INCIDENTE A32 VALSUSA, PARLA UN TESTIMONE: “LA STRADA ERA UNA LASTRA DI GHIACCIO”

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LETTERA FIRMATA
SALBERTRAND – Buongiorno Direttore, sono una delle vittime del terribile incidente di ieri mattina sulla A32 Torino-Bardonecchia. Le scrivo in quanto vorrei precisare ciò che è accaduto e confutare le vergognose dichiarazioni della società autostradale che ha parlato di “manto stradale in condizioni non critiche” e “auto andata in testacoda che ha causato i rallentamenti in conseguenza dei quali si è scatenato il maxi tamponamento”, dando quindi la colpa dell’accaduto soltanto agli automobilisti.
Trovo curioso che persone incaricate di gestire un’autostrada possano pensare di affermare che le automobili vadano in testa-coda da sole procedendo sulla loro stessa autostrada. La mia automobile è sopraggiunta dopo le prime, e come i video dimostreranno, si è schiantata contro la barriera di sinistra senza che nessuno la toccasse. Questo perché il manto stradale era una lastra di ghiaccio.
La mia macchina è semplicemente andata dritta, ha sbattuto contro il guard-rail diventando ingovernabile, e quindi ha preso le macchine già incidentate in mezzo alla carreggiata. A nulla è servito frenare o girare il volante. Chiunque è sopraggiunto dietro, ha perso il controllo del mezzo o non è riuscito a frenare perché il manto stradale era totalmente ghiacciato. Diverse persone sono scivolate mentre si allontanavano dalle vetture, anche alcuni soccorritori sono caduti.
I poliziotti sopraggiunti e persino alcuni dipendenti della Sitaf stessa hanno detto che la situazione del manto stradale era vergognosa. Come sono state vergognose le dichiarazioni della società, che a fronte di un macello del genere ha pensato soltanto a discolparsi. Il gestore dice di avere fatto tutto ciò che poteva e che, con il loro metodo di rilevamento, non hanno accertato la presenza di ghiaccio. Mi sforzo di credergli, ma anche se così fosse, significa che il metodo di rilevamento non funziona.
Io non credo che si debba per forza cercare un colpevole da punire per ogni cosa, le condizioni meteo estreme come quelle di ieri sono talvolta imprevedibili, però il lavarsene le mani così freddo e cinico del gestore mi ha spinto a scrivere questa lettera ed a convincermi ad agire.
Perché questa autostrada, anche quando nevica copiosamente o la temperatura va diversi gradi sotto lo zero e ci sono risaputi rischi di formazione di lastre di ghiaccio in alcuni punti, non viene mai chiusa? Si sapeva da giorni che ieri avrebbero soffiato venti particolarmente freddi che avrebbero potuto causare, in alcuni punti ben specifici come quello in cui è capitato l’incidente, la formazione repentina di ghiaccio.
Come mai la società ha deciso di correre il rischio piuttosto che chiudere preventivamente e rinunciare all’incasso?
Come mai ieri pomeriggio il tratto da Susa a Oulx era chiuso, ma prima della barriera di Avigliana non vi erano avvisi, quindi l’autostrada incassava il pedaggio di automobilisti che pensavano di poter andare in montagna e invece venivano improvvisamente fatti uscire a Susa?
Perché questa autostrada ancora non ha l’asfalto drenante, e quando piove la visibilità è sempre critica, mentre su tutte le altre autostrade d’Italia è presente da decenni (e non tiriamo fuori la scusa dell’altitudine, l’autostrada del Brennero è interamente pavimentata con asfalto drenante ed antiskid da tempo immemore)?
Perché il cantiere della TAV, procedendo verso Torino, non è mai adeguatamente segnalato in caso di incolonnamenti, ed essendo dopo una serie di curve si rischia spesso un maxi-tamponamento? Come mai, nonostante tutte queste carenze e questi risparmi, questa autostrada è una delle più care al kilometro d’Italia ma ogni occasione è utile al gestore per aumentare il pedaggio?
Siamo tutti consapevoli di come la gestione di questa autostrada sia sempre stata inadeguata, lo affermano anche tutta la comunità montana ed i Sindaci della Valsusa. Adeguamenti pochi, aumenti tanti.
Chi come me la percorre dal primo giorno in cui è stata aperta, sa benissimo come questa autostrada sia la stessa di trent’anni fa, ma col triplo del pedaggio. Oggi, di fronte a quello che sicuramente è il peggiore incidente occorso su questa tratta (escludendo il rogo del Frejus), non è più accettabile che la società nasconda le proprie responsabilità dando la colpa agli automobilisti con un comunicato di quattro righe.
Sono fiducioso del fatto che la giustizia farà il suo corso e le responsabilità verranno accertate.
Nota della redazione: la Sitaf, come chiunque altro, ha ovviamente diritto di replica sulle accuse e le obiezioni mosse dall’automobilista in merito al tragico incidente. Attendiamo la loro risposta. 
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17 COMMENTI

  1. PAROLE SANTE….Ma non credo nella giustizia Italiana, ex il ponte di Genova, nessuno ancora in galera.
    Un cittadino normale finisce in galera molto più facilmente di uno con i soldi, a pari dello stesso reato. Buona ripresa.

