I CACCIATORI DELLA VALSUSA SCRIVONO ALLA REGIONE: “REVOCATE IL DIVIETO ALLA CACCIA, L’EMERGENZA È FINITA”

Condividi
FacebookTwitterWhatsAppMessengerEmailLinkedIn

Superata l’emergenza incendi e il problema della siccità, i cacciatori di Valsusa e Valsangone hanno chiesto alla Regione la revoca anticipata del divieto di caccia. La richiesta arriva da tutti i Comprensori Alpini piemontesi interessati dal provvedimento. Gianfranco Giuglar, presidente dei Comparti Alpini di Alta Val Susa, Bassa Val Susa e Val Sangone, ha inviato ieri agli assessori regionali Ferrero e Balocco la lettera ufficiale.

“La delibera di giunta regionale del 31 ottobre indica che il divieto può essere revocato anticipatamente, qualora non permangano le condizioni di criticità – spiega Giuglar nella missiva alla Regione – negli ultimi giorni, sull’intero arco alpino, si sono verificate precipitazioni anche di carattere nevoso, al di sopra dei 1600 metri, e altre precipitazioni sono previste fino a giovedì. Le situazioni di criticità connesse agli incendi sono terminate, come attestano le ordinanze di revoca dei provvedimenti legati all’emergenza (ordinanze, apertura del Coc, divieto di accesso a strade, ecc.)”.

Inoltre tra i cacciatori serpeggia il malcontento: “Tanti chiedono chiarimenti, anche in merito al diritto a ricevere rimborsi delle quote economiche già versate. Non sussistono elementi tecnici oggettivi per giustificare la validità del divieto e vorremmo evitare contenziosi di natura economica”.

Per tutte queste ragioni, i cacciatori della Val Susa chiedono che si possa tornare a cacciare nei boschi del territorio “senza la minima idea di sollevare polemiche inutili e pretestuose, con la massima serenità e il rispetto per le istituzioni”.

Per quanto riguarda l’area dell’Orrido di Foresto e del Rocciamelone, i cacciatori precisano che “continuerà nei prossimi giorni, come concordato con la Città Metropolitana, una prima attività di monitoraggio nella zona più colpita dagli incendi e che con riferimento a tale area, abbiamo già stabilito la chiusura definitiva del piano di prelievi selettivi del camoscio e del capriolo nel distretto di Bussoleno”.

LE LETTERE ALLA REGIONE PIEMONTE





 

 

 

 

FacebookTwitterWhatsAppMessengerEmailLinkedIn
Condividi
© Riproduzione riservata

10 COMMENTI

  1. I cacciatori se non vogliono pagare per sparare a poveri animali che quest’anno se la sono già vista fin troppo brutta, hanno solo da appendere il fucile al chiodo e allevare galline, ma siccome li diverte tanto vedere morire gli animali, almeno che paghino, anzi, visto che ci sono continui buchi nei bilanci delle istituzioni, proporrei di abbassare le tasse a pensionati, stipendi medio bassi etc, e di aumentarle ai cacciatori, perchè in Italia non è indispensabile cacciare per sopravvivere.

  2. “con la massima serenità e rispetto per le istituzioni…si richiede quanto prima la revoca del provvedimento”. Ma se non hanno alcun rispetto neanche per la Legge, dal momento che in questi giorni che la caccia era vietata han continuato “serenamente” a sparare. Ed il rispetto per la Natura, così fortemente offesa, devastata in queste settimane, non se ne parla? Anche il cacciatore fa parte, vive nel contesto della natura, anche se io sto dalla parte di quelli che amano essere sorpresi dall’incontro con un cerbiatto o una volpe, mentre loro quegli animali li vogliono ammazzare, Faccio fatica ad alzare lo sguardo e vedere la devastazione causata da queste settimane di incendi, ho un nodo alla gola, una sensazione di ingiustizia, ma al contempo mi sento anche commossa dal sacrificio di tanti che hanno lottato per arginare quanto stava succedendo, e dalla solidarietà manifestata da tanti Valsusini. E c’è tra di noi, che amiamo questa Valle e queste montagne, una sorta di silenziosa ritrovata appartnenza ad una comunità, che si è sentita tanto ferita, che ha improvvisamente realizzato che certe cose non sono scontate: la propria sicurezza, la sicurezza della propria abitazione, delle persone che amiamo, i sentieri che percorriamo con le nostre bici, i prati dove giocano i nostril bambini, I boschi dove andiamo a cercare le castagne o i funghi, quelle montagne su cui molti di noi son saliti per la prima volta che eravamo solo dei bambini. Avevo 5 anni la prima volta che arrivai in cima al Roccimelone, credo in parte sulle spalle del mio papà, il quale invece faceva la spola da Cà d’Asti a portar su le tegole per quella che sarebbe diventata la splendida Cappella sulla cima. Adesso fa male vedere le sue pendici completamente annerite, la foresta di Pino Silvestre più antica d’Europa andata in fumo, e con essa un pezzo della nostra storia. E del nostro futuro. A meno che non ci decidiamo a cambiarlo, che non cominciamo tutti quanti, ma proprio tutti, a lasciare da parte qualche piccolo interessuccio, ma lasciatemi dire proprio piccolo, a volte 4 soldi in croce, per guardare il mondo, partendo dalla nostra Valle, con uno sguardo un po’ più ampio. Un po’ più profondo.

