LA VALSUSA PIANGE LA MORTE DI PIO CUATTO: DA OPERAIO A IMPRENDITORE

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di IVO BLANDINO

CHIUSA SAN MICHELE – Domani pomeriggio, venerdì 20 novembre, alle 15.00, nella chiesa parrocchiale San Pietro e Paolo di Chiusa San Michele, avrà luogo il funerale di Pio Cuatto, mancato lo scorso mercoledì 18 novembre all’età di 81 anni. Avrebbe compiuto 82 anni domenica 22 novembre.

Cuatto era conosciuto in tutto il paese ed in tutte le cantorie parrocchiali della Val di Susa, per la sua bella ed impostata voce di basso. Nato durante la Seconda guerra mondiale, Pio ha vissuto la sua infanzia circondato da ristrettezze e difficoltà, con la famiglia che cresceva rapidamente di numero.

Gli anni passati nel vecchio fabbricato del “beneficio” (nel cortile della canonica) furono brevemente interrotti da un periodo in sanatorio (San Camillo) dove la sua bella voce iniziò ad esprimersi e costruirsi. Fin da piccolo i ritmi di vita erano dettati dalle funzioni religiose nelle quali cantava in chiesa: ogni martedì sera, fino alla soglia degli 81 anni, aveva l’immancabile e insostituibile appuntamento con le prove del coro.

Iniziò la sua vita lavorativa in giovane età presso le officine Moncenisio di Condove, fino a quando suo papà decise, negli anni 50, di iniziare un’attività di allevamento di polli.
Purtroppo le cose non andarono bene e Pio fu costretto ad abbandonare l’allevamento verso la fine degli anni ’60. Successivamente arrivarono gli anni di lavoro nella fonderia Borello, e in altre realtà, fino ad approdare stabilmente alla Campidoglio di Sant’Ambrogio nel 1974.

Dopo il fallimento di quest’ultima, Pio con altri soci portò avanti un ramo d’azienda e nel 1981 fondarono la “Italiana Contenitori”, trasferita in seguito a Giaveno verso la fine degli anni ’80. Qui concluderà la sua vita lavorativa: stimato ed apprezzato da tutti i soci e dipendenti per la sua correttezza, professionalità e rispetto reciproco.

L’attività di volontariato sociale è stata altrettanto lunga e proficua. Fu segretario della sezione locale dei Coltivatori Diretti; consigliere comunale di minoranza nei primi anni settanta. Per un ventennio fu segretario della Società Cooperativa Cattolica; membro del consiglio affari economici della parrocchia e socio della scuola materna. Pio fu anche tra i fondatori della sezione locale dei donatori di sangue, seppur si rammaricò molto di non aver potuto dare seguito a questa pratica. Infine, durante i lavori di restauro della chiesa, si mise in luce assieme ad altri amici nel lavoro di manovalanza.

Con la morte di Pio viene a scomparire un grande uomo nel mondo della musica religiosa/corale e nel mondo della attività industriale.

 

 

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