  2. Complimenti per il commento, racchiude tutta l’amarezza per l’accaduto e sicuramente il pensiero di molti che frequentano tale autostrada.
    Tale dinamica se non sbaglio, era avvenuta alcuni anni fa, ma si vede che la memoria dei dirigenti della societa’ e’ corta.
    Speriamo nella magistratura….

  3. Ma una persona che percorre la stessa strada da anni e che sa benissimo che in certe condizioni meteo ci possono essere problemi di ghiaccio, non poteva, che ne so, rallentare? Ci sono moltissime strade in giro per il mondo che quando fa freddo, guarda un po’, si ghiacciano e chi le percorre lo fa a una velocità tale da poterlo fare in sicurezza.

  4. Vorrei condividere tutto quello che ha scritto il vostro lettore.Anche io ero la’ e mi posso ritenere tra i fortunati che non sono morti ne’ feriti ne’ con l’auto completamente distrutta. Mai provato una situazione di impotenza come quella accaduta con l’auto che scivolava senza alcuna possibilità di controllo. E l’amarezza e’ maggiore quando agenti della polizia stradale sul posto ti dicono che il rischio di improvviso ghiacciamento su quel cavalcavia e’ noto. La situazione meteo era conosciuta da giorni e quindi non comprendo come un gestore di autostrade non abbia fatto il minimo per limitare ( e non annullare).

  5. Condivido pienamente il pensiero del vostro lettore. Anche io ero là e mi considero tra i fortunati usciti indenni, seppure con qualche danno che stante l’accaduto passa in secondo piano. Mi spiace in realtà sentire commenti di quelli che non c’erano che in modo assolutamente impreciso imputano l’accaduto alla negligenza degli automobilisti che con manto stradale precario avrebbero dovuto essere piu’ attenti. Il problema è che su tutta l’autostrada il manto stradale era perfetto e pulito e solo sul cavalcavia ci si è trovati improvvisamente con uno strato di ghiaccio che rendeva l’autovettura incontrollabile. E che la possibile formazione di ghiaccio improvvisa in quel punto fosse nota è stato ammesso dagli stessi funzionari accorsi in soccorso.

  6. I servizi pubblici non possono fare utili ma coprire le spese, la autostrade, gli ospedali ecc. devono essere statali, la vita è sacra non è bene contrattabile con gli utili aziendali

  7. A prescindere che la SITAF da in appalto a ditte esterne la manutenzione e quindi se ne lava le mani bellamente , il mio timore è che venga accertato che la persona o le persone preposte allo spargimento di cloruro di sodio (sale) abbiano fatto come è successo anni fa sulla statale tra Exille e Chiomonte , dove un fenomeno ha pensato bene di dimezzare i viaggi di spargimento con raddoppiare la percentuale di cloruro di sodio , non sapendo che così avrebbe ottenuto l’effetto saponetta .

  8. Questo incidente purtroppo è una disgrazia orribile, indubbiamente causata dal ghiaccio, infatti passando verso San Valeriano più o meno alla stessa ora a 50 km/h ad un certo punto abbiamo avvertito le ruote slittare, ma andando piano non è accaduto nulla. Sicuramente bisogna accertare se chi gestisce le autostrade ha fatto tutto ciò che poteva e doveva fare perchè il fatto accaduto è gravissimo. E’ vero però che anche se si tratta di un’autostrada, purtroppo è un’autostrada di montagna e quando il tempo è brutto e con temperature sotto lo zero come sabato e dopo una spruzzata di neve, per prudenza è meglio andare molto più piano della velocità consentita perchè purtroppo con il ghiaccio ci vuole un attimo per perdere il controllo dell’auto. Le più sentite condoglianze alle famiglie che purtroppo hanno perso i loro cari in questo terribile incidente.

  9. A parte lo spargimento di sale e sabbia che non c’è stato, se le auto invece di montare le gomme invernali che non servono a nulla, potessero montare i pneumatici chiodati, incidenti come questo non avverrebbero più.

  10. Faranno chiarezza…forse cartelli digitali che indichino 5 km prima il rischio avrebbe evitato tutto questo…che la terra sia lieve per quelle due anime..

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