L’INCHIESTA – UN 2015 TREMENDO PER L’OSPEDALE DI SUSA. TAGLI ALL’AMBULANZA 118 E AL PERSONALE, GUARDIA MEDICA SENZA GARZE E MEDICINALI

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L’INCHIESTA DI FABIO TANZILLI

IL 2015 non poteva iniziare nel peggior modo per l’ospedale di Susa. Proseguono le difficoltà e le problematiche, per colpa dei continui tagli voluti da Asl e Regione, che colpiscono anche il servizio del 118 in Val Susa. Dopo una serie di approfondimenti e indagini, lo rivela il consigliere regionale Stefania Batzella (5 Stelle), che da tempo si batte per la difesa della sanità pubblica. “Secondo le nuove disposizioni, da quest’anno l’ambulanza medicalizzata del 118 con il medico e infermiere professionale a bordo, non garantirà la presenza dell’infermiere professionale dalle ore 20 alle ore 7; quindi l’ equipaggio sarà composto solo dal medico e da due volontari della Croce rossa”. “Tra l’altro – aggiunge Batzella – da circa un anno l’ infermiere è già assente dalle ore 23 alle ore 7”.

Questo ennesimo taglio ai servizi di emergenza in Val Susa desta preoccupazioni, in quanto tale figura è di estrema importanza e necessità nel servizio di urgenza ed emergenza sanitaria.

GUARDIA MEDICA: MANCANO GARZE, DISINFETTANTI E MEDICINE

Sempre in tema di assistenza ai cittadini, la costante e continua carenza di personale infermieristico crea disagi e disservizi. “Mi sono giunte diverse segnalazioni in merito al servizio attivo di guardia medica – aggiunge Batzella – vengono denunciati la carenza di farmaci e materiale, che sono necessari per prestare perlomeno le prime cure assistenziali di base”.
A pagarne le spese sono i cittadini della Val Susa, così come il personale medico e curante, che deve fare i salti mortali per garantire i servizi minimi: “Spesso i medici non hanno il materiale per fare una semplice medicazione, non vi sono garze a sufficienza e neppure il disinfettante, o una fiala di un semplice antidolorifico, in quanto i farmaci sono contati o addirittura mancano del tutto – aggiunge la consigliera regionale – è una cosa vergognosa ed inaccettabile… una siringa, una garza, un farmaco non sono uno spreco e di certo non incidono pesantemente nel bilancio dell’azienda sanitaria”.

IL PRIMO NATO DELLA VAL SUSA? NON C’È ANCORA

Ma intanto siamo al 7 gennaio, e ancora non c’è il primo nato dell’ospedale di Susa. È la prima volta che accade una cosa simile da anni: non vi è stato più alcun parto (sembra che nell’ultimo anno si siano ridotti a meno di 140).
Proseguono le difficoltà nel reparto di ostetricia/ ginecologia e neonatologia.
” I parti continuano a diminuire, le attività di reparto e ambulatoriali si sono ulteriormente ridotte – spiega la Batzella – addirittura è stata smantellata una camera che ospitava 3 posti letto, in previsione di un’ accorpamento con il Nido, il quale non è ancora avvenuto, ma nel frattempo la camera è vuota”.

SEMPRE MENO PERSONALE MEDICO: DAI PEDIATRI AI CHIRUGHI

Una brutta tegola per i nostri bimbi. Altra problematica è quella dei pediatri del servizio di neonatologia, i quali sono presenti nella struttura dalle ore 8 alle ore 20, e dalle ore 20 alle ore 8 prestano invece servizio di reperibilità. “Dal primo di gennaio i pediatri si sono ridotti da 3 a 2 unità – rivela Batzella – è insostenibile e illegale garantire un servizio con due pediatri. Mi auguro che la direzione aziendale possa provvedere tempestivamente ad integrare e sostituire la figura mancante”.
In generale, all’ospedale di Susa persone la carenza del personale medico, in particolare di anestesisti, chirurghi, ortopedici e medici internisti: “Quest’ultimi svolgono costantemente turni di guardia attiva in pronto soccorso e sono sottoposti a turni e orari massacranti” ricorda il consigliere regionale “Anche il personale di comparto è carente, vi è oramai una carenza cronica non solo di personale infermieristico ma anche di operatori socio sanitari( OSS), i quali sono fortemente demotivati e poco gratificati da parte di chi dovrebbe incentivare e supportare il lavoro d’ equipe”. Anche la nuova ala costata milioni di euro, pare avere i primi problemi: “Ci sono state delle segnalazioni anche per i reparti di chirurgia e ortopedia, i quali sono collocati al primo piano della nuova ala – spiega Baztella – la nuova ala era destinata all’alta intensità di cura, al grande progetto sperimentale di intensità di cura che non è mai stato attivato. Ma a ottobre per colpa della delibera coi tagli di Saitta e Chiamparino, è stato bloccato tutto”. Problemi di piccola entità che devono comunque essere risolti, quali la funzionalità dei campanelli di chiamata, lo scarico dell’ acqua nel bagno, le luci e/o la porta d’ ingresso: “Spesso la fretta è una cattiva consigliera.. e il Direttore generale Cosenza ne ha avuto tanta, poiché ha ordinato lo spostamento dei 2 reparti nella nuova ala solo qualche giorno prima di Natale – conclude Batzella – se un direttore non è in grado di garantire tutto ciò, allora deve avere il buon senso di rimettere il proprio incarico”.

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1 COMMENTO

  1. Assurdo …….ma volete farci morire tutti?
    Posso portare una scatola di siringhe e garze in guardia medica vista la mia modesta pensione…… Ma va bene le porterò’ …….

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