LETTERA / SKIPASS, “NON SERVE FAR LA GUERRA ALLA VIALATTEA: COLLABORATE”

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di VITTORIO GRIBAUDI

SESTRIERE – Faccio seguito alla comunicazione della Sestrieres SPA relativa alla decisione di non proporre la vendita dello stagionale per la prossima stagione invernale. Come era prevedibile ne sono seguite preoccupazioni, polemiche e le consuete maledizioni rivolte alla società stessa. Senza voler supportare alcuno, vorrei invitare alla riflessione coloro che si sono lasciati andare a critiche, in alcuni casi anche feroci.

Le parole del comunicato parlano di soluzioni alternative che garantiranno a tutti noi che da sempre abbiamo scelto la formula stagionale di poter mantenere le nostre abitudini. Esistono già formule innovative di vendita che potrebbero essere anche più vantaggiose per il cliente rispetto al passato. Per informarsi basta leggere e andare a ricercare soluzioni già adottate in altri comprensori. Nel 2018 per esempio “Il Sole 24 Ore” parlava di una metodologia che permetteva di avere sempre la tariffa più conveniente a seconda di quanto effettivamente sciato. (https://www.ilsole24ore.com/art/gli-skipass-intelligenti-successo-l-esempio-lombardia-AE5jiM2G).

Le voci che attualmente circolano parlano di “pacchetti prepagati di giornate” 20, 30 e 40 a prezzi scontati. Staremo a vedere quando verrà formulata la proposta commerciale. Eventuali giudizi e commenti potranno essere espressi dopo l’annuncio.

Al di là di tutte le fantasiose ipotesi, condivisibili o meno, su un prossimo futuro della Sestriere SPA che non dipende certo sa noi, l’unica realtà è che attualmente ad oggi è nel bene e nel male è quel soggetto attorno al quale ruota l’economia non solo di Sestriere, ma di tutti i comuni olimpici. La strada fino ad oggi praticata della mera contrapposizione attraverso attacchi, boicottaggio e denunce non mi pare abbiano sortito effetti positivi. Ritengo che la strada percorribile sia da sempre e resti quella della reciproca collaborazione e del giusto riconoscimento dei rispettivi ruoli.

Sono convinto in un diverso clima di accordo e di reciproco rispetto con le amministrazioni locali, la società non avrebbe nessun problema a incrementare i propri investimenti ben oltre a quanto già concordato con i comuni lo scorso maggio (https://www.valsusaoggi.it/sci-accordo-vialattea-comuni-investimenti-da-30-milioni-di-euro/) oltre a organizzare quella promozione che solo una società strutturata può proporre.

Mi auguro che queste mie riflessioni possano portare a vedere l’attuale situazione sotto una luce diversa in modo da poter davvero aprire ad una stagione di collaborazione volta esclusivamente allo sviluppo delle nostre località.

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20 COMMENTI

    • Egregio signor Giovanni,
      Scrivo, e non è la prima volta, mosso per l’amore del territorio e per amore di Sestriere che frequento da quando sono nato. Non lavoro per la Sestrieres spa, non ho interessi personali sul territorio ma da ormai diversi anni cerco di portare, nel mio piccolo e per quanto possa essere possibile, un contributo per cercare di porre rimedio al declino che Sestriere sta ormai vivendo da almeno un decennio. Per questo ho iniziato a documentarmi, a parlare e avere contatti con gli amministratori locali, con i residenti e anche con tanti “cittadini” che come me frequentano questi luoghi e li vorrebbero vedere rinascere. Ho creato una pagina facebook aperta a tutti coloro che vogliono portare, nel rispetto reciproco, il proprio contributo e la propria opinione sempre con tono pacato e soprattutto costruttivo. Spero con queste mie poche righe di aver risposto alla Sua domanda.

  1. Personalmente non faccio la guerra alla Via Lattea, ma ovviamente confronto la sua gestione con quella di altri società della zona!
    La Colomion per esempio ha confermato gli stagionali anche per quest’anno…..idem Monginevro….per non parlare dei nuovi impianti degli anni scorsi e di quelli programmati per i prossimi anni, a differenza della Via Lattea.

    Mi fa sorridere la sua ingenuità quando fa riferimento ai pacchetti prepagati. Le ricordo che l’anno scorso con 650€ si poteva sciare dal 21 dicembre al 29 marzo…..periodo in cui si svolgevano i corsi stagionali di tutte le scuole sci.
    e che in abbinamento allo stagionale di un adulto, con 100€ si aveva diritto ad uno stagionale uguale per un under 8.
    Vedremo cosa si inventeranno quest’anno (io dico che il pacchetto da 20 giornate costerà intorno ai 600-650€).

