MINACCE ALLA APPENDINO: “SOLIDARIETÀ DALLE DONNE NO TAV DELLA VALSUSA”

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È questo un tempo strano. Tempo in cui tutto si condivide, si demonizza, si esalta o si condanna senza appello alla velocità della luce e nello spazio di un solo Tweet.

Tempo in cui non ci si prende tempo, invece, per riflettere, distinguere, argomentare e ricordarci a vicenda il diritto e il dovere di restare umani. Ed è principalmente per questo, cioè per rammentare prima di tutto a noi stesse che, al di là delle scelte politiche di ciascuna, deve sempre esistere il rispetto della persona, che abbiamo deciso di “prenderci un po’ di tempo” per scrivere insieme queste poche righe alla Sindaca Chiara Appendino.

Avremmo già potuto farlo il 22 ottobre, quando il Consiglio comunale di Torino ha approvato un ordine del giorno per salvaguardare il sistema Sprar e per chiedere la sospensione del decreto che potrebbe far uscire molti richiedenti asilo dai programmi di integrazione. Così come avremmo potuto farlo una settimana dopo, quando lo stesso Consiglio comunale ha votato il passaggio ufficiale della città di Torino al fronte No Tav. Sarebbero state righe di apprezzamento per quelle delibere, ma probabilmente a torto abbiamo lasciato correre.

Non possiamo però lasciar correre oggi, all’indomani della lettera di minacce a lei indirizzata. Attacco vile, perché anonimo. E attacco violento, perché diretto non solo alla politica e amministratrice della città, ma anche alla donna e alla madre.

Come donne No Tav della Valle di Susa, che conoscono questi attacchi perché già vissuti sulla propria pelle, ma che hanno sempre saputo fronteggiarli con serena caparbietà e senza arretrare di un passo, e come cittadine attive esprimiamo solidarietà alla Sindaca di Torino e, con la forza della coesione, che nasce dalla capacità di camminare insieme pur nel rispetto del pensiero e della individualità di ciascuna, ci stringiamo attorno a Chiara e rivendichiamo, insieme a lei, il diritto di azione e di parola, in difesa del bene comune.

Valle di Susa, 5 novembre 2018

Prime firmatarie:

  • Barbara Debernardi
  • Maria Chirio
  • Nicoletta Molinero
  • Maria Grazia Cabigiosu
  • Emanuela Sarti
  • Giulia Piovano
  • Gabriella Tittonel
  • Anna Lauria Sabrina
  • Silvestro Mira Mondo
  • Maria Teresa Messidoro
  • Chiara Bunino
  • Margherita Bossio
  • Giuseppina Marinaro
  • Emilia Cantore
  • Gabriella Silvestro
  • Tatjana Callegari
  • Federica Vanni
  • Dolores di Gregorio
  • Chiara Fantino
  • Valeria Visone
  • Paola Perotto
  • Laura Favro Bertrando
  • Enrica Cantore Elena Nicoli
  • Maria Linda Nicoli
  • Loredana Amprimo
  • Fulvia Masera
  • Adele Binelli
  • Cristina Bertocchi
  • Serena Sereno  
  • Arianna Comolli
  • Elisa Martino
  • Vanna Bunino
  • Elisabetta Ilotti
  • Antonella Cugno
  • Angelica Pettinicchio
  • Marisa Gagnor
  • Rita Martinasso
  • Fulvia Masera
  • Elisabetta Lambert
  • Caterina Sartirana

La raccolta firme prosegue e delle nuove adesioni verrà data successiva comunicazione agli organi di stampa.

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2 COMMENTI

  1. Ma la appendino su quale pianeta crede di vivere…. il governo prende una qualsiasi decisione è il consiglio comunale perde tempo e soldi ns. per approvare odg che afferma il contrario senza nessun effetto pratico
    Ha ucciso una città che non stava troppo male e adesso ci manca poco che siano vietate anche le feste di compleanno perché pericolose, solo per gli italiani ovviamente
    Per gli altri tutto come prima … anzi per loro meglio

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