LETTERA / LA MINORANZA DI AVIGLIANA SULLA SOSPENSIONE DEL DECRETO SICUREZZA: “PROCEDURA NON CORRETTA”

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dai CONSIGLIERI DEI GRUPPI DI MINORANZA DI AVIGLIANA

AVIGLIANA – Nel Consiglio Comunale del 18 e 19 febbraio, noi gruppi d’opposizione, abbiamo abbandonato l’Aula per protesta contro l’insistenza di Sindaco e della maggioranza, con la Presidente dell’Assemblea a pregiudiziale loro supporto, di porre in votazione un Ordine del giorno privo dell’indicazione di coloro che l’avevano presentato (nonostante l’art. 52 del Regolamento del Consiglio imponga come indispensabile la sottoscrizione del documento!).

Senza considerare i rilievi avanzati ed in spregio alle nostre prerogative, la maggioranza ha comunque messo ai voti l’Ordine del giorno che impegnava il Sindaco a chiedere al Ministero l’emanazione di un atto politico di sospensione del Decreto Sicurezza.

Il comportamento tenuto lo riteniamo non corretto in quanto tutti i documenti che vengono proposti in delibera al Consiglio Comunale devono necessariamente riportare l’indicazione del consigliere/i che lo sottoscrivono affinché i cittadini sappiano chi ha condiviso o meno il documento. Tale atto, quindi, avrebbe dovuto essere ritirato dall’ordine del giorno e ripresentato correttamente nel prossimo Consiglio non essendovi, peraltro, alcuna urgenza per la relativa trattazione.

Ci teniamo a precisare che su questo tema le posizioni dei nostri gruppi sono diverse ma le avremmo certamente espresse nel merito se solo fosse stata adottata una procedura corretta, secondo le formalità richieste dal Regolamento Comunale.

La difesa delle regole è presidio della qualità della democrazia e della trasparenza amministrativa, ma in questo caso le nostre rimostranze non sono state in alcun modo valutate ed anzi la Presidente del Consiglio non ha nemmeno accolto la richiesta di sospensione dell’Assemblea al fine della convocazione della Capigruppo.

Alcuni esponenti della giunta e della maggioranza hanno sostenuto che con tale comportamento noi volessimo fuggire alla discussione in merito all’immigrazione. Ma non è così. Abbiamo solo chiesto che il contraddittorio avvenisse a quadro regolamentare ricostruito. Ciò non è stato voluto e per questo abbiamo lasciato l’Aula.

La ragione d’essere e di operare delle minoranze è la sfida alla bontà della deliberazione presa, nell’aspettativa di prenderne un’altra diversa. Per questo, ogni deliberazione in cui una maggioranza sopravanza numericamente una minoranza non è una vittoria della prima e una sconfitta della seconda. È invece una provvisoria prevalenza che assegna un duplice onere: alla maggioranza di dimostrare poi, nel tempo a venire, la validità della sua decisione; alla minoranza, di insistere per far valere ragioni migliori. Ond’è che nessuna votazione, in democrazia (salvo quelle riguardanti le regole costitutive o costituzionali della democrazia stessa) chiude definitivamente una partita. Entrambe attendono e, al tempo stesso, precostituiscono il terreno per la sfida di ritorno tra le buone ragioni che possano essere accampate.

[…] La massima: vox populi, vox dei è soltanto la legittimazione della violenza che i più esercitano sui meno numerosi. Essa solo apparentemente è democratica, poiché nega la libertà di chi è minoranza, la cui opinione, per opposizione, potrebbe dirsi vox diaboli e dunque meritevole di essere schiacciata per non risollevarsi più. Questa sarebbe semmai democrazia assolutistica o terroristica, non democrazia basata sulla libertà di tutti” G. Zagrebelsky in “Imparare democrazia” (Einaudi, Torino, 2007).

Adesso Avigliana – Simona Falchero e Toni Spanò

Avigliana Viva – Angelo Roccotelli

Comitato Progetto per Avigliana – Mario Picciotto

Movimento Cinque Stelle – Tatjana Callegari

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