LUPI A GIAVENO, ARRIVA UN ESPOSTO ALLA MAGISTRATURA PER “PROCURATO ALLARME”: GLI ANIMALISTI CONTRO FEDERCACCIA

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Paolo Ferlanda con il suo cane aggredito dai lupi a Giaveno

GIAVENO – Dopo l’attacco dei lupi a un cagnolino avvenuto a Giaveno, la Lac (Lega per l’abolizione della caccia) del Piemonte ha fatto un esposto in procura per chiedere alla magistratura di fare chiarezza sulla questione. La Lac è una onlus che si batte per l’abolizione della caccia, per i diritti degli animali e per la difesa dell’ambiente. “Dopo il clamore di avvistamenti sempre più numerosi, abbiamo diffidato Federcaccia e presentato un esposto per procurato allarme” annunciano dall’associazione.

Il presidente della Lac Piemonte, Marco Lorenzelli, ha inviato alla Federcaccia una diffida per la diffusione di “notizie su aggressioni presunte da parte della specie canis lupus italicum”. Secondo Lorenzelli “i dati raccolti non hanno nessun carattere di ufficialità,  non vi è un intervento di pubblici ufficiali preposti a prelevare campioni biologici a garanzia di operazioni trasparenti e i risultati a cui si è giunti non possono avere carattere scientifico”. Pertanto sarebbe stata “diffusa nella collettività la percezione di pericoli inesistenti. In merito alla presunta aggressione avvenuta in Giaveno in data 10 gennaio 2017 essendoci state troppe incongruenze e comportamenti tali dal far presupporre un uso quantomeno distorto degli accadimenti, si è provveduto ad esporre alla magistratura quanto in oggetto, al fine di verificare se vi siano state azioni o omissioni tali da configurare la fattispecie di reato”.

La replica da parte di Federcaccia Piemonte non si è fatta attendere, con una lettera di risposta alla Lac: “Respingiamo al mittente, e senza indugio alcuno, la pretestuosa e formale…”diffida” giunta il giorno 5 marzo, del tutto priva di valore, dissimulando invece l’unica sua natura altamente propagandistica e diffamatoria nei nostri confronti. Federcaccia Piemonte non diffonde notizie di presunte aggressioni, non l’ha mai fatto e nemmeno lo farà in futuro, semmai si limita a segnalare puntualmente accadimenti che coinvolgono esemplari di canis lupus italicus: attacchi ad animali d’affezione o domestici, predazioni di ovicaprini, bovini ed ungulati selvatici, avvistamenti che ormai si ripetono con una notevole frequenza su tutto il territorio piemontese. Nel famoso caso da voi ricordato, quello di Giaveno, il tutto è stato documentato da Federcaccia con il massimo scrupolo e senza nulla nascondere, utilizzando fotografie, video e testimonianze, e dunque nemmeno si capisce cosa vogliate dire sostenendo che ciò non potrebbe avere…nessun carattere di ufficialità! Come farebbe ad averla secondo voi? A noi non risulta che nei tribunali, o di fronte a qualsivoglia tipo d’autorità, s’ammettano solo testimonianze o prove raccolte da pubblici ufficiali o giù di lì, e quindi se la vostra finalità è quella di screditarci, sollevando dubbi sulla trasparenza e correttezza del nostro agire, sappiate che ciò verrà considerato gravemente diffamatorio, ed assumeremo comportamenti adeguati alla situazione. Giova ricordare, caso mai nella foga vi fosse sfuggito, come i campioni siano stati prelevati secondo procedure che ne garantissero l’integrità assoluta, e di come l’operazione sia stata effettuata da medici veterinari iscritti all’albo, che hanno anche apposto timbro e loro firma in calce ai referti. Il tutto poi è stato consegnato, concordandone prima le modalità, all’Ispra, che dipende direttamente dal ministero dell’Ambiente. Anche il Servizio Tutela Flora e Fauna della Città Metropolitana di Torino, Carabinieri, Corpo Forestale dello Stato sono stati informati dei fatti, e questo ben prima che i campioni iniziassero il loro viaggio verso i laboratori dell’Istituto Superiore per la Ricerca Ambientale. La stessa ASL TO3 ha potuto effettuare visita al cane aggredito dai lupi il giorno successivo, inviando un suo funzionario. L’Ispra, e anche i rappresentanti del progetto Life WolAlps, hanno poi confermata l’aggressione a cane e padrone da parte di un alcuni lupi, certamente due maschi tra loro strettamente imparentati. Ultimo e non meno importante, i primi ad augurarci un intervento da parte della magistratura siamo proprio noi, pronti a dimostrare con i fatti la correttezza dei nostri comportamenti; quanto alle possibili omissioni cui fate riferimento, e che imprudentemente sostenete potrebbero configurare fattispecie di reati, siamo pronti a risponderne in qualsiasi momento, con prove e documenti inediti”.

 

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2 COMMENTI

  1. ma questi di federcaccia ci fanno o lo sono? i campioni devono essere prelevati da personale autorizzato e non consegnati a personale autorizzato. strano che il life non lo diffidi da citare il loro cosenso nella vicenda

  2. Questi animalisti che amano tanto gli animali, perchè difendono sempre lupi e orsi e mai cani, pecore, asini? E perchè il territorio secondo loro è solo del lupo? Gli abitanti non possono portare in giro i loro cani? Ma chi lo dice che il territorio boschivo è solo degli animali selvatici? Noi uomini ci abitiamo da milioni di anni!!!!

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