“LE OLIMPIADI 2030 IN FRANCIA SONO UNA GRANDE OPPORTUNITÀ PER L’ALTA VALLE SUSA”

Possibili finanziamenti e rilancio delle piste di sci: l'impegno del consigliere regionale Ravello, in sinergia con l'Unione Montana Vialattea

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di IVO BLANDINO

SAUZE D’OULX – Anche l’Alta Valle Susa punta ad essere coinvolta nelle Olimpiadi invernali del 2030 dei vicini Francesi. “Le Olimpiadi invernali del 2030 sono una grande opportunità anche per il Piemonte: non solo le gare di pattinaggio di velocità all’Oval di Torino, ma anche la stretta interconnessione geografica tra l’area di Briançon, Monginevro e Serre Chevalier con Claviere e, quindi, con la Vialattea può essere alla base di preziose sinergie operative tra territori e Istituzioni. Va proprio in tal senso l’ordine del giorno, collegato al Bilancio di Previsione e a mia prima firma, approvato oggi dal Consiglio Regionale”. Ad affermarlo e’ Roberto Ravello, Vicecapogruppo di Fratelli d’Italia in Regione Piemonte e Presidente della Commissione Bilancio di Palazzo Lascaris. “In occasione delle Olimpiadi di Torino 2006 – continua Ravello – il versante francese beneficiò di circa 200 milioni di euro di investimenti per infrastrutture, impianti e viabilità, un passaggio che permise all’area di accrescere la propria competitività e attrattività. A distanza di anni credo che sia necessario porre le basi per una sorta di reciprocità: da un lato lavorando a stretto contatto con il Comitato Olimpico francese, dall’altro cogliendo ogni occasione di coinvolgimento con l’evento, con particolare riguardo ai possibili finanziamenti e al ritorno d’immagine, anche in ottica di promozione turistica internazionale, che l’appuntamento del 2030 porterà con sé”. “Un merito particolare va a Mauro Meneguzzi, sindaco del Comune di Sauze d’Oulx e presidente dell’Unione Montana Comuni Olimpici Via Lattea – aggiunge Ravello – che ha fortemente voluto che ciò’ fosse realizzato. Le Olimpiadi – continua Ravello – possono favorire l’atterraggio di quelle risorse necessarie al potenziamento dei collegamenti impiantistici e sciistici tra il versante italiano e quello francese: ciò, insieme ad un ammodernamento delle infrastrutture e della viabilità, consentirebbe di consolidare una definitiva caratterizzazione internazionale del comprensorio”.

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10 COMMENTI

  1. Riusciranno i nostri eroi ad installare toilette pubbliche autopulenti ( a pagamento)per cancellare almeno in parte la crescente vergogna per queste montagne olimpiche (sic)

  2. Se a qual tempo la Francia avrà un ministro astuto come il nostro Salvini, possiamo stare certi che, piuttosto di correre il rischio di avvalersi di altri con tornaconto reciproco, sperpererà miliardi in casa propria.
    Severo monito per gli organizzatori francesi saranno i “Piani B” imposti dal C.I.O. a Milano-Cortina nel caso in cui le opere ad oggi incompiute lo saranno ancora a termini scaduti e cerimonia di apertura in corso.
    Aspettativa di reciprocità?
    Dopo ventiquattro anni?
    Atterraggi di risorse?
    Fornite da chi?
    Auspicheremmo un nuovo disastro finanziario per le casse pubbliche anche per Olimpiadi in casa altrui?
    Chiediamoci piuttosto perché, senza Olimpiadi dopo Grenoble e poi di Albertville, in Francia hanno realizzato comprensori turistici di richiamo internazionale mentre da noi, con quelle del 2006, ci siamo ritrovati una “legacy” di vergognoso degrado e scadimento in ogni settore toccato da quel “magico e meraviglioso” tragicomico evento, scivolato in beffa e promesse mancate.

  3. In un territorio destinato al turismo e alla ricettività qualsiasi risorsa caduta dal cielo sarà vanificata da amministratori e imprenditoria locale ai qualiè sconosciuta la capacità dell’accoglienza e della gestione turistica. sono rimasti ancorati alle guerre di campanile !

  4. Proporrei di investire sulla trazione animale,
    investire sull’allevamento di asini ,come una macina faranno girare gli impianti di risalita perché l’ energia quella elettrica la regaliamo alla ferrovia ,e i Francesi ridono sotto i baffi di questi pagliacci .

  5. chissà se si ricorderanno anche del frais che giace ormai in stato comatoso da oltre 5 anni, speriamo che l’assessore si ricordi anche delle piccole stazioni che cqm hanno sempre avuto una grossa affluenza turistica quando erano aperti gli impianti sciistici

  6. Pubblicità per campagna elettorale di bassissimo livello. La Valsusa è considerata un corridoio, punto. Altro che opportunità! Se potenzierete i collegamenti con le piste frsncesi, i turisti furbi, fuggiranno tutti in Francia (vista la meravigliosa gestione nostrana) Sempre dell’idea di portare fondi all’insulsa trovata dello skidome ? Che prna !

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