I NO TAV: “STIAMO CON IL SINDACO MIMMO LUCANO”

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dal MOVIMENTO NO TAV

Negli arresti di Riace disposti dalla Procura di Locri si misura la differenza tra difesa della legalità e vendetta, tra giustizia e rappresaglia, tra un sistema giudiziario che tutela i diritti dei cittadini facendo rispettare la sostanza delle leggi e un meccanismo perverso basato sul classico “due pesi e due misure”.

Il vero colpevole non è il sindaco di Riace ma chi confonde tra giustizia e legalità, chi tenta di mettere a tacere una voce scomoda che con i fatti dimostra la sua forza contagiosa, chi mette in quarantena un portatore sano che non diffonde epidemie ma tenta di curare una società malata di razzismo e fascismo. Colpevole è chi arresta persone animate soltanto da forti ideali di giustizia che cercano disperatamente di districarsi ogni giorno tra leggi e norme che rappresentano veri crimini contro l’umanità.

Se la legge deve essere uguale per tutti occorre che le leggi rispettino i diritti soprattutto dei più deboli e non i privilegi dei più forti, e se così non è allora la disobbedienza civile è un dovere. L’esperienza di accoglienza di Riace incarna il vero spirito di una Costituzione ogni giorno sempre più derisa e violata dalle stesse norme che dovrebbero realizzarla. Si nasconde dietro una foglia di fico chi richiama altre situazioni di politici ladri e corrotti proponendo un’analogia fuori da qualsiasi logica di semplice buonsenso e onestà intellettuale.

Per questi motivi il Movimento No Tav si schiera senza se e senza ma con il sindaco di Riace Mimmo Lucano. Abbiamo conosciuto Mimmo in diverse occasioni, ci siamo sempre stupiti della sua capacità di mettere in pratica principi nei quali ci riconosciamo, ammiriamo la sua intransigenza, la sua trasparenza, il suo dire pane al pane, la sua indisponibilità a scendere a compromessi, il suo agire contro la ‘ndrangheta che sui migranti lucra ogni giorno. E apprezziamo il suo modello di accoglienza che coniuga l’umanità verso chi chiede aiuto con l’amore per la sua terra e per un paese, Riace, che grazie a questo modello si è ripreso dall’abbandono ed è tornato a vivere.

Chi oggi colpisce il sindaco di Riace è il vero colpevole. È colpevole la Procura di Locri la cui sospetta solerzia è funzionale all’orientamento del potere politico che teme il diffondersi del modello Riace, l’unica seria alternativa al razzismo e all’intolleranza. Sono colpevoli i governi di ieri che si sono ripetutamente accaniti nei confronti dei migranti. Ed è colpevole l’attuale governo nel suo complesso che lascia mano libera a un ministro di polizia che con i fatti oltre che con le parole sdogana ogni giorno di più un fascismo che vogliamo combattere.

Non vogliamo suggerire paragoni fuori luogo con una lotta che ci vede protagonisti in Val di Susa: ma non possiamo non riconoscere nel provvedimento della Procura di Locri la stessa logica che da anni viene applicata dalla Procura di Torino con la repressione nei confronti del movimento no tav: “colpirne uno per educarne mille”. Riconoscere questa analogia è un motivo in più per stare al fianco di Mimmo Lucano.

Il Movimento No Tav aderisce alla manifestazione di sabato 6 ottobre a Riace, chiede con forza il ritiro di un provvedimento ignobile e auspica il diffondersi in tutto il paese di pratiche di accoglienza di rifugiati e migranti che a Riace sono una realtà da difendere ad ogni costo, anche con la disobbedienza civile contro uno stato di polizia.

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11 COMMENTI

  1. Bisognerebbe forse saper DISCERNERE ciò che è LEGALE da ciò che è GIUSTO pertanto W RIACE – W MIMMO……. le leggi possono anche essere sbagliate ed infatti si cambiano …………….CIO’ CHE E’ GIUSTO INVECE RIMANE TALE

  2. E bravi i notav Anche qui ci sono .
    se ogni no tav si prendesse un immigrato che sbarca sulle coste italiane avremmo risolto il problema dell’ospitalità
    Ideonaaaa. .. o non siete ospitali? ?
    Uno uno solo a testa.

  3. Vorrei sapere il nome, di chi oggi parla a nome del movimento NO TAV. Perchè non si evince, dall’articolo. Chi è quel tale “signor Movimento NO TAV”? Il Movimento storico valsusino dei NO TAV che esisteva forse fino al 2013-2014 non esiste più. Ormai sopra le teste dei sedicenti notav svolazzano solo bandiere rosse con falce e martello, della sinistra estremista e dell’Anpi. Non ci sono più cortei con le bandiere bianche come una volta, quando il movimento NO TAV era apolitico e tale doveva rimanere. Ormai si marcia solo urlando insulti contro le fdo e contro chiunque non la pensi come quelli dei centri sociali torinesi. Si viene etichettati come “fascisti”, “razzisti” e “xenofobi”. E no, io non sono per niente solidale con chi compie atti illegali. E no, non sono leghista nè ho mai fatto parte di nessun movimento di destra. Ma nemmeno di sinistra. Meglio specificare…io, sono contro il tunnel sotto l’Ambin. Ma non per questo devo accettare di essere accomunata a gente che non rispetto, come quel sindaco lì.

  4. Salama…
    Consolati per il refuso,Giobbe Covatta disse e scrisse volutamente: “li accoppa”.
    Citare Lombroso è come citare Tolomeo, un tantino superato e smentito.

  5. Spingere giovani donne a fare sesso con un vecchio in cambio di favori……
    Ad Arcore è crimine, a Riace è bontà……

    NO TAV ridicoli

  6. Gent.ma Hani,
    se non ne hai avuto occasione in precedenza, prova a leggere qualcosa (anche sul web) su Padre Giuseppe Dossetti.

  7. sig. Hani, in modo benevolo si purghi e veda la realtà in modo obbiettivo…a proposito lei ha un nome straniero e forse non ha gli occhi azzurri, vedremo se il sociopatico ministro della paura avrà qualche riguardo per lei….auguri

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