LETTERA / “PIAN DEL FRAIS, IL SINDACO NEGA IL CONSIGLIO COMUNALE APERTO: LASCIAMO L’AULA”

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RICEVIAMO DAI CONSIGLIERI DEI GRUPPI DI MINORANZA DI CHIOMONTE

CHIOMONTE – “Il rifiuto del Dibattito democratico, del Confronto, della Partecipazione, rappresenta sempre e comunque una sconfitta della Democrazia”.

Signor Sindaco, questo pomeriggio i due gruppi consiliari che rappresentano le minoranze stigmatizzeranno, con un gesto plateale, di protesta civile, finalizzato a far conoscere alla pubblica opinione, il comportamento tenuto da Lei e dalla sua maggioranza a mortificazione del concetto stesso di Democrazia. Veniamo sinteticamente ai fatti.

La vicenda riguarda il problema della stazione turistica del Pian del Frais, con particolare riferimento alla stagione invernale 2019/2020. In data 28 novembre, compare su di un giornale di Valle una dichiarazione del Sindaco sulla chiusura degli impianti, senza peraltro specificare trattarsi dei soli impianti comunali ovvero delle due Seggiovie (Chiomonte/Frais e Frais/Sauze).

Il motivo: “Bando di manifestazione di interesse andato deserto….vani i tentativi successivi per trovare un imprenditore disponibile, anche con adeguato supporto da parte del Comune….Unica soluzione acquistare gli impianti privati ecc“. Non una parola sulle due sciovie di proprietà privata (ovvero gli skilift Narciso e Frais/Pian Mesdì). Le motivazioni addotte dal Sindaco ci sono parse fin da subito tutt’altro che convincenti.

Il Bando non ha avuto esito in quanto, a nostro parere, il suo destino era segnato dall’origine: si mettevano a gara le due seggiovie comunali, senza alcun incentivo economico. I due impianti erano privi delle previste autorizzazioni contrariamente a quanto falsamente dichiarato nell’avviso, (“Si da per scontato che gli impianti in oggetto….dispongano delle previe autorizzazioni necessarie all’esercizio”); in realtà dal 24 ottobre 2018 era notorio che i due impianti erano privi del Nulla-Osta Tecnico all’esercizio; e solo successivamente l’amministrazione comunale ha commissionato i necessari interventi per addivenire al rilascio delle autorizzazioni, di cui l’ultimo in data 22 novembre 2019 con Determina n.219.

E per inciso ignorando completamente la seggiovia comunale Chiomonte/Frais, impianto che così sarebbe rimasto chiuso all’esercizio pubblico per il terzo anno consecutivo: insomma un fallimento.

Nessun accenno da parte del Sindaco alla parte conclusiva del Protocollo recentemente siglato (30 settembre u.s) fra amministrazione comunale e la soc. Dedalo srl, là dove si attesta che “Dedalo mette a disposizione i propri Asset, se formalmente richiesto dal Comune….favorendo l’avvio della stagione invernale 2019-2020).

La preoccupazione della chiusura per il secondo anno della stazione invernale ed il conseguente fermo degli impianti, in un momento molto delicato di trattative con la Regione Piemonte ed in particolare con un nuovo Esecutivo Regionale, ci aveva indotto ad ipotizzare la richiesta di convocazione di un consiglio comunale dedicato all’argomento ed aperto ad eventuali interventi della popolazione, nello spirito del concetto di partecipazione attiva di una comunità sociale.

Era la cosa più naturale e democratica informare nel dettaglio i cittadini e condividere con loro le scelte. Stavamo meditando sul da farsi, sollecitati da una parte della popolazione preoccupata dalle negative prospettive anche per l’inverno 2019-2020, quando compariva in data 4 dicembre u.s. una nuova comunicazione del Sindaco del seguente tenore, “Quest’inverno il Pian del Frais non aprirà le Piste, ma si pensa già al futuro. Il 4 dicembre sono stati consegnati al Comune i progetti che riguardano il rilancio della stazione sciistica, utilizzando i fondi del Tesoretto Olimpico (circa 3,5 milioni di euro). Dalla Regione Piemonte è stata attivata la procedura di Valutazione di Impatto Ambientale (la VIA). Il procedimento dovrebbe chiudersi entro 180 giorni – ha affermato il Sindaco Garbati – in assenza di richiesta di integrazioni e osservazioni in merito. Si tratta della realizzazione di due nuovi impianti: la Seggiovia Quadriposto fissa Nuova Sauzea e la Biposto Nuovo Scoiattolo, a cui si aggiungeil progetto definitivo sulla sistemazione dei collegamenti sciistici e della nuova pista Facciaccia bassa”.

Chiaramente è parso evidente a tutti che si trattava di un intervento finalizzato ad indorare la pillola amara, che la popolazione residente nonché i proprietari delle seconde case, erano obbligati a digerire per il secondo anno consecutivo. Un po’ di fumo negli occhi che in sostanza offende l’intelligenza dei cittadini.

