GIUSTIZIA PER MARA FAVRO: “8 MARZO 2025: ANCORA NIENTE DA FESTEGGIARE”

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BUSSOLENO – “8 marzo 2025, ancora niente da festeggiare. Giustizia per Mara”. Le donne del Laboratio Antiviolenza Valsusa, hanno esposto sabato 8 marzo uno striscione dedicato a Mara Favro, la donna scomparsa un anno fa da Chiomonte, le cui ossa sono state ritrovate pochi giorni fa nei boschi di Gravere. “Ancora una volta è arrivato l’8 marzo e non abbiamo nulla da festeggiare. Nel 2024 sono state uccise 107 donne e a soli due mesi dall’inizio del 2025, quattro. Oggi, ad un anno dalla scomparsa di Mara Favro, vogliamo urlare tutta la nostra rabbia. Nella valle più militarizzata d’Italia, le donne vengono rapite e uccise nell’indifferenza più totale. Quando una donna sparisce, nessuno prende la questione seriamente e i racconti si sprecano in dettagli inutili sulla vita delle donne e sul loro carattere. Queste narrazioni, oltre ad essere un offesa oltraggiosa per chi le violenze le subisce e per i suoi familiari, contribuiscono a coprire la matrice sistemica e culturale che sta alla base della violenza di genere. La scomparsa di Mara ci apre molti interrogativi su come la militarizzazione di un territorio non coincide con la sicurezza reale delle donne. Di quanta strada e quanto ancora dobbiamo lottare per garantirci anche solo la possibilità di sopravvivenza. Anche solo la possibilità di tornare a casa finito il turno di lavoro. Venerdì, con l’ultima tappa del ciclo di incontri sulla cultura della violenza patriarcale e di genere, abbiamo analizzato e provato ad allenarci a cambiare le dinamiche quotidiane che hanno come punta dell’iceberg il femminicidio. Quello che abbiamo scoperto o forse che abbiamo riscoperto, è la forza collettiva, il come non voltarci dall’altra parte, riconoscere, vigilare e combattere tutte insieme la violenza di genere che opprime le nostre vite tutti i giorni, ancora e ancora. Per Mara e per tutte. Ci vogliamo vive”.

 

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3 COMMENTI

  1. “Nella valle più militarizzata d’Italia” Certo che siete peggio della politica Voi anarchici fate propaganda su tutto. Che vergogna.

  2. E’ vero che la valle è militarizzata, non si può mica negare, è sotto gli occhi di tutti… nella zona di San Didero, con quel fortino, ora c’è pure un forte restringimento per una rotonda in costruzione che soprattutto di notte fa un po’ paura perchè se arriva qualcuno non del posto ad una velocità sostenuta si rischiano degli incidenti… e comunque, sono militarizzati i cantieri, non le strade, dunque è ovvio che le strade non sono più sicure di prima, e purtroppo, anche nel 2025, una donna deve cercare di difendersi non facendo l’autostop anche se ha l’auto in panne, non andando a correre o a portare a spasso i cagnolini al buio, facendo ben attenzione anche a dove passa e a chi incontra in grandi stazioni come Porta Nuova eccetera, perchè purtroppo permane una cultura violenta in particolar modo verso il sesso femminile, e pur essendo persone accorte e con gli occhi aperti, il rischio è sempre in agguato. Giustissimo cosa avete scritto, e cioè che tutti i vari programmi di cui non cito manco i nomi tanto sono conosciuti, speculano sui femminicidi per fare audience (chi è stato? L’amante? Il marito geloso? Dove è passata la vittima? Perchè era uscita di casa? Cosa si sente nelle intercettazioni telefoniche? …) e alla fin fine ripetono e ripetono le stesse cose per imbambolare qualche ora la gente davanti alla tv spesso dicendo falsità o mezze verità…ora che non sanno più cosa narrare fino alla prossima disgrazia, si accaniscono con casi che vanno indietro da 1 a 40 anni e ripetono le stesse narrazioni cercando di convincerci che sono quelle giuste… ma se le indagini le fanno le trasmissioni tv, cosa ci stanno a fare le forze dell’ordine, soprattutto quelle specializzate che dovrebbero fare ricerche approfondite e penso non dovrebbero diffondere dati e notizie finchè non sono giunti alla giusta e plausibile conclusione? Inoltre nel dare le notizie, bisognerebbe sempre ricordarsi che parenti e amici delle vittime soffrono molto, quindi scendere in particolari macabri per fare audience lo trovo non sconveniente ma disgustoso. Ora alcune di queste trasmissioni sono a corto di argomenti, e allora ecco che hanno rispolverato il tema delle minoranze religiose, chiamandole puntualmente sette anche se non lo sono, e tacciando milioni di persone di una certa condotta errata se un solo componente o pochi componenti sbagliano come succede in qualsiasi organizzazione o associazione perchè nessuno di noi è perfetto e possiamo sbagliare. Io quando vedo questi programmi cambio canale subito perchè le loro narrazioni tendenziose non mi piacciono, se c’è un bel film, un documentario interessante o comunque un programma guardabile, ok… se no benvenuti vecchi cari libri compagni di serate più edificanti.

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