LETTERA / EXILLES E IL QUADRO DI MUSSOLINI, LA MINORANZA: “OLTRAGGIO ALLA STORIA DEL PAESE”

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dal GRUPPO “EXILLES + FORTE”

EXILLES – Il nostro gruppo consiliare, non avendo avuto possibilità di esprimersi in merito alla discussa vicenda del quadro di Mussolini, desidera con questo comunicato esternare il proprio pensiero.

L’esposizione del quadro rappresentante Mussolini, nel ristorante Osteria degli Archibugi, rappresenta un oltraggio alla storia di Exilles e, ancor più, a quella del luogo stesso.
Infatti quella costruzione fu realizzata negli anni ‘60 da una signora che era stata staffetta partigiana e il locale era noto agli exillesi come la “Stellina”, in esplicito riferimento all’omonima formazione partigiana, che operava in zona.

Richiamando la vera storia di Exilles il nostro gruppo non può che condannare quella esposizione e quindi non frequentare quel luogo, considerata la volontà espressa dal proprietario di non rimuovere il quadro.

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45 COMMENTI

  1. Lastoria riguarda tutti, non solo i valsusinie Mussolini è, malgrado voi un personaggio storico. Se ifa garare sotto, appena a vederlo in un quadro, a oltre 70 anni dal suo assassigni, avete un problema. Inoltre il ristorantwe è un locale privato, prima ancora di essere un esercizio pubblico. Se vi mette disagio non antateci, sinceri democratici…

      • Quando el trio los asineros monta in cattedra. I Kompagni raglianti, quando non hanno argomenti validi, si attaccano ai punti e le virgole degli altri, se considerare i propri strafalcioni . Amen .

        • Caro Kittemmurt, esiste una stretta relazione tra il modo in cui una persona si esprime e il modo in cui pensa. Chi si esprime male, pensa male. E chi pensa male è facile preda delle semplificazioni di estremisti e revisori storici.

    • I 77000 morti in Russia, con le suole di cartone ai piedi ,mandati a morire per compiacere all’amico Hitler. I 7500 ebrei italiani sterminati con le leggi razziali, sicuramente non mi fanno rimpiangere il ventennio mussoliniano . Poi ognuno è libero di pensarla diversamente, come ognuno è libero di farsi tatuare sulle chiappe Mussolini o Stalin o Fidel castro.

  2. In questi momenti particolari, pare che le persone siano rincretiniti dalla propaganda rossa e non solo ::se gli funzionasse il cervello e relativa memoria si renderebbero conto di tutto ciò di cui beneficiano grazie al periodo fascista. Io personalmente non lo sono, ma non vedo lo spauracchio in un immagine del passato(remoto peraltro) piuttosto provate a pensare che per nascondere le varie porcheria dei giorni nostri l’unico rimedio è il quello di attaccarsi ai defunti. Ricordo gentilmente a tutti lor signori che i veri pericoli vengono dai vivi. Controllate, controllate!!!!!!!!!! Se siete convinti del pericolo avanzato dalla sinistra, allora rinunciate alle ferie, alla tredicesima, agli assegni famigliari, al ecct, ecct.

