NEL CIMITERO DI ALMESE IL GIARDINO “L’OASI DELLA RINASCITA”

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dal COMUNE DI ALMESE
ALMESE – Sabato 29 maggio, l’Amministrazione Comunale inaugura “L’Oasi della Rinascita”, il progetto della dottoressa Debora Carniato di Boscoterapia Ancestrale, realizzato da Vivai Gulli M.D. Ssa presso il Cimitero di Almese. La piccola cerimonia inaugurale si terrà sabato 29 maggio alle ore 12 sempre presso il Cimitero di Almese in via dell’Ajgro.
“Questo progetto rappresenta la conclusione di un percorso di completa riqualificazione di un’area abbandonata del cimitero di Almese dove, l’anno scorso, abbiano iniziato una prima tranche di lavori che ha riguardato la rimozione delle macerie e la realizzazione di un’area libera e pulita con superficie in ghiaia chiara, posizionando due panchine – ha commentato il Vicesindaco Andrea Cavaliere. “Quelle opere sono state prodromiche alla realizzazione dell’Oasi della Rinascita che andiamo a presentare e che rappresenta quindi il completamento di un percorso di riqualificazione del cimitero”.
INFORMAZIONI SUL PROGETTO
“L’Oasi della Rinascita” rappresenta un “giardino sacro”, progettato e realizzato con piante selezionate di rilevante valore energetico, con l’obiettivo di creare un luogo in cui poter salutare lo spirito del defunto ed accompagnarlo nel ciclo di trasformazione.
Nel pannello informativo presente all’ingresso dell’Oasi, la mappa indica un sentiero da percorrere che invita ad entrare in connessione con alberi capaci di riequilibrare mente e corpo, posizionati in modo da creare ponti energetici in grado di donare serenità ed allievare la sofferenza della perdita di persone o animali della sfera affettiva.
Il giardino è stato progettato considerando l’influenza degli elementi naturali, dei punti cardinali, degli alberi già presenti, dei minerali, degli insediamenti umani, dei luoghi sacri circostanti e racchiude la conoscenza delle tradizioni delle antiche popolazioni locali.
Nella mappa sono indicate le proprietà delle piante presenti e degli altri elementi, tra i quali l’acqua, da sempre fonte di purificazione.
“Ritengo che sia necessario iniziare a cambiare approccio verso la morte, anzi, ritrovare un approccio antico – ha affermato l’ideatrice del progetto, Debora Carniato. “La sofferenza del distacco è sempre molto grande e profonda ma, con l’aiuto degli Alberi, possiamo comprenderne il significato ed avere sempre a disposizione degli esseri viventi in grado di sollevarci, riequilibrarci ed accoglierci, come un caldo abbraccio di una persona a noi cara”.

 

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