IN VALSUSA LA NUOVA ASSOCIAZIONE DEGLI ALBANESI: ECCO IL DIRETTIVO

Condividi
FacebookTwitterWhatsAppMessengerEmailLinkedIn
SUSA – Nel pomeriggio di sabato 15 febbraio nella Biblioteca di Susa, in una affollata sala riunioni, è stata presentata la neonata Associazione Iliria, formata da cittadini di origine albanese di Susa e degli altri Comuni della Valle. Nel saluto, il sindaco Genovese ha sottolineato come la comunità albanese, presente a Susa dagli anni ’90, sia fortemente integrata in paese ed espresso un sentito ringraziamento per la nascita di una nuova associazione composta da molti giovani, offrendo collaborazione alle iniziative che verranno proposte. Il direttivo è così composto.
Presidente: Milena Bicaku. Vicepresidente: Klaudia Baci. Segreteria: Edisnajda Hoxha e Rossella Tatani. Consiglio direttivo: Milena Bicaku, Alma Krasi, Mustafa Shala, Blerina Maci, Shqipe Gumeli e Markel Poda.
FacebookTwitterWhatsAppMessengerEmailLinkedIn
Condividi
© Riproduzione riservata

8 COMMENTI

      • I cammelli li ho visti e cavalcati in Egitto, non mi risulta ci siano in Albania, anche se purtroppo, al momento non ci sono stata. Battute razziste che fomentano l’odio verso le minoranze, tipico, lei deve essere un fan di Zona Bianca. Saluti

    • Fanno bene… quando si emigra per cercare una vita migliore, si rimane comunque con un filo uniti alle proprie origini… tanti anni fa sono stata in California, e li ho conosciuto una donna di origine piemontese che mi invitò ad una serata piemontese organizzata dalla loro associazione… non potei andare per problemi organizzativi, ma ammiro la loro volontà di stare insieme dopo generazioni… una delle canzoni più commoventi su questo argomento l’ho sentita per caso ieri sera in televisione: “La porti un bacione a Firenze”, storia di migranti molto commovente… Abitare lontano da casa non è il sinonimo di perdere le proprie radici.

        • Se vuole fare politica è libero di farlo, a me non interessa… mi interessa il lato umano… i piemontesi in California parlano ancora il piemontese, come i napoletani parlano napoletano eccetera, perchè un pezzo di cuore resta per sempre radicato alle proprie origini,anche dopo generazioni, e resta una nostalgia e la speranza di potere vedere un giorno il proprio Paese… infatti sulla costiera amalfitana, chiacchierando sugli autobus che collegano i paesini, o sulla Circumvesuviana andando da Sorrento verso Pompei, verso Napoli, si incontrano molti italo americani che parlano poco l’italiano e con accento spiccatamente inglese, ma che vogliono vedere la terra dei loro nonni o bisnonni…per parafrasare una canzone che amo molto, c’è un filo rosso che ci unisce, cioè anche i discendenti di italiani vogliono vedere il Paese dei loro avi e ne sono entusiasti e nostalgici… lo stesso vale per gli albanesi che hanno una folta comunità in valle e la maggior parte di loro hanno saputo crearsi una nuova vita, lavorando molto duramente, ho conosciuto una ragazza che ha preso due lauree qui in Italia nonostante un inizio familiare molto duro e difficile… ed è apprezzabile la loro voglia di incontrarsi, di magari presentarci la loro cultura, il loro cibo, le loro tradizioni, i loro balli, le loro musiche eccetera… conoscendo la cultura degli altri la mente si allarga e anche il cuore, se tutti lo facessimo, le guerre sarebbero già nel dimenticatoio… ogni popolo ha qualcosa di buono da mostrare, sono dalla parte della Castagna d’Oro, per conoscere gli altri e apprezzarne la cultura, il cibo, la musica, il modo di vivere… è guardando gli altri sempre con sospetto che si creano le guerre e le storie di sfruttamento… la mia migliore amica attuale è nigeriana e ha anche una vita molto difficile a causa di un lutto importante e nonostante questo non nega mai una parola buona e un sorriso: sono fiera di essere sua amica. Saluti.

  1. I cammelli li ho visti e cavalcati in Egitto, non mi risulta ci siano in Albania, anche se purtroppo, al momento non ci sono stata. Battute razziste che fomentano l’odio verso le minoranze, tipico, lei deve essere un fan di Zona Bianca. Saluti

Che cosa ne pensi? Scrivici la tua opinione

Please enter your comment!
Please enter your name here

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.