  3. È indubbio che il gestore dell’osteria sia un nostalgico del manganello che accompagna il ritratto di chi ne fece ampio impiego… È altrettanto certo che buona parte dei clienti va in quell’osteria per mangiare e non per motivi ideologici, e magari poi riflette e si chiede anche il perché, e magari non ci torna una seconda volta. Tenuto però conto che, oggi, la nostra attuale società è per lo più costituita da persone che non anno vissuto (fortunatamente) gli anni in cui andava di moda il manganello e l’olio di ricino, che ne ignora la genesi, l’evoluzione e la ferocia disumana di quel regime, di cui oggi come minimo ci si dovrebbe vergognare anche solo a nominarlo, regime che per decreto attribuiva alla violenza la valenza di virtù su cui si basava il fascismo nazionale prima e repubblicano poi, si dovrebbe imporre tolleranza zero, denunciando alla magistratura l’ipotesi di apologia del fascismo. Per altro suffragata dallo stesso gestore per aver esplicitamente dichiarato di essere un cultore di quella parte di oggettistica varia – pare anche di armi – evocante magari una improbabile resurrezione di chi è raffigurato nella sala di un desco che si vorrebbe gremita di molti camerati. Se, come afferma il gestore, il quadro e il manganello non lo rimuoverà mai, il comune di Exilles si dovrebbe costituire parte civile e richiedere il risarcimento per il danno d’immagine provocata da una dubbia legittima e pervicace presa di posizione di chi pensa di stare al di sopra dei valori etici e morali, sempre negati dal fascismo.
    Renato

  4. con tutti i problemi in cui versa la valle vi attaccate e una simile stronzata? guardavi attorno e risolvete i problemi gravi dellavalle

  5. È indubbio che il gestore dell’osteria sia un nostalgico del manganello che accompagna il ritratto di chi ne fece ampio impiego… È altrettanto certo che buona parte dei clienti va in quell’osteria per mangiare e non per motivi ideologici, e magari poi riflette e si chiede anche il perché, e magari non ci torna una seconda volta. Tenuto però conto che, oggi, la nostra attuale società è per lo più costituita da persone che non anno vissuto (fortunatamente) gli anni in cui andava di moda il manganello e l’olio di ricino, che ne ignora la genesi, l’evoluzione e la ferocia disumana di quel regime, di cui oggi come minimo ci si dovrebbe vergognare anche solo a nominarlo, regime che per decreto attribuiva alla violenza la valenza di virtù su cui si basava il fascismo nazionale prima e repubblicano poi, si dovrebbe imporre tolleranza zero, denunciando alla magistratura l’ipotesi di apologia del fascismo. Per altro suffragata dallo stesso gestore per aver esplicitamente dichiarato di essere un cultore di quella parte di oggettistica varia – pare anche di armi – evocante magari una improbabile resurrezione di chi è raffigurato nella sala di un desco che si vorrebbe gremita di molti camerati. Se, come afferma il gestore, il quadro e il manganello non lo rimuoverà mai, il comune di Exilles si dovrebbe costituire parte civile e richiedere il risarcimento per il danno d’immagine provocata da una dubbia legittima e pervicace presa di posizione di chi pensa di stare al di sopra dei valori etici e morali, sempre negati dal fascismo.

  6. Il rumore delle catene , classicamente agitate dai fantasmi, assomiglia a quello delle manette delle forze dell’ordine. Le persone oneste,comunque, dormono sonni tranquilli.

  7. È indubbio che il gestore dell’osteria sia un nostalgico del manganello che accompagna il ritratto di chi ne fece ampio impiego… È altrettanto certo che buona parte dei clienti va in quell’osteria per mangiare e non per motivi ideologici, e magari poi riflette e si chiede anche il perché, e magari non ci torna una seconda volta. Tenuto però conto che, oggi, la nostra attuale società è per lo più costituita da persone che non anno vissuto (fortunatamente) gli anni in cui andava di moda il manganello e l’olio di ricino, che ne ignora la genesi, l’evoluzione e la ferocia disumana di quel regime, di cui oggi come minimo ci si dovrebbe vergognare anche solo a nominarlo, regime che per decreto attribuiva alla violenza la valenza di virtù su cui si basava il fascismo nazionale prima e repubblicano poi, si dovrebbe imporre tolleranza zero, denunciando alla magistratura l’ipotesi di apologia del fascismo. Per altro suffragata dallo stesso gestore per aver esplicitamente dichiarato di essere un cultore di quella parte di oggettistica varia – pare anche di armi – evocante magari una improbabile resurrezione di chi è raffigurato nella sala di un desco che si vorrebbe gremita di molti camerati. Se, come afferma il gestore, il quadro e il manganello non lo rimuoverà mai, il comune di Exilles si dovrebbe costituire parte civile e richiedere il risarcimento per il danno d’immagine provocata da una dubbia legittima e pervicace presa di posizione di chi pensa di stare al di sopra dei valori etici e morali, sempre negati dal fascismo.