    • Egregio signor Paolo,
      Forse come dice Lei sarò anche ingenuo e posso darLe ragione. Tuttavia penso che sia abbastanza inutile fare oggi delle ipotesi sui costi della nuova tipologia di biglietto che la Sestrieres spa ha deciso di commercializzare. Sono da sempre un fruitore dello stagionale per tutta la famiglia e anche io, come tutti, mi sono chiesto come potremmo mantenere le nostre abitudini con la nuova formula. Direi di aspettare e di commentare una volta ufficializzata la proposta. A posteriori ben venga ogni commento.

      • facciamo una scommessa? io ho già fatto la mia ipotesi di prezzo….cosa ne dice?
        anzi dico direttamente: 25 giornate a 650 euro

  2. Mi domando a cosa possa portare la collaborazione che stai esortando.
    Altri comprensori anche la vicina Bardonecchia non hanno adottato questo approccio che suona molto come un’evidente volontà di minimizzare i rischi imprenditoriali a scapito della clientela. Per altro questa ultima trovata del presidente Brasso dimostra ancora una volta l assoluto disinteresse ad una politica di investimento e rilancio di un meraviglioso comprensorio ..sempre approfittando della sua posizione di forza.

  3. Brasso è alla ricerca di altre sovvenzioni tipo calamità naturale o altro alla faccia di noi sciatori che quest’anno saremo costretti a sciare altrove.

  4. La valle è una ,,,enclave,,, molto particolare, sia come mentalità degli autoctoni che come strutture in genere………..cmq Auguri.

  5. Come si può collaborare con queste persone?
    Grazie alle loro esternazioni il club Med di pragelato non aprirà con enormi danni per tutti

    Tanto loro possono permettersi di non lavorare una stagione…. i maestri i commercianti etc invece no!

    • Gentilissima signora Laura, solo per precisare la decisione del Club Med di non aprire le strutture invernali in Italia (Pragelato e Cervina) non sono legate alla politica della Sestrieres spa. Inoltre i biglietti venduti per la tipologia di clientela di tali strutture non ricadono certamente negli abbonamenti stagionali ma si inseriscono piuttosto in quelli giornalieri, plurigiornalieri e settimanali. Io non sono certamente qui a difendere la politica di un’azienda, o di questa o quella amministrazione comunale. Faccio solo notare che ad oggi una dura contrapposizione con la principale società dell’alta valle e un’opinione pubblica contraria a priori, senza analizzare obiettivamente i fatti, non ha certo giovato al territorio. Per questo mi auguro che i rapporti possano cambiare perché ritengo che solamente attraverso la collaborazione si possa cambiare l’attuale situazione.

  6. ricapitolando. claviere ha si è no sei piste e la parte bassa sempre chiusa per gli allenamenti, sansicario dalle 11 in poi è impraticabile per le code spaventose alle uniche due seggiovie rimaste ( a parte la seggiovia del campo scuola), il vallone di rio nero praticamente monco della pista della cresta (forse era il caso di metterla in sicurezza prima delle tragedie occorse) , l’orsiera chiusa di settimana ecc…
    Al di là del coronavirus questa è una gestione quantomeno cieca. La via lattea potrebbe essere uno dei comprensori più belli perlomeno in Europa. perchè non si unisce pragelato? perchè non si fa un unico stagionale che comprenda anche Bardonecchia ed il Frais, raggiungibile in seggiovia dalla statale? perchè la Regione non interviene con forza per rilanciare in modo serio il turismo invernale? altro che essere comprensivi. io sono sbalordito da come un potenziale del genere viene lasciato ammuffire.

  7. Concordo con i dissenzienti a questo melenso “politically correct”.
    Quando dappertutto (Bardonecchia, Monginevro, Dolomiti, etc.) mettono in vendita lo stagionale, mi pare moooolto strano che la Vialattea sia così “user friendly” rispetto a tutte le altre località, specialmente conoscendo la mentalità e l’attaccamento al soldo dei soggetti coinvolti e frequentando da quasi 50 anni Sestriere e dintorni.

  8. Caro Sig. Vittorio
    Io no so a quale titolo lei voglia ergersi a paladino della Sestriere Spa e neanche mi interessa molto.
    Negli ultimi 13 anni (cioè da quando questa gestione ha rilevato la Società da Fiat) la situazione che abbiamo subito è questa:
    Impianti nuovi=0 non sono stati ammodernati nè acquistati nuovi impianti
    Seggiovie e skilift chiusi
    Sauze d’Oulx ne possiamo contare 6 di cui uno (il Moncrò parzialmente sostituito da una vecchia seggiovia recuperata dal comune e pagata dal comune di Sauze)
    Tutta la zona del Genevries completamente dismessa
    Sansicario rimangono 2 seggiovie e 2 skilift il resto tutto smontato
    Sestriere almeno un paio di impianti chiusi (anfiteatro tolta la seggiovia, skilift solo per lo sciclub, Ovovia per il col basset smontata e mai rimpiazzata)per non parlare di quelli che sono perennemente chiusi (skilift che porta al Sises aperto solo e solo per gli atleti durante le gare di CdM, oppure, seggiovia nuova Nube)
    Claviere la seggiovia che porta al col Sorel chiusa da almeno 3 anni
    Questa la situazione lato Sestriere Spa. A fronte di questa gestione bisogna cercare il dialogo? Avere un accordo reciproco?
    Non sarebbe il caso che la spettabile Sestriere Spa inizi ad investire seriamente? Gli ultimi bilanci pubblicati non mi sembrano da azienda in crisi e soprattutto non mostrano questi grandi investimenti.
    Sa com’è io sono solo un cliente a cui non più tardi di metà marzo 2020 mi hanno promesso uno sconto sullo stagionale della stagione 2020-21 a fronte della chiusura degli impianti anticipata nell’esercizio precedente. Salvo poi scoprire che quest’anno non faranno gli stagionali! Magari uno si sente un po’preso in giro! Lei che ne dice?
    Sa Monginevro non è poi così lontana e scomoda!

