BARDONECCHIA – “La soppressione della fermata di Bardonecchia sulla linea alta velocità Milano-Parigi, nuovamente operativa dal prossimo 31 marzo dopo 19 mesi di stop, navette sostitutive e relativi disagi, è un grave danno per il versante italiano e per tutti gli operatori del comparto turistico attivi al di qua del confine. Dopo l’assist delle Olimpiadi invernali del 2030 all’area Monginevro-Serre Chevalier-Briançon, quello della mancata fermata a Bardonecchia rischia di essere un autogol clamoroso. Credo che da un punto di vista istituzionale siano necessarie opportune valutazioni, anche in termini di sicurezza e controlli transfrontalieri: per questo ho chiesto di audire Trenitalia France in Commissione Trasporti”. Ad affermarlo Roberto Ravello, vice-Capogruppo di Fratelli d’Italia in Regione Piemonte.
“Se per Sncf – continua Ravello – è anche comprensibile la volontà di servire al meglio i comprensori transalpini, anche per Trenitalia France l’approccio dovrebbe essere il medesimo nei confronti del lato italiano. Aggiungere la fermata di Bardonecchia dilaterebbe i tempi e intaccherebbe la competitività sulla lunga percorrenza rispetto all’operatore francese? Si può sempre recuperare saltando una tra Modane e Saint Jean de Maurienne, sarebbe anche un modo per avere due servizi alternativi e non speculari. In ogni caso, rimandando a necessari approfondimenti tecnici, è doveroso evitare ulteriori elementi che possano acuire il gap di attrattività tra le Hautes-Alpes e l’Alta Valsusa”.
IL FRECCIAROSSA SALTA BARDONECCHIA: “UN DANNO AL TURISMO”
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Contattate urgentemente il ministro Lollobrigida, vi spiega lui come fermare il treno Frecciarossa a Bardonecchia . In caso negativo contattate il ministro dei trasporti, quello che i suoi colleghi di coalizione in modo affettuoso chiamano bimbominkia. Sempre che non sia occupato in politica estera.
La valsusa ridotta ad una latrina dei servizi ferroviari…però la TAV ci salverà ah ah ah
E ancora c’ è chi crede che i decisori politici vogliono il bene comune dei valsusini !
Ci penserà il TAV ( fra 30 anni quando sarà finito) a chiarire le idee a tutti gli illusi e le illuse
Tanto per gli hotel del 1945 e i servizi che offrono ,è meglio saltare e andare dritti in Francia..
per non parlare dello stato in cui versa la stazione FS,senza sala d’aspetto,gabinetti da terzo mondo,muri scrostati e immondizia ovunque…la “perla delle alpi”
“il treno dei desideri in ValSusa
all’ incontrario vaa”
Quando un treno ad alta velocità si ferma in troppe stazioni cessa di essere ad alta velocità.
La scelta delle fermate destinate all’oblio ci costringe a farci delle domande.
Bardonecchia è solo un’avvisaglia.
Proviamo a non ridere della disputa tra Susa e Bussoleno per la futuribile stazione “internazionale”, già destinata ad essere saltata con quattro lustri di anticipo sulla sua improbabile apertura.
Bardonecchia, la Pirla delle Alpi.
Hahaha Bardonecchia…….
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