  8. e bravo Renato con un copi e incolla ha occupato spazio che democraticamente può e deve essere usato da tutte le opinioni , evviva i sempre splendidi Radical chic , sorry ma la nausea mi attanaglia lo stomaco

    • può anche darsi che abbia cliccato più di una volta per essere sicuro di pubblicare il commento e si sia duplicato, è capitato anche a me…

    • Bollare come “radical chic” chiunque abbia un po’ di cultura o faccia ragionamenti un po’ più complessi delle solite semplificazioni tranchant del nostalgico fascio medio, pare molto una variante della favola della volpe e dell’uva.

  9. I Kompagni al caviale con Rolex, sono maaestri con la chiacchiera; salvo quando sono in cinquanta contro uno, per aggredirlo alle spalle ?

    • Chissà perché secondo alcuni se sei una persona colta allora automaticamente ti nutri di caviale, al polso porti un Rolex e nelle cabine elettorali vedi solo la Falce e il Martello. Non sovviene il dubbio che chi ha cultura ha più possibilità di avere successo nella vita, mentre chi è ignorante come una capra finisce su internet a inneggiare al Duce?

      • E’ che i Kompagni “evoluti”, una volta, si preoccupavano del” popolo sfortunato”; adesso pensano solo alla propria saccocia , al caviale e al Rolex.

  10. Forse il proprietario potrebbe essere denunciato per apologia del fascismo… sarebbe come entrare in un ristorante in Germania a trovarvi un ritratto di Hitler appeso… che orrore!!

  11. Ma del libro di Vespa che riporta il simbolo del fascio non si lamenta nessuno? E delle croci sparse un po avunque? Forse questi “cimeli” andrebbero lasciati stare per quel che sono: oggetti. Sono le intenzioni malvagie di certe persone che andrebbero perseguite, non gli oggetti. Non facciamo dell’antifascimo un’ inquisizione!

  12. E’ che i Kompagni “evoluti”, una volta, si preoccupavano del” popolo sfortunato”; adesso pensano solo alla propria saccocia , al caviale e al Rolex.

    • Chi corre dietro al duce non è sfortunato, ma solo scarsamente dotato di cultura. L’ignoranza è una malattia che si né cura aprendo più libri e meno pagine Facebook.

    • Chi corre dietro al duce non è sfortunato, ma solo scarsamente dotato di cultura. L’ignoranza è una malattia che si cura aprendo più libri e meno pagine Facebook

  13. Quindi ; chi corre dietro ai Kompagni al cavialrolex, è ricco e acculturato , e tutti gli altri sono me-r-de ? La cosa mi puzza un pò di razzismo , e da lì all’antisemitismo , il passo è breve. Andiamoci piano con certe affermazioni, possono portare a conseguenze terribili.

    • La tua risposta dimostra le tue lacune nell’analisi logica di un testo, cosa molto comune ormai in questo paese, molto prima delle tue carenze in Storia d’Italia. Se io dico che “chi corre dietro al Duce è scarsamente dotato di cultura”, significa che “chi è dotato di cultura non corre dietro al Duce” e non che “chi è dotato di cultura corre dietro a qualcun altro a caso”. Se A implica B si può solo dire che Non-B implica Non-A, nient’altro.

  14. La Storiad’i’Italia , l’ho vissuta sulla mia PELLE ; tant’è che ne porto ancora il numero:ma se potessi tornare indietro,non farei più niente, visto ciò che ne hanno fatto della mia Patria. Con ciò il discorso è chiuso.

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