BARDONECCHIA, “SITUAZIONE GROTTESCA NEL CAMPEGGIO MEZZO CHIUSO, I LAVORI NON SONO INIZIATI”

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LETTERA FIRMATA

BARDONECCHIA – Gli scorsi anni avete dedicato un discreto spazio alle vicende del camping Bokki di Melezet (Bardonecchia) e ora più nulla. Non avete più avuto notizie della situazione assurda che si è creata nella struttura? La situazione del campeggio Bokki dall’autunno 2017 è diventata grottesca.

Il Comune di Bardonecchia subentrò al vecchio gestore e si offrì, molto gentilmente, di mantenere agibile la struttura perché i campeggiatori potessero usufruirne. Tuttavia, una perizia rilevò che buona parte (all’incirca la metà delle piazzole) del camping era dotato di impianto elettrico fuori norma: per motivi comprensibili di sicurezza venne sospesa l’erogazione di energia elettrica all’intera area interessata. Con conseguente impossibilità per chi avesse bungalow / roulotte in quella zona di usufruire materialmente della propria struttura (essere senza energia elettrica significa, tra le altre cose, essere senza frigorifero d’estate, per molti senza riscaldamento in inverno e senza l’acqua corrente in tutte le stagioni, oltre all’ovvia mancanza di luce).

Per circa un anno il Comune ha mantenuto una situazione in cui una metà circa dei campeggiatori ha potuto passare le vacanze al Bokki, mentre l’altra metà ha dovuto trovare altre alternative trovandosi nell’impossibilità di fruire del campeggio; al termine di questo periodo, tuttavia, a tutti è stata richiesto di sborsare la stessa cifra, quasi un migliaio di euro; ad alcuni per aver utilizzato i servizi di un campeggio funzionante, ad altri per l’equivalente di un rimessaggio.

Ad agosto del 2018 la gestione è passata alla cooperativa vincitrice del bando. Promesse di grandi progetti di ristrutturazione, in primis la soluzione rapida del problema della mancanza di energia elettrica in cui versa una bella fetta di campeggiatori, soluzione che a detta dei nuovi gestori sarebbe stata avviata a partire dal mese di ottobre 2018.

Di nuovo con l’intesa, non ufficiale ma esplicita, che nonostante il campeggio sia formalmente chiuso, chi vuole e può utilizzare la propria casetta/roulotte può ovviamente farlo. E di nuovo con la richiesta di una cifra unificata per tutti (questa volta un po’ più di mille euro per il periodo di un anno).

Siamo a febbraio inoltrato, ed i lavori promessi non sono nemmeno cominciati. Metà di noi deve ingegnarsi a trovare soluzioni per le proprie vacanze, l’altra metà no perché può godere dei servizi di un campeggio che per alcuni non è chiuso. Tutti però paghiamo la stessa cifra, esorbitante per i primi ed invece vantaggiosissima per i secondi.

Ma se una struttura turistica è chiusa, non dovrebbe esserlo per tutti? È giusto pagare, e non poco, per un servizio di cui non si può usufruire?

Che responsabilità si assume chi tacitamente permette a decine di famiglie di soggiornare e pernottare in una struttura che potrebbe forse presentare dei rischi?

Grazie dell’attenzione.

NOTA DELLA REDAZIONE: Per rispondere alle questioni poste dal campeggiatore, siamo ovviamente disponibili ad ospitare la replica del Comune di Bardonecchia e/o della cooperativa che gestisce il servizio.

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18 COMMENTI

  1. …si chiama abuso edilizio il collegamento ai servizi fissi (elettrico/idraulico/fognizio) di mezzi per loro natura “mobili”. In altre parole non si può trasformare una piazzola concepita per la sosta temporanea in uno stallo “abitativo” fisso senza autorizzazioni edilizie opportune (che in quella zona non possono essere date).

    • Signor Alex, mi può spiegare meglio la sua affermazione?
      Dalle sue parole mi sembra di capire che icampeggiatori ( circa un 100/150) che hanno roulotte, preingressi o case mobili nella metà del campeggio senza corrente hanno compiuto un abuso edilizio?

        • Alex Lei deve aver di recente ottenuto la laurea presso una facoltà di Giurisprudenza della Vita, come costume dei membri dell’attuale Governo del cambiamento. L’abuso edilizio sussiste soltanto ove il manufatto sia ancorato stabilmente al terreno e non quando sia mobile.
          Anche se roulottes e case mobili hanno gli allacciamenti ai servizi essenziali (come accada in tutti i campeggi che ospitino anche i c.d. ‘stanziali’, oltre agli avventizi) restano, per definizione, mobili e dunque non necessitano di specifica autorizzazione e/o accatastamento. Sempre, ovviamente, che conservino possibilità di essere rimossi e messi su strada. Gli allacciamenti non impediscono certo il distacco di roulottes e case mobili dalla rete.
          Quindi non confonda utenti come Frank White che sono già confusi di loro, sia per natura, sia in conseguenza della triste situazione del little Bokki.
          Sentitamente.

  2. Strano che i migranti di passaggio non abbiano ancora sfondato le porte per avere una base d’appoggio. O che i soliti non abbiano proposto di utilizzare la struttura per accoglierli e alloggiarli….

  3. Signori…qui si sta uscendo dal seminato…qui c’è un sacco di gente che paga bei soldini per non poter usufruire di un servizio….e va a spendere denari in altri luoghi per le loro vacanze…intanto le attività commerciali soffrono.
    Chi ha voce in capitolo cosa ne pensa?

    • Sig. Nino Raund se lei continua a versare denaro senza vedere risultati, a mio parere ci sono 3 spiegazioni possibili: 1. Lei è un inguaribile romantico: vive di un passato che non tornerà più e fatica ad allontanarsi dalla sua adolescenza; 2. Lei ha soldi in abbondanza e dunque può permettersi investimenti in futures; 3. Crede che in qualche mese possano cancellarsi anni di malcostume: ma non vede come i nostri onesti rappresentanti in Parlamento stanno faticando a ristabilire un ordine retto e probo?
      Ascolti me: continui a pagare la retta senza fiatare e smetta di lamentarsi. Oppure si rimbocchi la maniche, prenda una pala e inizi a scavare, che finalmente le sue braccia potranno tornare al mondo cui appartengono.

  4. Il campeggio va valorizzato. Attività turistica a basso impatto ambientale, presidia il territorio ed alimenta ľeconomia locale di una cittadina di montagna a vocazione turistica.

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