“INCENDI NELLE VALLI, STOP ALLA CACCIA PER UN MESE”: LA CITTA METROLITANA SCRIVE ALLA REGIONE

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DALLA CITTÀ METROPOLITANA DI TORINO

“Sospendere temporaneamente l’attività venatoria per un periodo non inferiore ad un mese e fintanto che l’emergenza incendi non sarà stata superata”: lo chiede la Città Metropolitana di Torino in una lettera che la Consigliera delegata all’ambiente, parchi e aree protette, tutela della fauna e della flora, Elisa Pirro, ha inviato alla Regione Piemonte.
La Città Metropolitana, sollecitata a segnalare le situazioni di maggiore criticità causate dagli incendi boschivi delle ultime due settimane, ricorda che sul proprio territorio sono attualmente censiti roghi nelle valli Chisone, Germanasca, Susa, Sangone, Orco, Chiusella, ossia nella quasi totalità dei versanti alpini, eccettuate le Valli di Lanzo, la Val Soana e la Val Pellice. La lettera è firmata anche dal dirigente del Servizio Tutela Fauna e Flora Mario Lupo ed è indirizzata al Settore Conservazione e gestione della fauna selvatica e acquacoltura della Direzione Agricoltura della Regione.
Nella comunicazione si sottolinea che gli incendi diffusi sul territorio comportano la perdita di molti esemplari di fauna selvatica. La consigliera Pirro e il dirigente del Servizio Tutela Fauna e Flora chiedono pertanto che la sospensione della caccia riguardi l’intero territorio della Città Metropolitana in cui è ammessa la caccia programmata e quello delle aziende faunistico-venatorie che fanno parte dei Compensori Alpini, per consentire di realizzare una serie di corridoi di sicurezza nei quali gli animali superstiti possano rifugiarsi. La sospensione della caccia solo nelle zone direttamente coinvolte dagli incendi sarebbe probabilmente soggetta a continue correzioni, in funzione dell’evoluzione del fenomeno e comporterebbe difficoltà nell’informazione capillare ai cacciatori e al personale di vigilanza, con il probabile risultato di dar vita a numerosi contenziosi. La Città Metropolitana ritiene opportuno sospendere la caccia anche nei territori degli ATC confinanti con i comprensori interessati dagli incendi – ATC TO1, TO2 e TO3 – in cui è probabile che la fauna selvatica in fuga si andrà a concentrare.

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3 COMMENTI

  1. Almeno quest’anno non dovrebbero riaprire lo scempio della caccia, gli animali ci hanno già rimesso fin troppo la pelle con questi incendi, bisogna pure sparargli??? Che si mettano ad allevare polli sti cacciatori…

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