IL RITORNO DEL LUPO: GLI ESPERTI DI “LIFE WOLFALPS” DISERTANO IL CONVEGNO DI FENESTRELLE

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riceviamo da PARCHI ALPI COZIE

SALBERTRAND – Oggi, sabato 5 maggio, a Fenestrelle in Val Chisone, è in corso un incontro dibattito intitolato “Al lupo, al lupo!”, voluto e promosso dalla Cia (Confederazione Italiana agricoltori di Torino). La Cia, dopo un primo incontro di confronto con l’Ente su proposta evento, ha scelto di impostare il programma in tono allarmistico e fortemente accusatorio del progetto europeo LIFE WolfAlps, cofinanziato nell’ambito della programmazione LIFE+ 2007-2013 “Natura e biodiversità”, che in questi mesi è in fase conclusiva e di rendicontazione sia tecnica, che gestionale ed economica.

L’invito formale al Presidente dell’Ente, pervenuto il 27 aprile, con la richiesta di partecipare all’incontro dibattito, in qualità di relatore, è stato declinato per le seguenti motivazioni:

  • Compito delle istituzioni e degli enti preposti alla conservazione del lupo, ritornato sull’arco alpino, è quello di informare correttamente e costantemente, senza scorciatoie né fretta, con dati scientifici e oggettivi.
  • La tematica lupo è ampia, trasversale e tocca molti ambiti: per un dibattito corretto e costruttivo è indispensabile invitare al tavolo i relatori più adatti e preparati e farlo in base a tempistiche congrue.
  • Grazie al progetto LIFE WolfAlps, negli ultimi cinque anni, enti e istituzioni su tutto l’arco alpino hanno lavorato con obiettivi e azioni comuni, formando una rete unica (guardiaparco, carabinieri forestali, ricercatori, biologi, comunicatori..) che dovrà trovare le necessarie risorse per dare continuità alle attività di monitoraggio, di supporto alla prevenzione dei danni in alpeggio, di gestione delle situazioni problematiche e di corretta comunicazione. L’esperienza degli ultimi vent’anni ci ha insegnato che gli strumenti di prevenzione, uniti ai rimborsi per i capi uccisi o feriti e all’assistenza veterinaria fornita dagli enti pubblici, possono consentire la convivenza tra le attività umane e il lupo in alpeggio, a patto che, naturalmente, la sorveglianza delle greggi sia costante e assidua.
  • È già definita l’organizzazione di un convegno, in autunno, al Forte di Fenestrelle, dedicato alla tematica del lupo e alla gestione pastorale con tutte le istituzioni e le parti In tale occasione saranno presentati i dati aggiornati sulla presenza e distribuzione della popolazione di lupo – basati su dati oggetti raccolti fino a marzo 2018 – dati sulle predazioni di selvatici e domestici, relazioni scientifiche più recenti sul trend della popolazione, informazioni sull’etologia del lupo, misure di prevenzione adottate per ridurre i danni, problematiche e soluzioni per una possibile convivenza, dando ampio spazio al dibattito e alla discussione.
  • Infine è in calendario, venerdì 1 giugno, una serata informativa dedicata al predatore, rivolta soprattutto alle comunità residenti della Val Chisone, per rispondere, confrontarsi, informare e dare tutti gli strumenti per conoscere il La serata è promossa dall’Ente Aree Protette Alpi Cozie con i comuni di Fenestrelle, Pragelato, Roure e Usseaux e sarà ospitata nella Sala Consigliare del comune di Fenestrelle.

 

 

 

 

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6 COMMENTI

  1. Saranno andati ad aiutare i pastori a stendere le reti dei recinti entro i quali rinchiudere le greggi ed i cani anti lupo.

  2. e strano come proprio soli 2 giorni fa un guardiaparco di salbertarand chiacchierando mi informava sdul fatto che quest’anno vi e stato un incremento del 30% sulle nascite di cervi e caprioli prede primarie in quanto incontrollate e , soggette anche a caccia spesso di bracconaggio , quindi piu in pericolo numerico rispetto ai greggi controllati…
    riporto quindi la tematica esatta e le stesse parole scritte in queste articolo :”La Cia, dopo un primo incontro di confronto con l’Ente su proposta evento, ha scelto di impostare il programma in tono allarmistico e fortemente accusatorio “”

    e proprio solo allarmismo e scarsa conoscenza dell’ambiente in cui viviamo
    purtroppo per diventare allevatori ci vuole poco , qualche euro e un fazzoletto di terra e il piu delle volte totale ingoranza sulla natura

  3. I toni di CIA e le vere e proprie bufale diffuse per lanciare l’incontro dimostrano che da parte degli organizzatori mancava la serietà di base necessaria per trattare l’argomento. Un vero peccato notare tanta immaturità in una parte (spero minoritaria) del mondo degli allevatori e penso che l’Ente Parchi faccia bene a insistere su approcci ben più organizzati, seri e scientifici.

  4. Le bufale sulle predazioni non servono a ridurle ma sono propedeutiche all’avanzamento di richieste e alla determinazione di risarcimenti.
    A pensar male……..
    Restiamo in attenta osservazione e attesa degli sviluppi.

  5. Io credo che si puo cercare una seria convivenza di tutte queste ragioni senza esremizzare,il lupo le mandrei ,i cervi ,le pecore,L,ESCURSIONISMO,e necessario che lo sviluppo della valle sia controllato,e non lasciato àll,arbitrio di chi urla di piu,ognuno ha le preprie regioni ed in virtu di cio bisogna ragionare,altrimenti avremo,una valle con tante ville ornate da cosi tanti palchi di cervo e continuiamo a dare colpa a destra e manca,senza risolvere nulla,perche anche chi fa escursione e una risorsa x la valle,con dei bellissimi parchi e pochi sentieri segnalati,lasciati allincuria ,c,e molto lavoro ma si può trovare un equilibrio,importante è volerlo trovare!Paolo.

  6. Aggiungo che spesso rinucio a fare escursionismo per via dei greggi a riposo sui sentieri con 4,5 maremmani di guardia ,va bene ma ilpastore,spesso di un paese diverso sotto un albero al fresco che dice vai non fanno niente,beh,non si puospiegare a quezti paastori che hanno anche un ruolo ,quello di sorvegliare le greggi ?

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