LETTERA / VALSUSA, QUANDO UN NEGOZIO CHIUDE…

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LUISELLA AZARIO

ROSTA – Non sempre i negozi chiudono a causa dei centri commerciali o di altri eventi sociali. Può anche capitare che, semplicemente, dopo due generazioni di titolari, arrivati alla meritata pensione si decide di smettere.

Questo è quello che sta capitando a un piccolo negozietto di paese, del mio paese, quel bel paesello ai piedi della Val di Susa che spesso da materiale per i miei scritti. Si tratta di un negozio a una vetrina che ospita una tabaccheria e un piccolo alimentari.

Si tratta di un negozio che io ricordo da quando, bimbetta di due o tre anni venivo a Rosta in vacanza dalla nonna, ma probabilmente c’era già da molto prima. Si tratta di un negozio che, nonostante negli anni siano fioriti supermercati ovunque, ha continuato sempre serenamente la sua attività.

Si tratta di un negozio rimasto sempre uguale negli anni, senza modifiche, senza ammodernamenti, senza stravolgimenti, cosa che per qualcuno è visto come “mancanza” ma, per me e per molti altri, è stato il suo punto di forza. Perché così come nelle persone gli anni ti insegnano che non è importante essere alti o bassi, belli o brutti, magri o grassi ma essere belle persone di carattere, di morale di azioni e di mente, anche un negozio non è solo l’estetica che ne fa la fortuna ma come viene condotto.

E i nostri “condottieri” sono la vera differenza. Prima la signora Maria con suo marito, loro hanno iniziato questa attività, tirata su e dato un gran servizio al paese. Nel tempo anche Claudia e Massimo hanno iniziato a dare il loro contributo fino a sostituirli quando l’età ha detto loro il suo stop.

Quello che ha fatto la grande differenza è sempre stata la loro serietà nel lavoro, la loro disponibilità, l’essere sempre gentili e sorridenti con una parola buona per tutti. Le persone anziane hanno sempre saputo di poter contare sull’energia di Massimo (seppur tra mille acciacchi) per ricevere a casa la loro spesa. Ogni richiesta di marche o particolarità risolte dal perfezionismo di Claudia.

Per quasi vent’anni sono stati accompagnati dalla dolcezza e dalla professionalità di Daniela che bene si integrava con il loro armonioso metodo lavorativo. Poi con loro è arrivata Clara, dolce e umile nell’imparare il mestiere, perfezionista come Claudia e instancabile lavoratrice come tutta la famiglia, con la mano che spacca il grammo nel tagliare gli affettati, cosa su cui la faccio sempre arrossire facendole i complimenti. Da loro non hai mai sentito uscire una cattiveria, un pettegolezzo oppure un giudizio pur condividendo e commentando insieme la vita del paese e i suoi avvenimenti.

Mai schierati con uno o con l’altro nell’avvicendarsi delle amministrazioni comunali pur sapendo convivere con tutti. Tutto questo, quando esiste, il cittadino ne gode senza quasi rendersene conto, dandolo per scontato. Per chi ha la mia età quel negozio c’è sempre stato, quelle persone sono sempre state li con il loro sorriso e la loro gentilezza, un’istituzione in pratica.

Poi succede che decidano di smettere, che arrivati all’età della pensione (non di Clara eh..che è la più giovane) vogliano giustamente godersi il meritato riposo e tutto il paese in disperazione. Il dispiacere tra le persone, specie tra coloro che abitano qui da tanti anni, è praticamente palpabile, nei bar e per strada si parla di loro tra ricordi e racconti.

E l’idea di vedere poi “quel” negozio chiuso fa stringere un po’ il cuore. Per fortuna una parte di esso sarà rilevato da un’altrettanto dolce, gentile e affabile famiglia che lo integrerà con la sua attività. Utilizzo quindi il canale del mio blog per salutare Clara, Claudia e Massimo augurandogli tutto il meglio che possano desiderare e ringraziandoli per quanto hanno dato a tutto il paese.

Nel contempo diamo il benvenuto nella loro veste di “tabaccai e non solo” ad Antonella e Luca che già conosciamo e che, sono certa, sapranno dare continuità a tanta gentile laboriosità.

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1 COMMENTO

  1. io ,pur non abitando a Rosta, ma ogni tanto cliente di passaggio ho sempre ammirato la gentilezza e la cordialità con cui si veniva serviti . Anch’io sono già pensionato e ne porterò un bel ricordo in tempi che di educazione e rispetto non hanno neanche più un pallido aspetto. Buona Pensione da un vecchio cliente occasionale

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