MENO TURISTI AD AVIGLIANA: LE PROPOSTE PER IL RILANCIO

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COMUNICATO DEL COMITATO “PER AVIGLIANA”

AVIGLIANA – Mercoledì 13 aprile, presso l’Auditorium Bertotto, si è tenuta la seconda serata “di ascolto”, che il Comitato “Per Avigliana” ha voluto dedicare ai temi della Cultura, del Turismo e del Commercio. Temi importanti, fondamentali per il territorio, che si devono strettamente legare e fondere. La serata è stata ricchissima di interventi, di cui è importante sottolineare la forza dei contenuti e l’entusiasmo nel presentare e accogliere proposte.

L’apertura dell’incontro è stata affidata a dati statistici, estrapolati dal sito VisitPiemonte DMO, esaminando numeri che purtroppo parlano da soli: dal 2015, al netto degli anni segnati dal Covid, Avigliana ha sofferto un rallentamento, una caduta considerevole di numeri di turisti.

Obiettivo del Comitato che ha organizzato la serata è proprio quello di invertire questa tendenza e per prepararsi al compito, come già fatto per il tema delle politiche giovanili, si è messo in ascolto, dando la parola a chi già vive la realtà della promozione culturale e turistica, prima di tutto attraverso le associazioni locali. La Pro Loco, con il suo nuovo direttivo e il Presidente Davide Sada, ha dimostrato tutto l’entusiasmo e la voglia di fare, per rilanciare l’immagine del territorio dopo gli anni di pandemia.

Altra voce importante è stata quella dell’Unione Commercianti e Artigiani, rappresentati dal Presidente Cesare Flagella, che – orgoglioso del suo ruolo – ha fatto emergere le difficoltà che spesso insorgono in un contesto dispersivo come quello aviglianese, dove a volte sembrano mancare il senso di appartenenza dei cittadini e la capacità di collaborazione tra le diverse realtà.

Silvio Amprino, Presidente dell’Associazione Amici di Avigliana, ha ricordato come la cultura sia il destino dell’uomo, illustrando poi l’enorme lavoro di valorizzazione effettuato in cinquant’anni di attività dal suo gruppo, a partire dal museo del Dinamitificio Nobel, per arrivare al cimitero storico di San Pietro.

Davide Gazzola, dell’Associazione Archeologica Aviglianese (A3), ha portato il pubblico a riflettere su quanto poco si sappia del passato di Avigliana, su quali siano le risorse da valorizzare anche nel campo dell’archeologia, condividendo poi il lavoro svolto con le scuole, autentiche risorse da coinvolgere sempre di più.

Barbara Debernardi, storica del territorio, ha donato ad una attenta e coinvolta platea due pillole dedicate ai temi della micro ricezione turistica e della memoria storica, costruita attorno alla figura di Primo Levi. Nella prima ha portato l’esperienza della mamma, ultraottantenne, ma attiva titolare di un B&B e capace di trasmettere agli ospiti l’amore e la conoscenza dei luoghi. Nella seconda ha illustrato un progetto, già a lungo sperimentato con i ragazzi delle sue scuole, tutto dedicato all’illustre scrittore e testimone dell’Olocausto, che proprio ad Avigliana ha cominciato a scrivere “Se questo è un uomo” e indimenticabili poesie, lette in tutto il mondo, ma di cui gli aviglianesi sembrano però non aver sufficiente conoscenza.

Sono inoltre intervenute Claudia Pace e sua figlia Chiara, titolari dal 2019 dell’albertgo Chalet del Lago. Una scelta coraggiosa, perché l’apertura della struttura ha coinciso con il periodo Covid, fatta da due donne molto determinate, con grandi sogni e idee per Avigliana e che anche grazie alla serata hanno avuto modo di conoscere meglio le molte peculiarità di un contesto di pregio, che potranno a loro volta trasmettere ai loro ospiti, grazie agli spunti offerti da cittadini come Amprino, Gazzola, Debernardi. La stessa Chiara Ponti, da sempre curatrice insieme alla sua famiglia della realtà cinematografica di Avigliana, intervenuta in chiusura, che hanno fatto riflettere sulle meraviglie di Avigliana, su tutte le sue potenzialità inespresse, ma soprattutto che hanno fornito grandi spunti, alcuni anche semplici e poco costosi, per migliorare ed uscire dall’inerzia in cui si trova la città.

Da tutti gli interventi è emerso chiaro come sia importante che i primi turisti a fruire della città siano i cittadini stessi e che solo attraverso la conoscenza dei luoghi, ricchi di storia, cultura e bellezze che la natura regala, si possono vincere grandi sfide. Su questa linea si è posto anche l’intervento molto coinvolgente del Sindaco di Candia Canavese, Mario Mottino, ospite d’onore della serata, che ha prontamente risposto all’invito del Comitato e alla sua richiesta di confrontarsi con chi amministra un territorio simile a quello aviglianese, seppur di dimensioni più ridotte, ma con un lago e un parco diventati motore di promozione turistica e di lavoro.

