istria, raccolti nel libro “Terra d’Istria” e letti da Severo Piergallini. Presenti alla mattinata il Sindaco Stefano Olocco, l’Assessore alla Scuola Luca Versino e Alessandra Maritano, responsabile dell’Area Comunicazione e Progetti che ha coordinato l’iniziativa.

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