di REBECCA DE BORTOLI
SUSA – Sabato 10 maggio si è tenuta la marcia popolare No tav. Una marcia che aveva il fine di informare e denunciare le imminenti conseguenze che – secondo il movimento No Tav – causeranno i nuovi lavori del cantiere Tav in Val di Susa. Il tema che ha accompagnato tutta la giornata di mobilitazione è stato ‘salviamo la piana di Susa’. Il corteo è partito dalla frazione Traduerivi per poi attraversare le strade di Susa. Vari i temi all’ordine del giorno, con slogan e riflessioni espresse durante il corteo: “La chiusura a lungo termine della stazione ferroviaria di Susa porterebbe enormi disagi per la viabilità di strade provinciali e comunali – dicono i No Tav – insieme all’accorpamento di istituti scolastici superiori, rappresenta un forte disagio per gli studenti e i pendolari. E poi i tagli al servizio sanitario, in un contesto dove c’è un ospedale completamente isolato. Sul controllo e la militarizzazione in Valle. Sull’aumento delle malattie respiratorie che si registreranno. Ecco che cosa succederà se realizzeranno il progetto nella Piana di Susa”.
Al centro della questione anche il futuro deposito dello smarino a Susa, nella zona dell’autoporto: “I lavori stanno andando avanti, nonostante proprio gli studi di Telt calcolino un aumento delle malattie respiratorie pari al 10-15% soprattutto negli anziani e nei bambini e un tasso di mortalità più elevato della media” affermano i No Tav.
Alla marcia hanno partecipato una dozzina di Comuni della Valsusa, rappresentati da sindaci e consiglieri comunali, tra cui Almese, Avigliana, Bruzolo, Caprie, Caselette, Condove, Mompantero, San Didero, San Giorio di Susa, Sant’Ambrogio di Torino, Vaie, Venaus e Villar Dora. Tutti uniti nel dissenso comune.
Come azioni dimostrative, sono state simbolicamente chiuse con un nastro bianco-rosso la stazione ferroviaria, l’ospedale, il liceo Norberto Rosa, l’istituto Ferrari e il Municipio.
“Se il progetto Tav dovesse realizzarsi, gli abitanti della valle perderebbero la possibilità di spostarsi in treno dalla stazione ferroviaria, di raggiungere il paese di Susa, il suo ospedale e i suoi istituti scolastici” dicono i No Tav “il palazzo municipale è stato simbolicamente chiuso dai cittadini e dalle cittadine. visto che è più attento agli interessi di Telt e della lobby del Tav più che alla salvaguardia del suo territorio. A fronte di un cospicuo aumento della malattie cardiocircolatorie e respiratorie che la discarica di smarino potrebbe provocare, il Governo punta ad investire nel Tav invece che sulla salute. No alla chiusura dell’ospedale di Susa. Il corteo si è concluso passando davanti ai due istituti superiori di Susa, il Norberto Rosa e il Ferrari che con la chiusura della stazione vedranno diminuire di gran lunga le iscrizioni. Oltre a questo, le scuole di Susa e Bussoleno rischiano di essere accorpate minando così l’autonomia dei singoli istituti e peggiorando la qualità della didattica con l’aumento del lavoro precario e del numero di alunni per classe”. (Foto di Rebecca De Bortoli e Notav.info)
E mo’, stamo a senti’ er meroviggio.
In realtà per come scrive lei più Re Cozio mi sembra Don Buro.
Non vedo l’ora che finiscono tutte le opere così finalmente vi levate tutti dalle palle.
E rimane solo lei a godersi di cotante bellezze
Come mai dice così? Chiedo perché non mi sono informato molto sulla TAV, però mi sembrano tematiche importanti!
Non vivrai abbastanza a lungo
Tutte le opere?
E cosa sarebbero secondo Lei queste opere da finire?
Proviamo ad immaginarlo con una similitudine allegorica:
“Non vedo l’ora che mio figlio appena nato finisca il suo master ad Harward, così finalmente me lo levo dalle palle”.
Concordo.
Ma poi poverini contro cosa protesteranno?
Chianocco assente……che schifo di amministrazione.
A Mario che coioni!!!!!!
Sarebbe ora che qualcuno li querelasse per questa vera e propria fake news sulle malattie respiratorie. Sono veramente messi male con gli argomenti se hanno bisogno di inventarli di sana pianta.
Studia studia
Il fatto è che ci credono davvero o almeno fanno finta di crederci.
Naturalmente sorvolano sulle emissioni delle migliaia di TIR che passano sulla autostrada,come se emettessero solo essenza di violetta.
E questo dovrebbe farci intuire chi li manovra.
In questa sciocca guerra fatta tutta di parole, alla fine saprà vincere chi più ne dirà e meglio.
Affermazione errata ! ,alla fine vince chi rimane ” sottotraccia in silenzio “
Perché bloccano sempre il traffico? Perché le forze dell’ordine deviano la circolazione invece di sparare a chi crea tutti questi disagi? Anche quest’anno assisteremo all’invasione del festival della criminalità?