di LORIANA SPETTOLI
Gentile Redazione,
mi permetto di scrivervi per segnalare una situazione che, purtroppo, credo sia comune a molti cittadini, ma che non per questo può essere accettata come normale (ecografia all’addome). Mi sono recentemente recata presso gli uffici del CUP per prenotare un esame specialistico che mi è stato prescritto dal mio medico. Con grande sorpresa – e, devo ammettere, sconforto – mi è stato comunicato che la prima disponibilità utile è fissata per maggio 2026. Si tratta di un’attesa di oltre un anno per un esame necessario a chiarire la natura della mia patologia e, di conseguenza, stabilire una terapia adeguata. Trovo assurdo che il sistema sanitario pubblico, che dovrebbe garantire il diritto alla salute in tempi ragionevoli, non sia in grado di offrire un servizio essenziale in tempi compatibili con le esigenze cliniche. Mi troverò dunque costretto, come molti altri, a rivolgermi a strutture private, con un aggravio economico non indifferente. Questo non è solo ingiusto, ma rischia di creare una sanità a due velocità, dove la possibilità di curarsi dipende dal reddito. Spero che darete voce a questa segnalazione, nella speranza che qualcosa possa cambiare.
+++
RISPONDE IL DIRETTORE DI VALSUSAOGGI
Gentile Loriana,
il Suo problema è comune a moltissime persone della Valsusa. I tempi di attesa nell’Asl To3 e nel resto del Piemonte sono davvero insostenibili e scandalosi. A tal proposito, mi permetto di suggerirle uno strumento per fare l’ecografia in tempi più rapidi, senza pagare la prestazione dai privati. Basta che lei compili un apposito modulo e lo mandi via mail all’Asl To3, all’indirizzo tempiattesa@aslto3.piemonte.it
Posso garantirle che il servizio del percorso di tutela funziona molto bene, l’ho provato sulla mia pelle, e sono stati velocissimi ed efficienti per una visita specialistica che ho dovuto affrontare (e se glielo dico io, che come sapete non sono mai “tenero” verso i disservizi sanitari a danno dei cittadini, c’è da crederci). Qui sotto le indico le spiegazioni su come deve fare, tratte dal sito ufficiale dell’Asl.
Lei deve attivare il “Percorso di tutela dei Cittadini assistiti ASL TO3″. Il cittadino assistito dall’AslTo3, in possesso di una prescrizione di visita e/o esame specialistico di primo accesso in classe di priorità B (entro 10 giorni) – D (visite 30 giorni / esami 60 giorni) – P (entro 120 giorni) che non sia riuscito a prenotare la prestazione sanitaria all’interno dei canali istituzionali e nei limiti delle tempistiche di erogazione indicate dai codici di priorità, potrà presentare formale istanza, compilando il modulo di richiesta di attivazione del Percorso di Tutela e inviandolo via e-mail all’AslTo3 all’indirizzo e-mail: tempiattesa@aslto3.piemonte.it allegando la seguente documentazione:
– prescrizione del Medico di Medicina di Generale / Pediatra
– congrua documentazione, al fine di dimostrare che la ricerca espletata non ha soddisfatto la richiesta di prenotazione entro i termini previsti dal codice di priorità specifico. In sostanza, basta il foglio stampato al Cup dove vengono indicati i primi esami disponibili (oltre i tempi di attesa previsti) o facendo lo screenshot se prenota online della pagina (ad esempio su salutepiemonte).
Certo tutto facile… colonscopia a novembre 2026 ad Alessandria… tempi brevissimi e luogo comodissimo… se hai qualcosa di grave muori… e la risposta telefonica come leggo non conta… ma quando vado all’Asl a farmi stampare il foglio, visto che per vivere si lavora??? che porcheria la sanità pubblica… sembra organizzata per farci finire a pagamento nelle mani dei privati, che a volte, non sono poi così bravi, ma accedere agli ospedali sta diventando impossibile.
la cosa che da’ secondo me molto da pensare e’ che quando si va a prenotare i posti disponibili sono oltre che lontani nel tempo sono anche lontani come distanza : Alessandria- Novara -Domodossola-Verbania sara’ che i cittadini di questi posti godono di ottima salute e quindi ci sono posti liberi in quelle citta’oppure sara’ per incentivare le visite private nei dintorni?
Si dovrebbe sapere pero’