ISPETTORI ASL ALL’OSPEDALE DI SUSA PER IL CASO LA BROCCA: “BASTA CON LA CACCIA ALLE STREGHE”

Dopo l'articolo di ValsusaOggi interviene la Cgil a difesa del primario che aveva denunciato carenze nella gestione dell'emergenza Covid

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COMUNICATO STAMPA DELLA CGIL

SUSA – La Funzione Pubblica CGIL esprime forte preoccupazione e sdegno per quanto apprende dai Lavoratori e dagli Organi di Stampa, rispetto alla minaccia della Direzione dell’ASL TO3 di avviare provvedimenti disciplinari nei confronti del Direttore della Struttura Complessa di Medicina dell’Ospedale di Susa, Dr. Antonello LA BROCCA.
La colpa del Dr. LA BROCCA, conosciuto come professionista umano, scrupoloso e poco incline ai compromessi, sarebbe quella di aver “denunciato” all’Azienda e alla Regione, ma anche con esposti all’Autorità Giudiziaria, la grave carenza di personale medico e non solo, nel Reparto di Medicina da lui diretto.
Si ricorda che il depauperamento degli organici del Reparto di Medicina di Susa già a dicembre 2018 è stato addirittura oggetto di un’interrogazione parlamentare, ma con pochi benefici alla prova dei fatti.
La Direzione dell’ASL TO3 nei giorni passati ha attivato una “Commissione Ispettiva Interna” con il compito si presume di verificare se il Dr. LA BROCCA abbia fatto “scappare” con il suo stile di direzione alcuni medici che hanno prestato servizio nel suo Reparto, negli ultimi anni.
Si è curiosi di conoscere la composizione della “Commissione Ispettiva” e di leggere gli atti prodotti, avendo la stessa nei giorni passati interrogato il personale (comparto e dirigenza), compresi alcuni medici che hanno prestato servizio a Susa negli ultimi anni.
La grave anomalia che si riscontra è che la “Commissione Ispettiva” non abbia sentito il Dr. LA BROCCA, né gli abbia richiesto documentazione o memorie, a quanto è dato sapere.
Intanto, la voce di un medico strutturato dimissionario dal 16 maggio, che ha difeso pubblicamente il Dr. LA BROCCA e tutti i colleghi di Susa, attaccando l’operato della Direzione Aziendale, si è invece fatta sentire in questi giorni sulle pagine dei giornali locali della Val Susa.
La dotazione di personale medico per 24 posti letto per acuti (anche nei mesi della fase acuta del Covid 19) è composta dal Dr. LA BROCCA, da due medici specialisti strutturati, e da 2 medici a contratto privi di specializzazione, che non possono fare neanche i turni di reperibilità serale, notturna e festiva; si aggiunga, inoltre, che uno dei due medici strutturati risulta assente da mesi per problemi di salute.
Il Reparto ospita in aggiunta anche 6 posti di Week Surgery, che rendono più complessa l’assistenza ai pazienti.
Il lavoro della “Commissione Ispettiva” pare essere sfociata in un ordine di servizio della Direzione Generale che impone al Dr. LA BROCCA una più che discutibile riorganizzazione dei turni del personale medico, ed una sorta di “cottimo” rispetto agli orari in cui si deve completare il giro visite, piuttosto che le dimissioni dei pazienti o l’aggiornamento delle cartelle cliniche.
Simili disposizioni ledono l’autonomia medica e dirigenziale, oltre a mortificare uomini e professionisti.
Il Dr. LA BROCCA nel ruolo ricoperto di direttore e medico ha tutto il diritto ed il dovere di tutelare i pazienti ed il personale da lui diretto, oltre ad avere la responsabilità dell’organizzazione del Reparto.

La Funzione Pubblica CGIL chiede alla Direzione Generale dell’ASL TO3 di far cessare subito questa “caccia alle streghe”, desistendo da intenti punitivi ed assegnando con urgenza al Reparto di Medicina di Susa il personale di cui necessita per assistere al meglio i pazienti e far operare in sicurezza i lavoratori.

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7 COMMENTI

  1. Il reparto di Medicina dell’Ospedale di Susa diretto dal Dr.Antonello La Brocca lavora da anni in grave carenza di personale,basti pensare al gran numero di ore di straordinario e di giorni di ferie non fruite .La situazione si è ulteriormente aggravata con l’aggiunta dei 6 letti Covid.Nonostante ciò il Dr.La Brocca con i suoi (pochi) medici e tutti gli infermieri hanno continuato a lavorare con spirito di sacrificio (rischiando anche la propria salute e quella dei famigliari) in silenzio, senza cercare visibilità, per mantenere un servizio puntuale ed efficiente .E’ veramente incomprensibile questo attacco diretto al Primario,reo solo di aver chiesto il dovuto adeguamento del Personale.Rinnovo la mia stima ed il mio ringraziamento al Dr.La Brocca ed alla sua equipe che nonostante le difficoltà continua a lavorare con professionalità ,impegno ed umanità per mantenere vivo il reparto di Medicina, fondamentale per il nostro ospedale.

  2. Solo in Italia si può essere puniti per avere detto la verità e chiesto aiuto in un momento di difficoltà… Piena solidarietà al dottore, l’Asl penso proprio che dovrebbe provare vergogna di fronte ad una situazione simile, ma quando mai ammettono qualche errore…

  3. Lo conosco ed è una persona molto umana oltre che un grande medico, proprio come si fratello… Ladciatelo in pace… Avete ridotto l’ospedale di Susa che da mio parere un ospedale da rinforzare,,a un Ospedaletto di provincia ma non e così

  4. Bruttissime le ritorsioni di una Asl verso un Primario all’indomani di un periodo di gravissima emergenza sanitaria. Tempismo perfetto! La “colpa” di aver scritto una lettera segnalando difficoltà e carenze diventa un merito perché questo medico ha veramente a cuore la clinica e l’assistenza dei suoi ricoverati, e ci sono testimonianze.
    Ma il sindaco di Susa non dice nulla?

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