    • Non potevi descrivere meglio! Perfettamente in sintonia con il tuo pensiero. Purtroppo, come si è visto piu volte sono i soldi a comandare.

  3. Quindi per questi irresponsabili è tutto finito?!! Non vedono l’ora di premere il grilletto facilmente contro animali scampati alle fiamme e sopravvissuti. Vigliaccheria allo stato puro, d’altronde durante gli incendi non si nascondevano lungo i bordi delle strade?!!

  4. Ma statevene a casa voi e i vostri fuciloni banda ad mat!!!
    Voi siete quelli che rovinano la natura non le moto che transitano su strade ex militari e non fanno alcun morto!!

  5. Ieri sera ho accompagnato a casa i miei… davanti al cancello passeggiava tranquilla la volpe, un vero spettacolo della natura, a volte c’è anche di giorno e la mia cagnolina le abbaia in modo diverso da quando vede un cane, perchè persino lei ha capito che si tratta di un essere vivente diverso. Questi poveri animali quest’anno sono ancora più provati, perchè il loro habitat è stato distrutto dai devastanti incendi dei giorni scorsi, che hanno anche distrutto la foresta di pino silvestre che mi chiedo se verrà mai ripiantata, sono perdite ingenti a livello naturalistico, ma l’uomo non sa dare il giusto valore alla creazione, che è impagabile e irripetibile. In mezzo a tutto questo, non sarebbe giusto creare un cosiddetto corridoio umanitario in modo che gli animali scappati possano sopravvivere all’inverno? Che gusto c’è a sparare ad una povera bestia che è già spaesata perchè magari il posto dove viveva non esiste più? La caccia non deve essere riaperta nel 2017, chi ha pagato si aggiusti, dovrebbero pagare di più, molto di più perchè mangiare è umano, ma cacciare per puro divertimento di vedere una creatura vivente morire, è disumano. I popoli tribali, i veri cacciatori, non cacciano mai per divertimento, solo ed esclusivamente per fame e solo lo stretto necessario per vivere, perchè sanno che su un pianeta distrutto non si può più vivere. La dimostrazione è che i nativi americani cacciavano ogni tanto un bufalo e non buttavano nulla, mangiavano la carne, si vestivano con le pelli etc… Quando arrivò l’uomo bianco nelle praterie, cominciò a sparare ai bufali persino dai treni, portandoli quasi all’estinzione, perchè, lasciatemelo dire, gli europei in queste situazioni si sono sempre contraddistinti per la loro idiozia e mancanza di rispetto totale verso la natura. Comunque, alla montagna ci si accosta in silenzio, con gli scarponi, con le racchette ai piedi, con i bastoni da camminata, con lo zaino in spalla… le moto non faranno morti, ma fanno tanto rumore e inquinano, lasciate a casa pure quelle, se amate davvero le montagne.

  6. Purtroppo la grande siccità e gli spaventosi incendi boschivi hanno mietuto migliaia di vittime tra i selvatici. Possibile che a questi signori questo non interessi, non mostrano alcuna pietà. Invece ho saputo di cuccioli di camoscio trovati in quota in pessime condizioni, alcuni morti altri morenti, a causa della siccità e della fame. Proprio sulle alture valsusine. Prima di sparare, guardate negli occhi le vostre vittime che vi implorano pietà.

  7. Ai cacciatori dico:”sapete dove dovreste spararvi…..lì dove non vi batte il sole!” Gli incendi nella nostra valle hanno già portato gravi danni alla fauna, e quegli animali che sono scampati adesso sono spaventati e voi vorreste anche ammazzarli per vostro divertimento. Un macabro divertimento perchè questo è, non c’è più bisogno di cacciare per mangiare, e allora se vi piace sparare andate al tirosegno, non accanirvi su creature innocenti ed inermi. Ma che bella prodezza uccidere un animale che non ha anche lui un fucile per difendersi e magari voi ce l’avete anche col binocolo…. Avete mai pensato di mettervi voi al posto della preda? Arte venatoria? L’arte proprio non la vedo, e se c’è è un’arte ASSASSINA come assassini sono tutti i cacciatori che oltre tutto non combattono ad armi pari. Cacciatori = uomini sanguinari. La caccia VA PROIBITA COSI’ come TUTTE LE ARMI, CACCIATORI VERGOGNA, VERGOGNA.

Rispondi a Lorella Derde Annulla risposta

Please enter your comment!
Please enter your name here

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.