IL RAPPORTO TRA LA VALSUSA E TORINO: “LA MONTAGNA VA ASCOLTATA”

Condividi
FacebookTwitterWhatsAppMessengerEmailLinkedIn

VIDEO / VALSUSA, LA MONTAGNA VA ASCOLTATA: NON SIAMO SOLO UN CORRIDOIO DI PASSAGGIO

di CHIARA SACERDOTE

TORINO – Venerdì 20 maggio si è tenuta al Salone del Libro di Torino il dibattito “Una Città metropolitana metromontana”, organizzato dalla Città Metropolitana di Torino. Si sono affrontati amministratori e giornalisti sulla realtà del nostro territorio, i suoi problemi e le sue risorse montane. Hanno partecipato il vicesindaco metropolitano Jacopo Suppo, sindaco di Condove, il presidente regionale dell’UNCEM Roberto Colombero, il direttore di ValsusaOggi Fabio Tanzilli e il giornalista de La Stampa Antonio Giaimo. L’incontro è stato moderato dal giornalista dell’ufficio stampa Città Metropolitana di Torino Michele Fassinotti. All’incontro erano presenti vari amministratori della Valsusa e del Pinerolese, come il sindaco di Moncenisio Mauro Carena e il sindaco di Gravere Piero Nurisso.

L’incontro al Salone del Libro: da sinistra: Tanzilli (direttore di ValsusaOggi), Suppo (vicesindaco Città Metropolitana di Torino), Fassinotti (ufficio stampa Città Metropolitana), Colombero (presidente regionale Uncem) e Giaimo (giornalista La Stampa)

La Città Metropolitana di Torino è atipica rispetto alle altre, è territorialmente la più estesa d’Europa, con il maggior numero di comuni in Italia. Si tratta di un territorio che purtroppo si sta spopolando e invecchiando, con una viabilità complessa (sfida con cui si convive ogni giorno) ed ospedali che arrancano. Il vicesindaco metropolitano Jacopo Suppo sostiene che per accorciare le distanze tra centro e periferie serve sì una struttura centrale forte, ma è fondamentale che essa abbia rapporti costanti con il territorio circostante.

Jacopo Suppo

Uno dei problemi che si riscontrano in Val di Susa, come fa notare il direttore di ValsusaOggi Fabio Tanzilli, “è il fatto che manchi l’ascolto da parte del centro nei confronti delle località limitrofe. Spesso Torino e gli enti centrali, la politica e le istituzioni, non vedono e non capiscono le esigenze o le problematiche della montagna. I problemi che il territorio valsusino vive e sperimenta quotidianamente. Basti pensare ai tagli dell’Ospedale di Susa e del sistema sanitario. La verità è che la Valsusa, come gli altri territori montani, contano poco a livello politico nella conta dei voti per i numeri bassi, per la minor popolazione presente”.

Il direttore di ValsusaOggi, Fabio Tanzilli

Il vicesindaco Suppo su questo punto si esprime dicendo che dipende molto anche da chi viene scelto ed eletto come rappresentante dalle comunità. La rappresentanza politica è sicuramente un importante punto di partenza. Sono stati scelti per la Città Metropolitana di Torino rappresentanti da tutte le zone del territorio e non a caso è stato scelto come vicesindaco metropolitano un primo cittadino di un piccolo paese di valle. Proprio a questo proposito la Città Metropolitana di Torino ha messo in piedi un’iniziativa, chiamata “Comuni in linea”. Il progetto prevede un vero e proprio sportello di ascolto per i sindaci dei comuni, che dia modo di accorciare le distanze segnalando le criticità presenti.

Si è anche parlato di scuola e infrastrutture scolastiche. Sono stati stanziati 4 milioni di euro per rifare la succursale dell’Istituto Galileo Galilei di Avigliana, molto importante per il territorio. Invece il molto discusso Istituto Des Ambrois di Oulx, liceo sportivo che ad oggi non ha ancora una palestra, sembra essere al primo posto tra le priorità al momento, se il ministero decide di finanziarne i lavori.

Mauro Carena

La parola è poi passata al residente dell’UNCEM Roberto Colombero, “sindacalista” dei comuni montani. “I comuni non vogliono più un rapporto di tipo NOI e VOI, serve un rapporto tra città e montagna che si nutra di nuovi paradigmi.” I comuni si sentono spesso esclusi da un processo sociale e di crescita economica, un nuovo tipo di rapporto metromontano andrebbe a vantaggio di tutti, insieme si è più vincenti e secondo Colombero sarebbe un ottimo punto di partenza, determinante per lo sviluppo del territorio. L’ultimo intervento sulla Valsusa è stato del sindaco di Moncenisio Mauro Carena, già consigliere della Città Metropolitana, alla domanda di Fabio Tanzilli sulla necessità di avere un sindaco anche per comuni molto piccoli come il suo di 50 abitanti, risponde che bisogna investire anche nei territori più piccoli. “Si tratta comunque di gente vera e che vive davvero a Moncenisio, con i propri bisogni ed esigenze che diventando frazione non conterebbe più nulla a livello di presidio e amministrazione”. Secondo Carena “bisognerebbe investire molto di più nei piccoli centri abitati invece che creare disuguaglianza, che non porta a nulla ed è controproducente. Non si possono tagliare, come sta avvenendo, servizi essenziali come l’Ospedale di Susa, con l’addio al punto nascite e la riduzione del personale sanitario”.

 

FacebookTwitterWhatsAppMessengerEmailLinkedIn
Condividi
© Riproduzione riservata

7 COMMENTI

  1. La valle di Susa è e sarà sempre e solo un territorio per infrastrutture. Due statali, una ferrovia internazionale, un’autostrada e se non bastasse un’altra ferrovia. Poi parlate di turismo, valorizzare il territorio. Ma chi è il turista che vuole trascorrere le vacanze in una valle dormitorio così. Solo i torinesi che hanno le seconde case , ma gli altri scelgono montagne più belle e a dimensione uomo.

  2. La comunità della Valsusa è stesa territorialmente ma con molti meno voti della metropoli e aree confinanti ergo: esticazzi la Valsusa!

  3. Perché problema che la montagna non viene ascoltata ?
    Semplice ,perché non ci sono interessi.E solamente una questione economica.

  4. Il vicepresidente città metropolitana eletto con i voti di dichiarantisi consiglieri No TAV di Avigliana, a Torino port avanti le istanze no TAV?
    Ha una posizione analoga al Sindaco di Avigliana cioè in comunità montana a favore dell’ osservatorio?

    Insomma siamo in presenza di No TAV alla bisogna, di No TAV quando si è in Comune prima delle elezioni e invece favorevoli di fatto all opera quando si è a Torino?

  5. La montagna non è città e tantomeno è metropolitana, forse basterebbe trattarla da Montagna con la emme maiuscola, rispettando tutti i suoi elementi distintivi: Persone, animali, ambiente e territorio.

Rispondi a Il Merovingio Annulla risposta

Please enter your comment!
Please enter your name here

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.