LETTERA / FARMACISTA DELLA VALSUSA MULTATO: “UNA FERITA, SIAMO L’UNICA ATTIVITÀ APERTA”

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di PAOLO CALLIERO

VILLAR DORA – Buongiorno, mi chiamo Paolo Calliero e sono titolare della Farmacia Leva di Torino in corso Stati Uniti. Siamo l’unica attività aperta e prestiamo servizio, insieme ai miei colleghi, dodici ore al giorno per garantire assistenza a tutti quanti si avvicendano. La nostra porta è sempre aperta, pur rispettando tutte le precauzioni del caso.

I parcheggi della zona sono pieni, con tutta la gente a casa, per cui cerchiamo di parcheggiare dove possiamo, sempre vicini alla farmacia poiché alla sera, quando usciamo, non è che ci sia tutta questa vita da poter girare tranquilli, soprattutto per le colleghe.

Questa mattina abbiamo parcheggiato, io e due colleghe, nella zona di carico e scarico in prossimità della farmacia, con il risultato che ci siamo presi tre contravvenzioni dai Vigili Urbani di Torino.

Ora, capisco che la legge è uguale per tutti, ma c’è una parola che in questo periodo dovrebbe essere prioritaria: tolleranza. Tolleranza perchè con tutte le attività commerciali chiuse a chi può dar fastidio se occupiamo una zona di carico e scarico?

Sarebbe stato sufficiente mettere anche solo un biglietto facendo presente l’irregolarità. E mi creda, non sono per i 24.90 euro di multa quanto il gesto, la ferita verso il nostro impegno quotidiano. Ancora una volta la burocrazia la fa da padrona, persino in un momento molto difficile come questo.

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22 COMMENTI

  1. Fatto a dir poco vergognoso, ma se si deve chiamare in causa l’Ente VV.UU. di Torino, si deve additare l’esacrazione a quel personale che ha fatto la multa, personale che quando viene selezionato dovrebbe essere valutato soprattutto per il buon senso che applica nel valutare le circostanze contingenti, buon senso che deve valutare l’applicabilità del regolamento e non confuso con l’indisciplina da una parte o l’abuso di potere dall’altra.

  2. Carissimo farmacista apprezziamo tanto il vostro lavoro,ma pensi ai milioni di Italiani che stanno a casa e che in questo momento stanno perdendo migliaia di euri, clienti,stima di sé stessi ecc.
    Il vigile a fatto il suo lavoro.

  3. Che vergogna multare chi offre un servizio essenziale rischiando pure di essere contagiato… speriamo che i vigili non abbiano mai bisogno della farmacia… Prima veniamo costretti a non muoverci, perché l’Europa non ha messo in atto la quarantena in tempo bloccando il traffico aereo e facendo i tamponi a chiunque rientrasse dalla Cina, e ora che siamo in mezzo ad una strage causata da governi incapaci, ci ritroviamo con funzionari pubblici che pur vedendo la Italia in ginocchio e in perenne lutto nazionale, si approfittano della situazione per fare multe stupide per divieti di sosta….invece di perdere tempo, le multe fatele ai giovani untori che non rispettano i divieti e si radunano in giro per la valle infischiandosene del divieto di assembramenti…

  4. Buongiorno, sono d’accordo. Manca soprattutto il buon senso e la capacità di valutazione. In questo paese capita sovente di “fare di tutte le erbe un fascio”, ovvero, magari, di punire allo stesso modo chi da solo si è allontanato di un po’ più di 200 metri da casa per prendere un po’ d’aria ed un gruppo di persone che davvero fanno assembramento!!

  5. Io mi vergogno per loro, questi individui che per lavoro dovrebbero tutelare i cittadini, invece di vessare chi si adopera con sacrifici per il prossimo!

  6. Probabilmente se mettevi un cartello
    nell’auto scrivendo che eri il farmacista, forse evitavi la sanzione. Forse…..

    • Appunto, forse… ma forse, in questi giorni in cui siamo costretti a stare a casa e la macchina non possiamo metterla in tasca, il vigile poteva lasciare perdere… mi pare che ci siano problemi più grandi, tipo quasi 800 decessi quotidiani da giorni e giorni e giorni…. e i farmacisti sono una di quelle categorie a rischio perchè costretti a lavorare nonostante tutto…il problema principale dei vigili adesso dovrebbe essere quello di bloccare chi va in giro senza motivo, non multare chi parcheggia in divieto perchè non si trova altro posto…

  7. Arrabbiarsi per una multa è lecito ed esprimo la mia solidarietà! Però, finito il primo momento di rabbia bisogna rassegnarsi a rispettare le regole. Pur facendo un lavoro da farmacista, utile sempre e maggiormente in questo periodo epidemico, sottolineo che le regole sociali non sono state sospese.
    Ritengo altresì di cattivo gusto pubblicare la vicenda per ottenere un possibile e facile consenso sociale. Preciso, che nella descrizione dei fatti 3 persone sono state multate! Pertanto, non mi sembra un fatto isolato. Vorrei ricordare che nonostate i vincoli del periodo, in questo periodo le persone circolanti per lavoro sono tante: farmacisti, medici, infermieri, fattorini, inservienti, verdurieri, addetti alle pulizie, addetti ai rifiuti urbani, ecc . E se tutti violassero le norme ………..sarebbe un bel caos.

