LA VIALATTEA E IL CASO DELLA SCIATRICE DOWN / I GENITORI ACCUSANO: “ABBIAMO DOVUTO PAGARE IL BIGLIETTO”, LA SESTRIERES REPLICA: “DA NOI SCIANO TUTTI GRATIS, MA CI SONO DELLE REGOLE”

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SESTRIERE – A ValsusaOggi è arrivata la segnalazione di una mamma che con la famiglia ha la seconda casa ai Monti della Luna, a Cesana. Si chiama Susanna Vidoni. La donna conosce bene l’alta Val Susa, e una decina d’anni fa lavorava alla Sestrieres spa in biglietteria. Ed è indignata per quanto accaduto venerdì, quando voleva far sciare sua figlia, che ha 16 anni ed è affetta dalla Sindrome di Down.

“Venerdì mattina, intorno alle 8.30, mio marito è andato alla biglietteria di Claviere una figlia down di 16 anni, per fare un giornaliero per mia figlia, ma glil’hanno fatto pagare – dice la donna – mi pare assurdo, perchè fino a due/tre anni fa le ho sempre fatto lo stagionale, ed è sempre stato gratuito per lei. Volevo preavvisare che saremmo andati a sciare con lei, e giovedì ho provato tutto il giorno a chiamare gli uffici della Sestrieres spa, ma nessuno risponde. Dopo alcuni squilli parte il messaggio di segreteria. Per essere precisa, ho chiamato i numeri 0122/858040, 0122/811918, 0122/750812 e 0122/77453, ma nessuno rispondeva”.

Cosa è successo? “Mio marito si è quindi presentato alla cassa di Claviere, e le ha chiesto se poteva farle il giornaliero gratuito, ma le è stato detto che non era possibile. Allora l’ha pagato lo stesso, però è una cosa vergognosa. Mia figlia non era presente in cassa, ma mio marito aveva portato appositamente la carta di identità di mia figlia, così come la copia dello stagionale omaggio, con il suo nominativo, per far capire che non era una fregatura. Eppure non c’è stato niente da fare”.
E cosa le ha detto la cassiera? “Mi ha detto che per avere il biglietto omaggio bisognava fare la domanda direttamente alla Sestrieres, ed avere da loro il nulla osta. Ma mi pare assurdo. Se io decido il giorno stesso di venire a sciare con mia figlia disabile, devo per forza avvisare prima per avere il biglietto omaggio? E poi, nel mio caso avevo pure chiamato prima e l’ho fatto volentieri. Ho telefonato più volte ai vari uffici, ma se non risponde nessuno al telefono, come faccio a chiedere il biglietto omaggio?”

A proposito di questo episodio segnalato dalla lettrice, la Vialattea chiarisce la situazione: “Tutti gli sciatori disabili da noi sciano gratis, sempre. Le nostre stazioni di sci sono tutte a misura dei disabili, e rappresentano un’eccellenza nell’offerta. La nostra società degli impianti è stata tra le prime in Italia a realizzare appositi protocolli e convenzioni per gli sciatori portatori di handicap, con sindrome di Down, non vedenti, ecc. Ogni sciatore disabile ha a disposizione maestri di sci, scuole ed enti specializzati che collaborano con noi, come la Freewhite di Martin e altre, proprio per garantire il massimo ai nostri clienti. Siamo stati tra i primi a farlo, e altre società degli impianti in tutta Italia hanno preso a modello i nostri progetti per i disabili. Però ci sono delle regole da rispettare, proprio per fare in modo che le cose siano fatte correttamente, ed evitare spiacevoli episodi”.

Quindi cosa è successo nel caso di Claviere? “Nel caso in questione – spiegano dalla Vialattea – in biglietteria si è presentato solo il papà della ragazza, dicendo che voleva il biglietto gratuito per la figlia. Ma non possiamo darli così, senza alcuna verifica, per ovvie ragioni. Sarebbe bastato anche solo inviarci una mail, e invece non l’hanno fatto. L’addetta alla biglietteria ha quindi spiegato al papà che per avere il biglietto gratuito per la figlia, bastava contattare per telefono, anche in quella stessa mattinata, la scuola Freewhite, e ottenere così il nulla osta. Utilizziamo questi enti specializzati nello sci per i disabili, proprio per fare “da filtro” e gestire tutte le richieste che ci arrivano. E’ normale che sia così, avendo oltre un milione di sciatori ogni stagione, che arrivano da tutto il mondo. Bastava una telefonata alla Freewhite per avere il pass, la mattina stessa, e il problema si sarebbe risolto, senza dover pagare il biglietto”.

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3 COMMENTI

  1. Sempre le solite storie ed è vero difficilmente rispondono non solo al telefono ma anche alle mail….40anni di sci in via lattea …basta chiedere scusa a chi vuol portare un figlio disabile a sciare ed offrire skipass gratuito invece di accusarli di aver sbagliato procedura….forse quando verrete comprati di superski dolomiti aavrete compreso meglio….

  2. Matteo immagina di avere anche tu una figlia/o disabile poi chiedi o informati su quante spese dovresti sborsare per rendere vivibile la vita ad una persona che ha una disabilità poi vedresti anche tu che non saresti molto d’accordo….ma se non hai la sensibilità per comprendere queste cose è inutile discutere oltre…

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