LETTERA / CORONAVIRUS, I COMUNISTI DI AVIGLIANA E GIAVENO CONTRO LA REGIONE

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Alberto Cirio e Luigi Genesio Icardi

dal CIRCOLO DEL PARTITO DI RIFONDAZIONE COMUNISTI AVIGLIANA-GIAVENO

AVIGLIANA – Non c’è limite al peggio. Nel pieno di un’emergenza pandemica senza precedenti, dopo aver fatto nulla di concreto per affrontarne la seconda, ampiamente prevista, ondata, il Presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio e il suo assessore alla Sanità Luigi Genesio Icardi duellano a colpi di dichiarazioni sui trasferimenti del tale o tal altro direttore direttore generale delle Asl piemontesi.

“Chi se ne frega”, rispondiamo noi, che subiamo ogni giorno il risultato di tutte le loro inadempienze e pressapochismi. Ricordiamo che la Regione Piemonte ha già ricevuto dal Governo 35,2 milioni di euro per la Sanità ma siamo ancora di fronte alla drammatica assenza di una rete sanitaria di territorio in grado di individuare, isolare i focolai di contagio e filtrare gli accessi ai pronto soccorso degli ospedali.

I due non ci hanno ancora spiegato la tragedia delle RSA, la scomparsa delle centinaia di mail  dei medici di base che segnalavano i contagi all’Unità di crisi della Regione, la totale mancanza di dispositivi di protezione individuale negli ospedali.

Inammissibile che i due trovino interessante polemizzare su questi argomenti anziché vergognarsi per gli esiti del loro operato (dobbiamo ricordarli? i pazienti abbandonati a terra sulle barelle, la perdita delle mail di segnalazione dei contagiati, il mai avvenuto avvio di una adeguata medicina territoriale, per citare solo i primi che ci vengono in mente) indirizzato verso la privatizzazione della sanità piemontese.

Che a capo di un’azienda ci vada l’uno o l’altro a noi poco importa, la nostra lotta è per riportare la sanità a una reale gestione pubblica, l’unica in grado di assicurare a ogni cittadino le cure necessarie per affrontare questo momento così critico.

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