LUPI VICINO ALLE CASE IN ALTA VALSUSA, L’APPELLO DEL CATO2: “UNA PREDAZIONE OGNI DUE GIORNI, FATE QUALCOSA”

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La femmina di cervo predata da un lupo alcuni giorni fa dietro le case di Signols, frazione di Oulx

OULX / SAUZE D’OULX – “Dal 3 marzo a oggi ci sono state in alta Val Susa 17 predazioni di cervi e caprioli da parte dei lupi, anche vicino alle case e ai centri abitati. Ne è avvenuta una ogni due giorni…bisogna fare qualcosa”. A lanciare l’appello è Gianfranco Giuglar, presidente del Comparto Alpino To2, l’ente che riunisce i cacciatori dell’alta Val Susa. “Con la neve che c’è, ormai è sempre più facile imbattersi in un lupo vicino ai paesi” spiega il rappresentante del CaTo2.

La predazione avvenuta questa mattina, venerdì 13 aprile, dietro al condominio La Chapelle di Jouvenceaux, frazione di Sauze dOulx

“L’ultimo episodio è avvenuto proprio stamattina, venerdì 13 aprile, a Sauze d’Oulx – aggiunge Giuglar – i lupi si sono avvicinati al condominio “La Chapelle”, in frazione Jouvenceaux, per divorare un capriolo. Mentre nei giorni precedenti hanno colpito a Signols, frazione di Oulx, dove abbiamo ritrovato la carcassa di una femmina di cervo. Il tutto è stato segnalato agli enti competenti e all’istituto zooprofilattico di Torino”.

Giuglar precisa subito che “il CaTo2 non vuole proporre l’abbattimento del lupo, perché queste decisioni spettano alle istituzioni…ma non si può più far finta di nulla”. E aggiunge: “Fino ad ora i Comuni si sono limitati a chiedere ai nostri dipendenti di prelevare le carcasse degli animali predati, in modo che escursionisti, biker e turisti che girano per i boschi non le vedano. Ma nascondendo le cose non si risolvono i problemi”.

“Ormai ci sono grosse possibilità che chi vive in alta Valle, così come chi passeggia nei sentieri, veda un lupo da vicino…magari intento a divorare una preda – afferma il presidente del CaTo2 – bisogna fare qualcosa, a partire dall’informazione verso chi vive o chi frequenta le nostre montagne, anche in vista dell’estate e all’afflusso di turisti e visitatori”.

Le proposte sono varie: “Si dovrebbe iniziare con l’installazione di appositi cartelli nei sentieri, avvisando i visitatori della presenza del lupo e spiegando come bisogna comportarsi in caso di avvistamento o contatto ravvicinato – propone Giuglar – la Regione, la Città Metropolitana e i Comuni devono fare qualcosa, non possono più far finta di niente. Se ormai bisogna convivere con il lupo, allora occorre informare la gente su quali atteggiamenti avere”.

Secondo il CaTo2 “la mancata informazione sulla presenza ravvicinata del lupo potrebbe avere ripercussioni in ambito turistico”. Giuglar fa riferimento all’episodio accaduto in Trentino nel luglio 2017, quando un orso aggredì un uomo mentre stava camminando in un sentiero. “Ci vuole un occhio di attenzione verso chi viene nei nostri boschi, pensiamo all’ipotesi che un bambino possa trovarsi di fronte un lupo mentre divora un capriolo…non sono sicuro che il predatore gradisca una cosa del genere e non si possono escludere a priori delle conseguenze, essendo un animale selvatico”.

Senza pensare all’abbattimento, sarebbe importante iniziare con “la formazione, organizzando incontri pubblici e iniziative di informazione rivolte a chi fruisce del territorio dell’alta Val Susa”. Proprio in quest’area si registrano i problemi maggiori: “Il lupo si avvicina sempre più frequentemente alle case perchè c’è ancora parecchia neve in quota e scende verso i centri abitati. A Signols pochi giorni fa, questa mattina a Sauze d’Oulx…il problema è reale”.

L’ente che rappresenta i cacciatori non intende “fare terrorismo sulla presenza del lupo, ma parlare del problema e chiedere alle istituzioni di interessarsi concretamente. Il nostro obiettivo non è quello di poter cacciare il lupo, ma proporre delle iniziative di formazione alla popolazione, su come bisogna approcciarsi a questo selvatico”.

A proposito delle prede, Giuglar presenta alcuni dati ufficiali del censimento faunistico: “Nel 2002 in alta Val Susa c’erano 1196 caprioli, mentre nel 2017 il numero è dimezzato, ne sono stati censiti solo 590. Sicuramente il decremento è stato causato principalmente dalla predazione del lupo, oltre che da fattori naturali. Ma come cacciatori non facciamo i capricci e ci stiamo adattando a questi numeri: nel 2002 era stato consentito l’abbattimento di 257 caprioli, mentre nel 2017 ne sono stati abbattuti 34 sui 50 previsti dal piano ufficiale. Il problema che solleviamo non riguarda il minor numero di capi da cacciare, ma la scarsa informazione a livello sociale sull’elevata presenza del lupo. Non si può più aspettare: Regione, Città Metropolitana e Comuni dell’Alta Val Susa organizzino un convegno, dei momenti di confronto con tecnici ed esperti, ma la smettano di nascondere il problema. Facciano qualcosa”.