L’esperienza da Sindaco, che porta avanti dal 2019, gli ha consentito di sperimentare quanto gli eventi sportivi continuativi siano trainanti per il turismo e come il coinvolgimento delle scuole di ogni ordine e grado, portino poi intere famiglie a frequentare le strutture ricettive che il territorio offre. Mottino ha ricordato come la cultura necessiti di un capitolo di spesa importante e ha raccontato con entusiasmo e fiducia quanto sia importante fare sinergia con Comuni limitrofi e tra tutti gli enti locali: “da soli si va più veloce, insieme si va più lontano”, ha ricordato più di una volta nel corso del suo intervento. Principio che vorremmo diventasse anche patrimonio di Avigliana.

 

 

 

 

 

 

 

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6 COMMENTI

  1. Premetto di non avere la soluzione. Ma un territorio come quello aviglianese e dintorni dovrebbe specialmente nella bella stagione essere pieno di turisti. Penso alle realtà francesi che riescono a valorizzare…..a volte il nulla.

  2. Da gestore dell’Area Camper potrei obiettare sulla considerazione dei numeri “ristretti”… nel 2021, tra zone gialle e arancioni, l’Area dei Laghi ha avuto comunque 1000 camper, portando circa 3000 turisti in città. Non è così poco e credo che nessun’altra struttura turistica cittadina abbia raggiunto quei numeri. Anche questo weekend è tutto esaurito e la domanda delle amministrazioni dovrebbe essere: cosa possiamo dare ai camperisti, oltre ai percorsi naturali e alle bellezze del centro storico?

  3. Ci sono due Avigliana. Quella naturale formata dai Laghi e dall influenza Sacra di San Michele che vivono di vita loro. Attraggono a prescindere. Potrebbero essere meglio valorizzate, certo,ma sono un eredità che Avigliana ha.

    Poi vi ê l Avigliana città che è formata dal complesso dei centri commerciali fuori dallo svincolo autostradale, corso Torino triste e vuoto, corso Laghi morente e il centro storico deserto e il nugolo di case e villette sparse costruite negli ultimi 30 anni senza un chiaro disegno urbanistico. Una città dove il sabato se la domenica i ragazzi fuggono verso Rivoli, Giaveno, Torino o piuttosto Susa. Una città che nonostante una stazione ferroviaria e 3 uscite autostradali la si evita.
    La prima Avigliana, quella dei Laghi e della Sacra, vive a prescindere dalla seconda.
    Da 30 anni sento dire che non si può fare nulla che Avigliana è così triste e scialba.
    Io non credo.
    Cose se ne sono fatte come costruire centri commerciali all americana e spargere villette in giro?
    Semplicemente non si è sito fare una politica che rendesse la città viva.
    E Avigliana è ora una periferia torinese.
    Perché?
    Non credo nella malafede credo che sia mancata semplicemente la “competenza” e la capacità di copiare soluzioni vincenti. Che siano Giaveno o altre.
    Peccato che ciò la paghino tutti giovani, la sera annoiati sulle panchine come pensionati, operatori commerciali chiusi.
    Qualcuno dirà se non ti piace l Avigliana della decrescita felice allora vai a Giaveno o Torino.
    Ricevuto faremo così.

    Quindi ben venga il dibattito sulla Avigliana turistica e si accompagni con quello dell’ Avigliana dell’ urbanistica cementata a caso e quello di come farla rinascere.

  4. Purtroppo per anni a Avigliana, e non solo, si é votato sulla base della polarizzazione No Tav e Si Tav.
    Questo ha consentito a chi sbandierava il No Tav di essere eletti a prescindere di come avevano governato.
    Io stesso, No Tav, ho votato così.
    Purtroppo a Avigliana siamo in piena decrescita Infelice.
    … Seno però sono No Tav.
    Si ma di facciata direi.
    Visto che in città metropolitana hanno votato per gerenti del PD che a Torino ben si guardano da mettere in discussione le loro posizioni di potere per il No Tav.
    Morale …. Vedere che c è una lista a sinistra alternativa è tanta roba.
    Ora cc è un alternativA

  5. Fino a che ci saranno notav e le loro manifestazioni in tutta la valle i turisti non verranno certo … basta leggere i giornali, per cercare altre mete. Nessuno vorrebbe essere nei pressi di una pacifica marcia con distruzioni annesse…. Scritte e bandiere che evocano gli atti violenti ovunque….. cantieri presidiati e con il filo spinato sempre per colpa dei pacifici notav

    Fatela finita non ne uscirete fin che quel movimento violento continuerà così…

  6. Caro Obbiettivo,
    Purtroppo ad Avigliana alcuni hanno scelto la politica come professione e reddito prevalente.
    Sembra non vero ma è così. Tristemente cosi’.
    Quando la politica diventa un mestiere, si perde per forza cosa l’idealità e diventa un lavoro. Un lavoro da difendere.
    Non è questione SI TAv o No Tav.

    Io di certo non votero’ per coloro che in una città come la nostra vivono con il reddito della politica, siano a sinistra come a destra.

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