INCIDENTE MORTALE A VENAUS: MOTOCICLISTA SI SCHIANTA SULLE CURVE DEL MONCENISIO 

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VENAUS (BAR CENISIO) – È morto a causa di un incidente stradale in moto, mentre percorreva le curve tra il bivio di Moncenisio e Bar Cenisio, il giovane Salvatore Barca, 36 anni, titolare della birreria Waxy O’ Connor Guinness di Torino. 

Lo schianto è avvenuto al km 65 in direzione Francia. Sul posto è intervenuta l’ambulanza della Croce Rossa di Susa: l’elisoccorso del 118 è  atterrato a Novalesa dopo aver portato  sul luogo dell’incidente l’equipe tramite il verricello.

L’uomo è morto sul colpo: ha perso il controllo della moto sulla statale 25, in curva, sbattendo contro il guard rail sabato 7 ottobre, intorno alle 18.

Barca era appena diventato padre (da 5 mesi) ed era molto conoscuto tra i commercianti di via Nizza. Lascia l’amata Tatiana e la piccola Virginia: vivevano da pochi mesi a Beinasco, dopo gli anni passati a Torino.

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13 COMMENTI

  1. Povera bambina mi spiace moltissimo per lei, che così piccola non ha più un papà…. purtroppo nelle curve per salire o scendere dal Moncenisio, i motociclisti guidano come pazzi, ad alta velocità, prendendo le curve troppo larghe, infatti ho pure paura di salire con l’auto perchè si corre il rischio di ritrovarsi una moto sul parabrezza talmente vanno in fretta… sarebbe ora di mettere telecamere che rilevino la velocità, si eviterebbero queste tragedie.

    • Oltre alle telecamere ci vogliono innanzitutto buon senso e prudenza da parte di chi guida altrimenti non ci sono telecamere che bastano.

  2. Sono andato sul Moncenisio lo stesso giorno attorno alle ore 12 con un mio amico in moto e la strada era in condizioni vergognose. Tutto il tracciato ricoperto di letame ( presumo di vacche in transumanza) che rendevano l asfalto scivolisissimo. Anche andando piano si rischiava grosso e sono convinto, dopo quello che ho visto, che , almeno in questo caso, la velocità non c entra, ripeto le condizioni della asfalto,causa deiezioni animali, erano proibitive. Sul Sestriere idem con patate, senza nemmeno uno straccio di cartello che avvertiva del reale pericolo ( la strada doveva essere, in quelle condizioni oscene, vietata alle due ruote, anche alle bici per intenderci). Qualcuno spero risponda di questo, e sono arrabbiato e addolorato per il ragazzo che ci ha rimesso le penne.

    • La transumanza in montagna si fa da prima che Gesù venisse sulla terra probabilmente… le montagne sono terre di agricoltori, meno male che in un mondo di industrie, qualcuno fa ancora questo mestiere, se no le montagne sarebbero ancora più abbandonate di quello che già sono… la transumanza tra l’altro avviene sempre nello stesso fine settimana di ottobre…Quella è gente che lavora molto pesantemente, voi andate solo a spasso, andate piano e non succede nulla. La realtà è che vi piace guidare come i pazzi, spesso causate incidenti perchè sorpassate ovunque, anche in bassa valle e dal Moncensio scendete a tutta velocità, tant’è che ho veramente paura di salire con l’auto nei mesi di luglio ed agosto quando ci sono molte moto, perchè è molto rischioso, nelle curve c’è la possibilità di ritrovarsi qualche centauro sul parabrezza… detto questo, ovviamente spiace molto per il ragazzo, tanto più che una bambina molto piccola non ha più il suo papà.

  3. Dimenticavo di dire che dal Sestriere verso Pinerolo, un motociclista che mi seguiva è caduto per fortuna senza gravi danni. Sempre per lo stesso motivo, cacca di mucche sull intero percorso, fino a San Germano per intenderci. Scandaloso!!!!

    • Avete ragione…. ma ce sempre un fatto da calcolare ….quando si va in moto bisogna essere consapevoli che la strada la si può trovare anche sporca ad ottobre e non siamo ad Imola… con un asfalto perfetto su asciutto o bagnato….ogni centauro e da rispettare sempre… ma a volte sono nostri gli errori… oggi abbiamo in mano delle moto che forse non tutti noi sono realmente in grado di gestire.. .. non basta accendere le luci anche di giorno
      ….

      • Riposa in pace fratello….campioni si nasce….miti si diventa….leggenda si rimane….lo diceva il mio amico rene….

        • Purtroppo riposa in pace anche lui dal lontano 2013….insieme a mio suocero tony….. due matti… che hanno vissuto per le moto come tutti noi….. anche se non ti conosco riposa fratello….

        • invece una volta si diceva che di eroi, di miti sono piene le fosse! Molto meglio essere prudenti, andare piano, e non rischiare la vita, è troppo preziosa, è sacra.

      • È probabile che quello che lei dice non c entri nulla con l incidente. Ripeto, la strada da Susa al Moncenisio era lastricata di merda e si cadeva anche a piedi. Essere prudenti è necessario, ma se la manutenzione, pulizia stradale è scandalosa come in quel caso, allora si parla di altro.

        • Ogni anno il secondo week end di ottobre le mucche rientrano a valle, prima che arrivi il freddo… è normale, succede su tutte le montagne d’Italia, della Svizzera, della Francia… certo i margari non hanno l’idrante, e fanno in un giorno o due magari da 40 a 100 km a piedi, mentre che il popolo del week end pensa solo a divertirsi… le montagne non sono il circuito di Imola, peraltro anche sui circuiti dei motociclisti ci lasciano le penne, perchè la velocità è pericolosa ovunque, chi va piano è in grado di gestire meglio gli imprevisti e non mette in pericolo la vita altrui.

  4. Io sono passato in moto poco dopo, in senso contrario, quando l’ambulanza era già presente sul posto.
    In quel punto la strada era pulita ed apparentemente “normale”, quindi non credo che le condizioni dell’asfalto siano state determinanti; con i miei compagni di viaggio abbiamo però osservato come quel tipo di guardrail rappresenti per i motociclisti un pericolo che in questo caso si è purtroppo rivelato mortale.
    RIP

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