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22 COMMENTI

  1. Trovo giusto chiedere di organizzare convegni o serate informative,del lupo si parla tanto ma lo si conosce poco. In questo periodo dove nonostante la stagione c’è ancora molta neve gli erbivori si di notte si avvicinano alle case per cercare qualche chiazza d’erba e di conseguenza il lupo se vuole mangiare deve fare la stessa cosa, è perfettamente normale. Non facciamo il solito allarmismo,i bambini, le passeggiate ecc.ecc., il lupo non è pericoloso per l’uomo e il paragone con l’orso del Trentino non ha senso.

    • Parlare da seduto dietro ad un tavolino magari in centro a Torino e’ facile il giorno che ci scappa il ferito tutti a piangere e a prendere provedimenti o almeno si spera.
      Per parlare di lupi,boschi ecc… bisogna almeno vivere in montagna o trovasi con animali da pascolo divorati per sentire l’emozione!

      • Caro chicco , tu sei proprio uno di quelli che prima di scrivere dovrebbero informarsi sul lupo. Mi sembra da come ragioni che sei tu sempre seduto dietro la scrivania.Ti invito ad informarti su cosa è un lupo. Logicamente gli animali da pascolo vanno custoditi. E’ dimostrato che chi usa reti elettrificate e cani da guardiania (fornite/i gratuitamente da parco e regione) azzera gli attacchi.Con la caccia tutti gli anni non solo ci scappano feriti, ma diversi morti e non mi sembra si siano presi troppi provvedimenti….

        • Invece di fare il sapientone della situazione provi a parlarne con gli allevatori che gli sono state sbranate le pecore, mucche e cani anche se tenute nei recinti vedra’ che le daranno sicuramente ragione!
          Le ricordo che negli anni passati (fine 800) in Valle Susa era stata fatta una caccia al lupo per sterminarne la specie poiche entravano pure nelle case abitate e attaccavano le persone.
          Forse agli uomini del futuro come lei piace di piu’ farsi morsicare il c…. piuttosto che mettersi contro alla legge ma per fortuna in quegli anni non si dava retta a regioni e comuni per agire!!

    • Eh si. Quello del CaTo 2 suona tanto parente dell’allarmismo fazioso contro i migranti: informazione è meglio che facile disinformazione da capipopolo da strapazzo.

    • Concordo anche perché trovo paradossale condannare i lupi che predano per vivere (e garantiscono il vero equilibrio dell’ecosistema) e si tollerino gli umani che predano per divertimento e che si spacciano impropriamente come anello della catena alimentare volto a ridurre la presenza di caprioli con la scusa di ripristinare l’equilibrio dell’ecosistema. Spero ci si limiti a fare informazione che è sempre utile senza gridare inutilmente “al lupo, al lupo”

  2. Portatevi dietro un sacchetto di cibo per cani. Meglio se in vaschetta. Se lo incontrate ( il Lupo ) , non il cacciatore). Versate su una pietra piatta e andatevene ;lui ( il Lupo ), sarà contento.

  3. Per fare escursioni nei boschi bisogna attrezzarsi con pistola come fanno in Canada x gli orsi o e’ meglio farsi sbranare dai lupi?
    Ricordo che molti come me cammiano con il proprio cane che reazione possono avere i lupi in questo caso?
    Speriamo che morsicano il deretano di qualche sfegatato ambientalista della citta’colui che ama il verde, il silenzio, odia i fuoristrada ma vuole che la natura faccia il suo compito a puntino. Magari cosi’ qualche politico se ne rende conto delle cazzate fatte in precedenza!(Sindaci sveglia)

    • Caro Riccardo, continua pure a fare tranquillamente le tue escursioni per i boschi che non ci sarà nessun lupo che ti sbranerà, neanche se hai il cane.Mi sembra che anche tu abbiai bisogno di una corretta informazione su questo predatore,un branco di 3/4 lupi ha un territorio di oltre 250 km quadrati ed è improbabile che li trovi proprio tu quando vai a fare la tua passeggiata..e anche se dovesse succedere ti garantisco che sarebbero i lupi a scappare. E ti dico tutto questo senza essere uno sfegatato ambientalista ma solo una persona informata.

      • Fino a che gli animali si osservano da un cannocchiale e da un tele obbiettivo e’ tutto bello e divertente ma quando ti trovi in situazioni come quella dell’ orso del Trentino non e’ piu la stessa cosa.
        Lei anche se vive assieme ai lupi ( ma sempre da distante) dovrebbe provare a passare una notte solo in un bosco naturalmente senza armi e magari ricoperto di sangue al posto della crema solare!

