GIAVENO SOSPENDE I TAMPONI GRATUITI, IL SINDACO: “HO RICEVUTO PRESSIONI”

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di ANDREA MUSACCHIO

GIAVENO – A Giaveno è stato sospeso il servizio gratuito di tamponi rapidi. A comunicarlo è proprio il sindaco Carlo Giacone, attraverso un lungo post su Facebook. Nel testo, il primo cittadino afferma di aver ricevuto pressioni – tra cui anche insulti – per far sì che questo servizio venisse sospeso. Giaveno dice addio ad un servizio prezioso per la comunità giavenese e di tutto il territorio della Val Sangone.

Da questa settimana il Comune di Giaveno, purtroppo, sospende il servizio gratuito di tamponi rapidi – si legge nel lungo messaggio scritto da Giacone e rivolto ai suoi cittadini – Dal 9 novembre al 7 aprile sono stati eseguiti, grazie alla convenzione del Comune con la croce rossa italiana (in particolare i comitati di Giaveno-Villar Dora-Bardonecchia) e l’Asl To3 quasi 1400 tamponi rapidi rivolti alla popolazione scolastica giavenese e a chi veniva segnalato dai medici di base del territorio. Inoltre, abbiamo anche fatto una sessantina di tamponi presso una casa di riposo per religiose del territorio”.

Il sindaco, poi, dice di aver ricevuto pressioni nel corso dell’ultimo periodo. “Io ne sono testimone di una in particolare con mail, post sui social e telefonate con insulti alla mia persona. Mercoledì scorso nel nostro punto tamponi, sito in piazza Ruffinatti, c’è stata anche un’ispezione dei Nas presso la struttura dell’ex Anna Frank. L’esito del verbale al momento non ha evidenziato irregolarità ed è risultato tutto in regola. Non mi spaventano questi personaggi, però non vorrei che ulteriori pressioni ricevute creino anche solo un minimo problema a quello che è il nobile, ed esemplare, operato della croce rossa, che ricordo fanno il servizio in maniera volontaristica ed è grazie a loro che abbiamo permesso questo servizio gratuito alla popolazione. Grazie anche ai volontari dei carabinieri in congedo di Avigliana, sempre presenti e disponibili in questi mesi“.

Giacone, infine, nel rivendicare la bontà del servizio, ricorda che i test rapidini hanno permesso di risparmiare circa 70.000 euro. “Non tutti si possono permettere di pagare i circa 50 euro per un tampone rapido, pensiamo anche ad interi nuclei famigliari. È con enorme dispiacere, quindi, che sospendiamo questo servizio che era tanto apprezzato anche dai medici del nostro territorio. Abbiamo lavorato per dare un supporto al servizio sanitario nazionale in questi mesi così difficili. Abbiamo fornito un servizio alla popolazione, garantendo un risparmio economico alle persone. Abbiamo in questi mesi fatto risparmiare circa 70.000 euro ai nostri cittadini. Sono veramente indignato. A volte far del bene dà fastidio a qualcuno. Grazie a chi ci ha sostenuto e a chi ci crede ancora“.
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7 COMMENTI

  1. Io sono contraria ai tamponi se non necessari, tuttavia ammiro l’ iniziativa del sindaco e dico a quel qualcuno che e’ ora che si vergogni!

  2. Forse perché è un servizio inutile. I tamponi sono inefficaci e alzano il numero dei covidioti. Peccato, qualcuno riceverà meno sovvenzioni

  3. La mappatura dei contagi è una pratica fondamentale per contrastarne la diffusione. A Taiwan i morti per COVID sono meno di 10 e i contagiati non superano il centinaio, grazie a tamponi rapidi e screening a tappeto. Ma a noi italiani piace cosi’. Se non abbiamo almeno 450 morti al giorno non siamo contenti….

  4. Ma qualcuno chi? Vogliamo una volta aver coraggio delle proprie affermazioni? Hanno insultato, hanno detto, hanno fatto, qualcuno…omertà?

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