Ma si imponeva anche un’altra osservazione: si trattava di alcuni Progetti della passata amministrazione, portati avanti in unità di intenti dai gruppi consiliari di maggioranza e minoranza, su cui il Sindaco Garbati non aveva diritto di accampare alcuna primogenitura. Per la precisione i 3.000.000 euro vennero destinati dal precedente consiglio comunale, con voto unanime, alla realizzazione di due nuove seggiovie e precisamente la nuova seggiovia Frai/Sauzea, su di un percorso modificato rispetto all’attuale e la nuova seggiovia Lo Scoiattolo.

Circa 600.000 euro vennero destinati ad interventi di miglioramento della sicurezza delle piste. Ripetiamo che i progetti dei due nuovi impianti nulla hanno a che vedere con la attuale amministrazione. Insomma una “appropriazione indebita” dal punto di vista “politico”.

Ecco quindi che il 5 dicembre abbiamo depositato la richiesta di convocazione straordinaria di un consiglio comunale in adunanza pubblica ed aperta al pubblico, con un solo punto all’ordine del giorno e precisamente: “La paventata chiusura degli impianti Seggio-Scioviari del Pian del Frais, per la seconda stagione consecutiva. Le conseguenze negative sul tessuto socio-economico del paese. Ma non era proprio praticabile una soluzione alternativa?“.

Come si comporta il Sindaco? Convoca la Giunta il 9 dicembre (in realtà presenzia il solo assessore Sibille Remo; certamente troppi impegni impediscono al vice sindaco Battagliotti di dedicare un po’ del suo prezioso tempo ad un problema da lui evidentemente ritenuto secondario), che adotta la delibera n.136 con cui respinge la richiesta, (“non risulta opportuno accogliere la richiesta”), senza la benché minima motivazione a supporto, (per inciso in violazione dell’art. 3 della legge 7/8/1990 n°241, “La legge sul Procedimento Amministrativo”, che prevede l’obbligo della motivazione per ogni provvedimento amministrativo).

Poi, con un puerile tentativo di giustificazione, in data 16 dicembre, comunica letteralmente, “..dopo la comunicazione del signor Biglino del 9 dicembre, ….non ritengo opportuno accogliere la richiesta in oggetto“. Per notizia la comunicazione del signor Biglino è protocollata in data 10 dicembre 2019, mentre la Giunta ha adottato l’atto n.136 il 9 dicembre.

Ma non è questo il problema, in quanto proprio la proposta di Progetto del Pian del Frais rappresentava un ulteriore motivo a giustificazione del confronto pubblico. Ed ancor più dopo il Comunicato di Dedalo sulla prevista apertura degli impianti privati, (le due note sciovie), a fare tempo dal 21 dicembre 2019.

Ma non meritava proprio dedicare un po’ del prezioso tempo del consiglio comunale per conoscere la sorte delle due Seggiovie Comunali? Si apriranno? Il Capoluogo sarà collegato al Frais? Non ci parevano questioni secondarie. Bontà sua il Sindaco avrebbe concesso un po’ del suo prezioso tempo, all’interno delle comunicazioni, nei tempi del regolamento, auspicando un intervento “proattivo”. Senza peraltro che questa sua volontaria concessione fosse nota al pubblico.

Noi riteniamo che il suo diniego allo svolgimento del richiesto consiglio comunale aperto sia un atto di prepotenza politica, oltre che illegittimo in quanto non “motivato” in atto. Ma non ci stupiamo in quanto Lei è avvezzo agli atti di prepotenza politica; ricordo la composizione della Giunta, in violazione delle regole sulla Rappresentanza di Genere, ricordo la approvazione del Progetto di elettrificazione di Prà Richard, in violazione della Regola che prevede prioritariamente l’adeguamento del Piano annuale delle Opere Pubbliche, ricordo la scelta di sottrarre il finanziamento già destinato all’acquisto del nuovo automezzo dei VV.FF.
Quindi non ci ha stupito.

Per noi il rifiuto del dialogo è stata un’occasione persa, propria di chi fa dell’autostima la propria ragione di vita politica. La vita pubblica, come la intendiamo noi non è quella di Facebook, ma è quella del confronto politico, aperto, franco, anche duro se necessario, ma nelle sedi istituzionali. Invece Lei vuole “cantarsela e suonarsela” da solo.

Ed allora così sia: e noi questa sera compiamo un gesto che può farla sorridere, ma che dal punto vista del Principio Democratico è molto grave. Abbandoneremo il nostro posto e ci andremo a sedere fra il pubblico lasciandovi alla vostra responsabilità. Comunque sia buon lavoro!

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1 COMMENTO

  1. ah ecco!

    Ma una risposta ufficiale riguardante l`apertura degli impianti il Sindaco non la vuole ancora dare?

    Sta digerendo questo pugno basso, e forte che l`ha riportato a terra dopo i fasti pre/post elezioni?

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