di FRANCESCA FREDIANI (Capogruppo M5S Piemonte)
TORINO – Oggi in aula abbiamo chiesto comunicazione in merito alla situazione successiva all’incendio avvenuto alla Sacra di San Michele. Ci è sembrato doveroso aggiornare i cittadini sullo stato del monumento simbolo della regione.
Chiamparino in aula ha confermato che la Regione attingerà ai fondo per lo sviluppo per avviare i lavori di riparazione del tetto del convento. Apprendiamo con sollievo che il patrimonio storico culturale non ha subito danni e per questo dobbiamo ringraziare il rapido intervento dei vigili del fuoco e la disponibilità di riserve d’acqua in prossimità della Sacra.
Attendiamo ora l’esito delle indagine per chiarire le responsabilità. Può essere implicata la ditta a cui erano stati affidati i lavori di restauro? Era prevista un’assicurazione? Tutte domande che devono trovare il più in fretta possibile una risposta chiara.
Questo brutto episodio ci riporta agli incendi divampati in Valsusa lo scorso autunno.
Chiederemo alla Regione di dimostrare la medesima attenzione verso coloro che hanno subito danni ingenti alle loro proprietà, stanziando somme adeguate nel prossimo bilancio previsionale.
Domanda… Ma non dovrebbe essere a carico della chiesa, e per chiesa intendo il vaticano, finanziare le riparazioni del convento?
Magari perchè la Sacra di San Michele non è di proprietà del Vaticano?
quindi i preti pagano l’affitto alla regione? :/
Da Piemonteinforma del 4/7/2017:
“Alcuni esempi di immobili affidati dal Demanio in concessione alla Regione sono la Sacra di San Michele e il Forte di Exilles, entrambi passati all’ente di piazza Castello a seguito di un progetto di valorizzazione delle strutture approvato dal Mibact. ”
Cosa facciano i preti non lo so, se ti interessa saperlo prova ad informarti.
Saluti
Se per ipotesi la colpa fosse della ditta no
La proprietà dovrebbe essere del Demanio, sicuramente non del Vaticano.
E poi non è nemmeno un convento…..