    • Gnam gnam il il lupo che morde le chiappe all’ambientalista integralista . Bella questa scena.Poi vedi che proteste che farà, lamentando il degrado, lo scempio e chi più ne ha più ne metta.

  4. E chissà quante predazioni non sono state denunciate, tanto per dirne una, in settimana c’era un capriolo mezzo divorato anche in un prato alla Beaume e secondo qualcuno non era neanche l’unica carcassa “fresca” presente in quel momento …

  5. Trovo giusto che la presenza del lupo venga resa nota e la sua interazione con l’ambiente urbano e periurbano venga pubblicizzata.
    L’utilità del predatore nella gestione dei grandi erbivori è indubbia è altrettanto vero, però, che pur non essendo particolarmente pericoloso nei confronti dell’uomo potrebbe costituire un carattere di rischio in determinate situazioni. Informare e prevenire è utile per evitare incidenti che, inevitabilmente, costituirebbero una grave fonte di pregiudizio nei confronti di questa popolazione predatrice.

  6. Facile gridare al lupo al lupo, e se si trattasse dei tantissimi cani abbandonati e inselvatichiti come risulta dopo moltissime analisi?? Questi sono più aggressivi dei lupi e, soprattutto, non temono l’uomo!!

  7. Scopriamo tramite il Presidente del CATO2 che il lupo, predatore naturale di un’altrettanto naturale catena alimentare, ha ucciso e sbranato un capriolo e una femmina di Cervo.
    Avrei considerato notizia da prima pagina la segnalazione di lupo scoperto con il carrello della spesa ricolmo in un discount LIDL.
    Dopo stagioni siccitose nella quali ci siamo lamentati della mancanza di neve, per una volta che la neve è caduta senza risparmio chiudiamo gli impianti di risalita con piste perfette e cominciamo a legnarci di qualcos’altro, nel caso del povero lupo, incredulo e stupito e quanto siano stolti gli umani.

    • Se, come sostiene il signor Giuglar i dipendenti del Cato2 continuano a prelevare le carcasse degli animali predati, è naturale che i lupi continuino a cacciare… dato che lo fanno per mangiare e non per “passione” come i cacciatori.

      Per quel che riguarda “la formazione, gli incontri pubblici e le iniziative di informazione rivolte a chi fruisce del territorio dell’alta Val Susa” segnalo una serata informativa lunedi 30 aprile ore 21al Palazzo delle Feste di Bardonecchia a cura del guardiaparco Alpi Cozie Luca Giunti…. che non è certo la prima e non sarà l’ultima con lo scopo di raccontare le cose come stanno e stanare i falsi miti, i luoghi comuni e i preconcetti

  8. Se non lo sapete : per legge ; i cacciatori, prima di sparare a qualunque animale, appena lo avvistano , anche a 500 metri, portata dei loro fucili con cannocchiale, valutano a occhio se la bestia è malata, che malattia ha, se è vecchia o giovane , se è maschio o femmina incinta, ecc ecc .Io sono fortunato. Ho un’amico cacciatore, a cui porto in visita il mio gatto! Così non pago più il veterinario.

  9. Sono un appassionato di montagna, camminate, escursione ecc. proprio il Val Susa, sin d’ora ho incontrato cervi, camosci, caprioli, cinghiali ma non ancora un lupo o un branco di lupi. Sinceramente non saprei come comportarmi in tale caso … qualcuno dei signori che mi hanno preceduto nelle opinioni, visto che sono degli esperti in zoologia, mi può dare dei suggerimenti ??? Grazie.

  10. Partiamo da zero.
    I lupi c’erano prima di noi.
    Questo è il loro ambiente.
    Poi se ci sono cervi e Caprioli mangiati dai lupi non mi sembra una notiziona da presidente del comparto alpino. Al quale non andiamo a vedere cosa mangia o cosa butta dell’immondizia e poi ci scriviamo un articolo.
    Parlo come non ambientalista e non contro la caccia..anzi..
    Non mi da fastidio che ci siano meno Caprioli da cacciare mentre l’articolo alla fine evidenzia la vera preoccupazione del comparto.
    Che non è salvaguardare l’ecosistema ma modificarlo come piace a qualcuno.
    E basta con sta storia se un escursionista o un bambino si trovano da soli con un lupo….capiterà magari come con un cinghiale ferito malamente o un cervo impazzito…ma l’ultima volta mi sembra sia successa 350 anni fa….

  11. Salamalek:
    “I CACCIATORI, per legge, valutano a occhio da 500 metri le condizioni delle vittime prima di decidere la loro sorte”.
    Ad Auschwitz Birkenau i nazisti facevano lo stesso, solo da più vicino, forse avevano meno occhio o una legge più severa.
    Non invidio il suo gatto.

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