INCIDENTE MORTALE IN MOTO: LA VAL SUSA PIANGE IL GIOVANE MARCO COMMISSO

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Marco Commisso (foto da Facebook)

CONDOVE – Viveva in Val Susa la vittima dell’incidente mortale avvenuto oggi pomeriggio in moto sulla statale tra Susa e Bussoleno, allo svincolo dell’A32. Il giovane si chiamava Marco Commisso, classe ’75, artigiano con la passione per la musica e i motori. Marco viveva a Condove ed era nato a Nichelino: aveva frequentato il Galilei di Avigliana, amava la Valle di Susa e faceva parte del movimento No Tav. Da artigiano si era specializzato come liutaio, realizzando gli strumenti musicali in legno, violini e non solo. Oltre alla musica, il suo hobby preferito era la moto.

Marco era una persona piena di ideali, amava la libertà, la lettura e i libri. Appassionato di musica, e si batteva per la difesa dell’ambiente e per i diritti delle minoranze: aveva partecipato a varie manifestazioni per i diritti civili: “Se sei insoddisfatto della tua esistenza, cambia qualcosa, invece di spiare la vita degli altri attraverso i social – scriveva su Facebook – viva i dissidenti, viva le persone che mantengono ancora un senso critico, viva anche chi pensa che in questo Paese vada cambiato qualcosa”.

La salma del 42enne è stata trasportata all’obitorio di Susa.

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11 COMMENTI

  1. Marco non posso credere che tu non ci sia più, avevi ancora tante cose da fare da dire, tante cose da mettere a posto, tante cose da creare, da inventare….il mio dolore è immenso! Ti chiedo scusa per non aver potuto passare più tempo con te! Ho il tuo sguardo e il tuo sorriso stampato nella mia mente, ti ho voluto sempre bene e sempre te ne vorrò

  2. Quando fermeremo le stragi del fine settimana???Quando riusciremo a far capire ai centauri che non devono scambiare le strade della Valle per piste dove spingere al massimo le loro moto???Abito sulla statale 24 e vi assicuro che con l’arrivo della bella stagione comincia l’incubo, il terrore di doversi immettere sulla strada ad un incrocio qualsiasi perché a volte arrivano talmente veloci da non scorgerli che all’ultimo momento…ogni volta si piangono giovani vite, tante, troppe….Chi può faccia qualcosa

  3. I motociclisti andranno anche veloci, ma vi posso assicurare che gli automobilisti non sono attenti e non hanno rispetto. Lo dico per esperienza!

  4. mi dispiace moltissimo, anche se non lo conoscevo,ma era collega di lavoro di mio figlio, comunque chi abita sulla statale 24 ed io sono tra quelle è un’incubo specialmente la domenica ,se sapessi a chi rivolgermi per far mettere dei limiti di velocità con dei dissuasori, uscire di casa in auto ed immettermi sulla statale è un terno al lotto ,per quanta attenzione fai arrivano sia auto che moto ,come se fossero nel circuito di Monza

  5. Anche io abito sulla 24 e purtroppo non si possono installare autovelox fissi e dissuasori tipo dossi su una strada del genere, al massimo i baracconi arancioni o blu che non servono a niente. Anzi a Caselette 2 estati fa hanno creato un incidente dove è morta una ragazza passeggera do una moto. Condoglianze sincere alla famiglia e agli amici.

  6. Dove non ci arriva la tecnologia ci deve arrivare la mente umana, al di là di cosa si sta guidando ( moto e/o auto) le strade sono nate per raggiungere i luoghi e non per essere usate come piste da corsa! Le mie sentite condoglianze e un R.I.P a Marco ! Mi auguro di non leggere piu notizie di questo tenore, intanto un altra giovane vita spezzata! NON se ne pote più!

  7. E fare come all’estero ? In Francia, gli autovelox non si vedono quasi e viene indicato prima che per tot km la velocità è controllata. La velocità in Francia, Belgio Svizzera viene rispettata e le multe le paghi, in Svizzera se non sbaglio se non le paghi risulta anche in caso di ricerca lavoro. Qui è un delirio, e parlo da motociclista da 40 anni.

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