
GIAVENO – Un’esperienza grande, di incontro e condivisione nel fare pane e tante altre bontà da forno insieme ad altre decine di panificatori provenienti da tutta Italia e un’esperienza grande di solidarietà al fianco dei Missionari Cappuccini di Milano e Fra Giovanni Cropelli, Segretario Missioni Estere dei Cappuccini, in un evento di rilievo nazionale che ha incontrato un pubblico di tutto il mondo e che si è tenuto su una delle piazze più iconiche e belle d’Italia, piazza Duomo a Milano. Questo è stato Pane in Piazza 2025.
La manifestazione nasce oltre 30 anni fa per iniziativa di Antonio Marinoni, panificatore e “storico” presidente dell’Associazione Panificatori all’interno dell’Unione del Commercio e membro di giunta della Camera di Commercio poi ripresa nel 2018, a 8 anni dalla sua scomparsa, dalla famiglia (i Marinoni sono panificatori dal 1500) e in particolare il figlio Cesare, che l’ ha riproposta con i Padri Cappuccini Missionari di Piazza Cimitero Maggiore.
Un impegno lavorativo e di presenza non da poco che ha visto ancora una volta protagonisti un gruppo di panificatori di Giaveno ed altri dell’Associazione Panificatori della Provincia di Torino con il Presidente Franco Mattiazzo che nella giornata di domenica 31 agosto si sono adoperati per sfornare in piazza grissini, pane e tante e diverse prelibatezze. Con loro anche le mogli, al bancone di consegna delle bontà al pubblico che incessantemente ha fatto accesso al padiglione di Pane in Piazza e i tanti volontari che con i Cappuccini hanno illustrato le finalità dell’iniziativa: raccogliere fondi per costruire un panificio e una scuola di panificazione in Camerum a Bambui, in un edificio già esistente di proprietà dei frati cappuccini, con il duplice scopo: influire positivamente sul tessuto sociale locale e fornire gratuitamente pane ai minori detenuti nelle carceri di Bamenda. Da Giaveno e dal torinese nei giorni precedenti a Pane in Piazza sono arrivati in dono, oltre 500 pacchi di grissini, da 250 grammi, preparati con la farina offerta dal Molino Bongiovanni.
La partecipazione del 31 agosto è stata sottolineata dalla presenza dell’Assessore al Commercio e alle Attività Produttive della Città di Giaveno Antonella Grossi e dalla sottoscrizione di una carta di fraternità avvenuta da parte dei diversi attori coinvolti sulla piazza milanese. Un gesto a rappresentare la forza e il successo del fare insieme con il pane simbolo di fraternità universale.
Invitati da Cesare Marinoni, responsabile del progetto Pane in Piazza, la partecipazione dei panificatori giavenesi a Pane in Piazza è stata un grande ritorno, dopo la prima esperienza avvenuta prima della pandemia. Vi hanno preso parte per Giaveno Dario Calcagno Tunin, Andrea Goitre, Giovanni Chiambretto e Sebastiano. “Il pane è condivisione, è solidarietà e comunità. Il pane, i prodotti da forno e i grissini sono un’eccellenza del paniere dei nostri prodotti locali. E’ stato un grande onore poter sostenere con la dedizione dei nostri panificatori, la loro passione e sapienza nel prepararli, un così valido ed importante progetto e di essere stati tra gli attori di Pane in Piazza aderendo allo spirito di fraternità di cui il pane è simbolo. – Dice il Sindaco Stefano Olocco -.”
“E’ stata una grande emozione accompagnare a Pane in Piazza, i panificatori di Giaveno, rinomati per la loro passione, la loro antica arte e la qualità dei loro prodotti. L’evento di straordinaria importanza, è stata un’occasione davvero unica per valicare i confini del Piemonte, al fine di valorizzare i prodotti da forno come simbolo di condivisione e cultura e soprattutto per sostenere un progetto di solidarietà a livello mondiale. Dice l’Assessore al Commercio e alle Attività Produttive Antonella Grossi -sulla prestigiosa Piazza del Duomo, colmata dal profumo del pane appena sfornato i nostri panificatori hanno portato il “grissinlungo”, i grissini artigianali torinesi lunghi e friabili, il pane De.Co con la sua crosta croccante, particolarmente apprezzati dal pubblico, ma soprattutto l’esperienza acquisita di generazione in generazione con i segreti e le tecniche di un’eccellenza riconosciuta. Centinaia dei migliori fornai d’Italia sono stati impegnati per una intera settimana a lavorare per solidarietà, e Giaveno può dire con orgoglio di aver partecipato con la tradizione e l’abilità artigianale che ci contraddistingue. Significativo il momento della firma del documento che la nostra Amministrazione ha voluto sottoscrivere con la storica Famiglia Marinoni, con i Frati Cappuccini e ovviamente con i nostri bravi panificatori.”
“E’ stata un’esperienza bellissima. E’ stato un’onore essere stati nuovamente invitati a partecipare a questo importante evento di solidarietà e di cooperazione promosso dai Missionari Cappuccini di Milano e dalla famiglia Marinoni. Il pane, l’alimento più semplice che ci nutre è veramente il cibo della fratellanza e della condivisione – dice Dario Calcagno Tunin – Area Rapporti Istituzionali della Città di Giaveno.