    • Che commento idiota: secondo lei il farmacista non ha niente da fare in questo periodo e si inventa di aver ricevuto la multa “per aumentare il disagio”? Abbiamo anche visto la copia della multa.

    • C’è un problema di base nel commento: Chiara Appendino è sindaco di Torino e ha cambiato una regola che vale in quel comune. Non ci si può appellare a quelle regole.

    • Confermo quanto già detto circa il commento idiota, visto che non sei in grado di capire la differenza tra strisce blu, ZTL e area di carico e scarico (oggetto della multa).

  8. Mi spiace per il modesto sacrificio economico del Dott. Calliero e colleghi ma vorrei ricordare che i VV.UU in servizio non sono in giro per la città a spassarla ma per svolgere un servizio per la collettività di valore pari a quello di tutti quelli chiamati a funzioni altrettanto essenziali.
    Anche se potrà scandalizzare qualcuno, l’applicazione scrupolosa delle regole è “buon senso” oltre che senso del dovere.

  9. Continua l’operazione simpatia portata avanti da un mese a questa parte da parte di vigili, FdO, amministratori e politici di ogni ordine e grado. Decreti e ordinanze a cadenza giornaliera e incomprensibili. FAQ di diversi ministeri che si contraddicono a vicenda. Restrizioni inutili e dannose, come quelle sulle attività all’aperto in solitaria o l’accompagno di bambini. Sì se compri le sigarette, No se passeggi. Sì se fai attività motoria, No se è “ludico”. Sì se vai a comprare un giornale, No se vai a comprare da mangiare fuori dal comune. Infine forze di polizia sul territorio che applicano le loro personali regole e che dimenticano che “emergenza” non vuol dire dimenticare il buon senso. Dovrebbero ricordarsi che davanti a loro ci sono persone che, in un modo o nell’altro, stanno soffrendo questa situazione e rispettando decreti con restrizioni al limite del fascismo. Credo che da questa emergenza le istituzioni ne usciranno con una credibilità ancora più bassa di quella che già avevano raggiunto.

    • Lei che decreto avrebbe fatto, visto che sfoggia tutta questa “sapienza”? Si renda credibile elencando gli articoli che avrebbe scritto Lei.

      • Serviva un solo articolo : “ogni persona deve rispettare il distanziamento sociale di almeno un metro da altre persone. Sono vietati gli assembramenti. I teasgressori saranno punti con sanzioni che vanno da un minimo di 1000€ a 10000€”. Non servivano altre cazzate su distanze o tipologie di attività, del tutto irrilevanti come impatto sul contagio. Le norme devono essere semplici, utili, scientificamente supportate e comprensibili per tutti. Solo così si può anche pretendere di farle rispettare con rigore.

  10. Mi dichiaro fermo e consapevole nel pensarla in modo diametralmente opposto rispetto al Signor “Operazione simpatia”.
    Mi propongo come “Operazione senso civico e rispetto degli altri”, sia di che spera di scansare l’epidemia con riguardo solo per se stesso che di chi ha perso delle persone care o sta cercando di uscire dalla malattia.
    Il mio rispetto per il primo gruppo è leggermente inferiore di quello per gli altri due.
    Se sessanta milioni di italiani avessero la “non dannosa” pretesa di uno spazio all’aperto in solitaria probabilmente ci occorrerebbe la superficie dell’intero Sudan.
    Il retro pensiero al fascismo teniamolo in buon conto per quando occorre contrastarne i rigurgiti per davvero.

    • Non credo che 60 milioni di italiani uscirebbero tutti assieme per trascorrere fuori tutto il giorno e tutta la notte e quindi gli spazi sarebbero fruiti non in contempranea.
      In ogni caso dal ragionemanto sopra esposto risulterebbe che 60 milioni all’aperto (con mascherina) occuperebbero più spazio di quanto ne occupino chiusi in casa (senza mascherina).
      Quindi in casa, se si occupa meno spazio, è perchè si starebbe più ammassati (e senza protezioni).
      Ma tale situazione sarebbe proprio ciò che favorisce il contagio.
      Bisognerebbe chiarire se le norme sono fatte per ostacolare le persone o per fermare il virus.

    • Io mi riservo invece il diritto, come fanno peraltro molti valsusini da più di 30 anni a questa parte, di non rispettare regole idiote che producono un impatto nullo sulla diffusione del Covid19. Si chiama disobbedienza civile. Lascio a te l’onere e l’onore di rispettare decreti confusionari e antidemocratici partorito dal governo incompetente di turno.

  11. La legge non ammette i “se” e i “ma” di cui noi italiani siamo sempre ben riforniti. Se non si può posteggiare non si può, punto! Esattamente come non è giustificato rubare se non si hanno soldi!!

    • Invece è giustificato quando esiste lo stato di necessità, ed è persino previsto dalla legge. Tu fai parte di quella categoria di persone che si berrebbero senza battere ciglio qualunque restrizione alla libertà personale in contrasto con la Costituzione o i diritti dell’uomo, a prescindere dall’utilità effettiva della restrizione. Fortunatamente non sono tutti come te e alcuni il cervello lo tengono acceso, anche nelle situazioni di emergenza o presunta tale.

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