LA VALSUSA PIANGE LA MORTE DI RAFFAELE IERARDI: IL COVID NON GLI HA LASCIATO SCAMPO

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Raffaele Ierardi

di IVO BLANDINO

SANT’ANTONINO DI SUSA – Mercoledì 9 dicembre è mancato all’età di 54 anni Raffaele Ierardi. Era molto conosciuto in paese e in tutta la Valsusa per la sua impresa di famiglia: lavorava come paramanista assieme al padre.

Con la moglie Antonella, Raffaele aveva da qualche anno un negozio di abbigliamento di fronte alla banca UniCredit. Combatteva da tempo contro una grave malattia, che grazie alle cure e ai medici stava tenendo sotto controllo, ma si è ammalto di Covid e non gli ha lasciato scampo.

Ierardi lascia l’amata moglie Antonella e le sue adorate figlie Debora, Sara e la piccola Viola. Il funerale di Raffaele ha avuto luogo oggi pomeriggio nella chiesa parrocchiale di Sant’Antonino di Susa. Era sempre una persona molto solare, amico di tutti.

“Ho parlato con sua moglie e, con la sua autorizzazione, anzi richiesta esplicita, vi dico questo – spiega il sindaco Susanna Preacco – Raffaele è morto DI Covid, non con il Covid, ma DI Covid. Ho sentito un dolore immenso nelle parole di Antonella quando me lo ha raccontato; Raffaele é morto di questa malattia subdola e terribile e lei mi ha pregata di darvi questo messaggio. Raffaele e la sua famiglia hanno fatto di tutto per proteggersi e per proteggere lui, che lottava da anni contro un brutto male, che stava però tenendo sotto controllo. Ma a niente sono servite le precauzioni, la mascherina, la distanza. Il Covid l’ha raggiunto e ce l’ha portato via. Grazie Antonella che mi hai chiesto di scrivere questo messaggio: a tutti quelli che dicono che il Covid non esiste, a quelli che dicono che non è vero che non si muore di Covid, a chi disprezza le attenzioni e prende in giro chi le pratica, a chi dice che è una banale influenza. Auguriamoci tutti che la tua scomparsa sia di monito ai tanti, ai troppi, che dicono che il Covid non esiste”.
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3 COMMENTI

  1. Le più sentite condoglianze alle famiglie per una dipartita così prematura…
    Davvero servisse a quelli che fanno assembramenti senza mascherine, che non si lavano le mani, che fanno sarcasmo contro chi cerca di proteggersi, a capire che la nostra vita è appesa a un filo e se non ci si mette in testa di usare TUTTI quanti le precauzioni, purtroppo continueremo a piangere…

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