LETTERA / “BUSSOLENO: IL SINDACO, ERRI DE LUCA E IL CORPUS DOMINI”

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di ANTONELLA ZOGGIA (Consigliere comunale di minoranza, capogruppo “Obiettivo Bussoleno)

BUSSOLENO – Uso questo mezzo di informazione e non un’interpellanza o un’interrogazione da discutere in Consiglio Comuna- le, come il ruolo che ricopro mi consentirebbe, perché che ho letto e visto la fotografia del Sindaco di Bussoleno, Consolini che, in gran spolvero e con la fascia tricolore, accoglie lo scrittore Erri De Luca. Non conosco personalmente lo scrittore De Luca e conosco poco la Sua opera ma ricordo con piacere la poesia “Considero valore” tratta da “Opera sull’acqua ed altre poesie” del 2002 e, leggo testualmente dall’articolo del 4 luglio, che “ha condiviso con alcuni amici, che lo hanno invitato a pranzo, l’esperienza di ultimi rivoluzionari del novecento, militando in Lotta Continua” e che ha rinnovato, in occasione di questa visita, la sua tessera di Valsusino ribelle.

Non ricordo se il Sindaco Consolini, durante il Consiglio Comunale di insediamento, abbia citato la storica frase “sarò il sindaco di tutti”, in ogni caso, anche se non lo avesse fatto, ella rappresenta il Comune, cioè l’intera collettività, ed è per questo motivo che trovo una forte disarmonia tra il comportamento, istituzionale, forse troppo istituzionale, adottato nell’accogliere lo scrittore De Luca che, per quanto famoso, rappresenta se stesso, e quello assunto in occasione della solennità del Corpus Do- mini, cerimonia simbolo della cristianità ed evento che, più degli altri, rappresenta la pubblica sintesi tra chiesa e stato.

Anche in questo periodo di crisi economica dove è stato più “pesante” sostenere la spesa dello straordinario di un vigile, una consuetudine, adottata e tenuta in vita da anni nel nostro Comune vuole che, nel giorno della Festa del Corpus Domini, un rappresentante del- la Chiesa Cattolica vada ad accogliere il Sindaco, per scortarlo dalla “Casa Comunale” alla Chiesa, accompagnato dal suono della banda musicale.

Il Sindaco, nella doppia funzione, di fedele durante la celebrazione e di funzionario dello Stato durante la processione, simboleggia la partecipazione dell’eletto alle cerimonie religiose ufficiali, con la fascia tri- colore ed il Gonfalone del Comune, scortato da un vigile, come prevede lo Statuto Comunale all’art. 4-comma 4.

Il 23 giugno scorso niente di tutto questo si è verificato, né a Foresto, dove si è celebrato oltre al Corpus Domini anche il Santo Patrono, né a Bussoleno. Il Sindaco, in ritardo nel trasferimento da Foresto, presentandosi sola e senza Gonfalone, ha optato per ridurre la prassi istituzionale “ai minimi termini” e per sminuire la valenza di uno degli appuntamenti religiosi più sentiti dalla comunità che si riconosce nei valori della fede.

E’ davvero stata, in quell’occasione e con quel comportamento, il sindaco di tutti?
Inesperienza o sgarbo istituzionale, cattivo consiglio o scelta ragionata?
La prossima processione in calendario, quella di Santa Maria Assunta, potrà aiutarci a capire.

ANTONELLA ZOGGIA CAPOGRUPPO CONSIGLIARE – OBIETTIVO BUSSOLENO

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13 COMMENTI

  1. Di Erri de Luca conosco un film bellissimo tratto da un suo libro e ho sentito un’intervista in tv pochi giorni fa nella quale mi è apparso pacato, non ne so di più. Ma mi fa specie che si parli di sintesi tra STato e chiesa. Lo STato in quanto tale dovrebbe essere laico e rispettare tutte le denominazioni religiose esistenti, non favorirne una a discapito di un’altra, se no si fa la fine della Russia dove la chiesa Ortodossa è osannata e le minoranze religiose sono perseguitate come ai tempi dell’ex Unione Sovietica.
    Saluti

  2. Inoltre mi domando, se ci fosse un Sindaco non cattolico, come nella città di Londra, che è ben più grande ed importante di Bussoleno, sarebbe lo stesso obbligato ad accompagnare il prete alla messa o sarebbe libero di seguire il suo credo religioso? giusto per sapere…

  3. …perchè non penso che la Costituzione italiana vieti ad un ebreo, un musulmano, un buddista, un induista, etc… di essere Sindaco di Bussoleno!

  4. …per me non dando troppo risalto a quella manifestazione religiosa, è stata davvero il Sindaco di tutti, perchè a Bussoleno non sono tutti cattolici, forse è lei che deve farsene una ragione, nel 2019 la santa inquisizione è finita!

  5. E con questa lettera si capisce bene quanto le brucia non essere stata eletta Sindaco di Bussoleno. Cara Zoggia, si ricordi che lei sta seminando vento e chi semina vento raccoglie tempesta.

    • Su cosa avrebbe ragione? Un Sindaco deve amministrare un Comune, ma non è detto che sia cattolico, potrebbe pure essere ateo… Sfatiamo questa bugia che la comunità è tutta cattolica. Non è vero , c’è una grande varietà di confessioni e la costituzione italiana garantisce la libertà di religione, quindi non penso un sindaco sia obbligato ad andare in processione, non è un compito istituzionale. Saluti

  6. Vorrei ricordare alla Zoggia che nel passato, nell’espletamento del suo incarco dii consigliere di minoranza, non ha mai partecipato, se non al primo consiglio comunale dopo l’insediamento dell”amministrazione, ai consigli comunali per tutti i 5 anni
    …..eppure ricopriva una carica istituzionale …… per cui chi é senza peccato scagli la prima pietra….

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