  9. Egregio, tutta questa enfasi per la gestione Brasso, tutta questa empatia, fuori luogo, mi scusi, ma ce lo concediamo, quanta prosopopea infine, retorica in questo caso in particolar modo. Punto 2 : da lei l’impressione di chi non è mai uscito di casa, se così non fosse, è ciò non le renderebbe merito, saprebbe che il resto dell’arco Alpino, investe annualmente dal 60 al 90 x 100 nel settore impianti sciistici, la ” Sua” Sestriere io 10, per’altro godendo di emolumenti elargiti gratuitamente dalla Regione, sembra di tornare ai tempi di Fiat Auto, anni 70, c’era sempre lo Stato pronto in ogni occasione. Distinti saluti

    • Egregio sig. Marco, non trovo che i toni della mia lettera mostrassero apprezzamento, enfasi e prosopopea nei confronti di alcuno né dell’attuale situazione. Anzi….il mio impegno è nato anni fa proprio per cercare di far luce e portare proposte volte al miglioramento. Come giustamente afferma, solo “uscendo di casa” e confrontando realtà ben diverse è possibile accorgersi delle differenze. Ci sono località estere avanti anni luce, ma qui bisognerebbe entrare anche in un discorso di differenti condizioni politico-economiche e contributive (si pensi ad esempio a Zermatt, a Crans Montana, Verbier, Chamonix o anche più vicino a noi a Monginevro, Serre Chevalier o Les Deux Alpes) ma anche solo stazioni come Bardonecchia o Prato Nevoso sono riuscite ad oggi a proporre un’offerta completamente diversa e a superarci. Ritengo che per ottenere risultati il primo passo sia ritrovare quella collaborazione pubblico-privato che negli ultimi anni è venuta a meno e proprio questo era il senso della mia lettera. Una contrapposizione netta e senza dialogo non ha portato a nulla se non a peggiorare ulteriormente la situazione. Se la lettera sopra riportata non era abbastanza chiara da far travisare il significato me ne scuso con Lei e con gli altri lettori. Distinti Saluti

      • Mi chiedo cosa intenda per maggior collaborazione pubblico/privato:
        l’innevamento artificiale è a carico della pubblica amministrazione.
        La maggior parte degli impianti sono di proprietà della pubblica amministrazione che paga la Sestriere per gestirli (e in più la Sestriere incassa i soldi dei biglietti).
        Se a questo aggiungiamo il fatto che gli impianti vengono aperti, chiusi, spostati con lo scopo principale di aumentare il transito degli utenti nelle baite di Brasso e soci….
        e ogni anno a fine stagione vengono dichiarati incrementi di passaggi, di fatturato….

        Così sono capaci tutti a fare gli imprenditori…
        Forse sarebbe ora che la Sestriere camminasse con le proprie gambe.
        E se non se la sentono, la provincia/regione potrebbe rilevare tutto: i costi per la pubblica amministrazione aumenterebbero, ma almeno si incasserebbero anche dei soldi….quindi alla fine i conti sarebbero migliori degli attuali

  10. Beh, che dire…. considerando che tutte le altre località continuano con le vecchie politiche commerciali ci sarà uno spostamento di flussi da via lattea agli altri comprensori…. così poi l’anno prossimo la Sestriere SPA si lamenterà che nonostante le loro efficaci politiche commerciali il territorio non ha supportato la stagione… sono ironico casomai ci fosse bisogno dì specificarlo… ps. Lo stagionale a 1100 euro non credo sia mai stato sottoscritto da nessuno…tutti hanno sempre fatto lo stagionale in promozione con vari costi decisamente più bassi del 25 giornate odierno
    Le scuole di sci e gli sci club quanto perderanno da questa nuova politica commerciale?
    Quante case in affitto rimarranno vuote? Quante persone in meno verranno? Il mercato immobiliare già in crisi sarà ancora più in crisi? Se le elezioni comunali fossero andate diversamente le tariffe sarebbero state queste?!? A pensar male….

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