I CACCIATORI FANNO RICORSO AL TAR CONTRO LA REGIONE: “CI VOGLIONO INDEBOLIRE”

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di CHRISTIAN MASOTTI

Nei territori di Valsusa e Valsangone è noto che l’attività dell’arte venatoria sia molto praticata. La caccia è radicata nelle nostre valli, anche se ultimamente questo ambiente non sta vivendo un periodo felice dal punto di vista amministrativo. ValsusaOggi ha parlato con Alessandro Bassignana, vice-presidente di Federcaccia Piemonte, che ha spiegato: “La nostra federazione contesta apertamente l’operato e le affermazioni dell’assessore all’agricoltura della Regione Piemonte Giorgio Ferrero – pubblicate sul quotidiano La Stampa il 27 settembre – in particolare nel passaggio dove afferma che l’operazione di accorpamento dei comitati di gestione di ATC (ambiti territoriali di caccia n.d.r.) e CA (comprensori alpini n.d.r.) sia produttiva di benefici economici per la collettività”.

Secondo la federazione dei cacciatori, questo non porterà nessun tipo di vantaggio ma anzi diventerà tutto ben più oneroso, rendendo difficili e costosi gli spostamenti ai membri dei comitati di gestione. Bassignana attacca apertamente la regione: “Le DGR appena approvate hanno l’unica funzione d’indebolire il mondo venatorio, favorendo altre associazioni e penalizzando esclusivamente Federcaccia Piemonte, che con circa il 60% dei cacciatori piemontesi si troverebbe così ad essere rappresentata in misura eguale a chi ha appena un sesto dei suoi associati all’interno dei comitati regionali, non possono ridurre la rappresentanza perché diamo fastidio”.

Ci sono due discorsi paralleli che si intersecano e ledono a tutti gli appassionati di caccia presenti sul nostro territorio: l’accorpamento delle aree in regioni più grandi e la diminuzione delle rappresentanza all’interno dei comitati regionali rischiano di colpire in maniera quasi definitiva una passione molto legata al nostro territorio, che seppur spesso contestata e non condivisa da molti, non vuole farsi schiacciare. Federcaccia vede in queste mosse della Regione una minaccia concreta e si propone di fare ricorso al Tar, per la quinta volta in due anni.

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8 COMMENTI

  1. Ancora la caccia, a girar nei boschi e per i monti a sparacchiare rischiando di impallinarsi ed impallinare escursionisti, fungaioli e passanti. E basta..

    • Se hai cosi timore di essere impallinato, cosa per altro molto difficile, ma la speranza e’ l’ultima a morire, in quei miseri 3 mesibdi apertura della caccia, non frequentare i boschi.
      In quel peroodo, Abbiamo lo stesso diritto di andare a caccia che hai tu di andare a spasso!

      • Il commento, con velata minaccia ( la speranza e l ultimo a morire), degno di chi deve girare con un fucile per potersi divertire. Prima di parlare di diritti tuoi e consigliare agli altri di stare a casa pensa che sono molti di più quelli che vanno nei boschi senza armi armi, direi in pace, rispetto a chi va a caccia. Comunque se la legge te lo consente fai pure.

  2. …magari si accontentassero di sparare nei boschi…si avvicinano pericolosamente alle abitazioni, e se si vive in borgate limitrofe ai boschi o ai campi, in certi giorni dell’anno non si può uscire di casa perchè sembra di essere in Siria…si impallinano perfino tra di loro, non so se si chiama fuoco amico come in guerra… Ok alla caccia per i popoli tribali che cacciano per sopravvivere, e prendono l’essenziale per mangiare, in zone tra l’altro messe in pericolo dalle colture e strade imposte dall'”uomo bianco”, ma nei paesi occidentali praticare uno “sport” per la soddisfazione di vedere scorrere sangue è a dir poco anacronistico… allevatevi 4 polli nel cortile, fate meno danni…grazie alla caccia, hanno riempito la valle di Susa di cinghiali che anni fa non esistevano; peccato che dopo che mio padre ha coltivato le patate con cura, dobbiamo andare a comprarle grazie ai cinghiali sparsi in giro per i campi per poi avere la “soddisfazione” di sparargli…. ma a questo punto, non è la stessa cosa sparare ad un maiale nel porcile, o ad un gallo nel pollaio, visto che questi poveri animali quasi domestici non sono nemmeno in grado di difendersi e scappare? Per l’appunto abbiamo bellissimi boschi e montagne, paesaggi da ammirare, flora e fauna da conoscere, possibile che non ci si possa accontentare di fare un “safari fotografico”??

    • Non è certo colpa dei cacciatori se non mangi le tue patate….
      La caccia è di selezione e serve anche per mantenere un certo equilibrio tra gli animali selvatici

  3. Per ale: se non fossero stati i cacciatori a immettere i primi cinghiali, io le patate potrei mangiarmele senza bisogno di persone che mi sparacchiano intorno al campo in certi periodi impedendomi anche solo di fare 4 passi con il cane in sicurezza!!

  4. …e voglio ancora aggiungere che mi è capitato di essere dal veterinario per un controllo del mio cane e vedere un povero cane da caccia che era stato squartato da un cinghiale, con i punti da togliere, e pare non fosse manco la prima volta che capitava… a questo punto io vieterei di portare i cani a caccia, perchè se i cacciatori si impallinano, fatti loro, è una scelta, ma i cani non possono scegliere se farsi squartare o meno dai cinghiali e andrebbero protetti da queste brutalità…

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