NIENTE MEDICINE DI NOTTE A GIAVENO E IN VAL SANGONE / LE FARMACIE TUTTE CHIUSE, CITTADINI COSTRETTI AD ANDARE A RIVOLI

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GIAVENO – Vivete a Giaveno o nei dintorni, ma il vostro bambino sta male di notte e ha bisogno di un farmaco? Ormai per comprarlo dovrete andare fino a Rivoli.

Niente medicine di notte in tutta la Val Sangone: le farmacie non danno più la reperibilità notturna. “Alcuni giorni fa, noi Guardie Mediche di Giaveno abbiamo fatto una scoperta, che ci ha lasciati tutti un pò sconcertati – spiega Maurizio Arnaud – da circa sei mesi non esiste più in ValSangone la reperibilità notturna delle Farmacie…nel senso che, se di notte un cittadino deve acquistare un farmaco, è costretto a recarsi alla Farmacia di Rivoli Cascine Vica, come indica il cartello, che ogni notte viene appeso presso le Farmacie di turno notturno della nostra valle, che chiudono alle 23”.

A tal proposito, il medico ha mandaro una lettera al sindaco Giacone, e per conoscenza a quelli di Coazze, Valgioie, Reano, Trana e Sangano ed ai Dirigenti dell’Asl To3, per chiedere che si attivino al più presto.

IL TESTO DELLA LETTERA AI SINDACI

Alla cortese attenzione del Signor Sindaco di Giaveno, Carlo Giacone

e per conoscenza dei Signori Sindaci di Sangano, Trana, Reano, Coazze, Valgioie

e per conoscenza della Direttrice della Farmaceutica Territoriale dell’Asl To3 Dottoressa Ceravolo e del Direttore del Distretto Val di Susa ValSangone dell’Asl To3 Dottor Grassano

Gentilissimo Sindaco, avendo saputo, con sincero sbigottimento, che in ValSangone non esiste più la reperibilità notturna delle Farmacie, infatti da circa 6 mesi l’esercizio reperibile di sera, cessa tale reperibilità alle 23 e rinvia con un cartello l’utenza alla Farmacia di Rivoli-Cascine Vica, ho indagato un po’ informalmente e sono venuto a sapere che tale novità sarebbe stata decisa unilateralmente dalle Farmacie con la sua approvazione unitamente a quella degli altri Sindaci dell’ex Distretto ValSangone (Coazze, Reano, Valgioie, Trana, Sangano), si tratterebbe di un progetto sperimentale iniziato il 01/01/2016.

Mi urge sottolineare che queste sono notizie informali sulle quali non ho purtroppo nessuna certezza, l’unico inopinabile concreto dato di fatto è la perdita della reperibilità notturna delle Farmacie.

Sinceramente, essendo un Medico, non conosco il potere discrezionale delle amministrazioni comunali sugli orari di apertura e di reperibilità notturna delle farmacie private site sui territori comunali. Tuttavia mi rivolgo a Lei, ai Sindaci di Coazze, Sangano, Valgioie e Trana e ai Dirigenti della mia ASL, a cui girerò per conoscenza questa mia missiva, per cercare il suo e loro supporto nel persuadere le Farmacie a recedere da questa loro iniziativa.

Parto da una premessa, che è una lamentela: come mai i Medici di Famiglia e soprattutto il Servizio di Continuità Assistenziale (ex Guardia Medica) non sono stati avvertiti di questa improba decisione? Vorrei che si rendesse conto che sono i Medici, come il sottoscritto, che hanno a che fare primariamente con l’utenza notturna e che consigliano eventualmente il Paziente di recarsi ad acquistare un farmaco nell’esercizio più vicino e vorrei che si rendesse conto di come cambia lo “scenario” se per arrivarci bisogna addirittura prendere l’autostrada ed uscire a Rivoli Cascine Vica….immagini un anziano di una borgata di Giaveno costretto a tale “viaggio notturno” per della semplice tachipirina.

Inoltre la presenza in ValSangone di una Farmacia, aperta, seppur come reperibilità, non deve essere giudicata dal mero riscontro del guadagno economico dei Titolari e non credo di offendere nessuno se dico che da Medico non mi preoccupa l’esiguità dell’utilizzo, quanto piuttosto l’assenza del servizio. Le faccio un semplice esempio, ma potrebbero essere molti altri: può capitare di dover prescrivere dell’ossigeno terapia ad un paziente, che a domicilio ha difficoltà respiratorie. Le Farmacie hanno delle bombole di ossigeno di medie piccole dimensioni, che possono supportare tali pazienti, fino all’intervento delle ditte specializzate nei giorni successivi, dunque lei capirà che dover partire alla volta di Cascine Vica alla ricerca di un supporto di tale importanza, in questo caso addirittura salvavita, può comportare la perdita di minuti preziosissimi. Altro esempio: immagini la necessità per un Paziente oncologico di acquistare della Morfina per sedare il dolore, perché far soffrire il Paziente più del necessario, costringendo oltretutto i Parenti, già provati, a recarsi a Rivoli? Non ritengo comunque neppure giusto che i cittadini dei Comuni della Val di Susa e dell’area di Rivoli, dove esistono Farmacie aperte o reperibili a turno nella notte, possano acquistare comodamente i farmaci di notte in esercizi di prossimità, mentre i cittadini giavenesi si devono sobbarcare chilometri su chilometri.

Inoltre le domando: sulla base di che dati statistici ed epidemiologici è stata presa questa decisione? Infatti sarebbe importante non solo analizzare la quantità dei passaggi, sempre che sia stato fatto, ma anche la qualità. Per esser un po’ più chiaro: l’acquisto di un farmaco per il colesterolo può esser procrastinato al giorno dopo, l’acquisto di un antibiotico magari no! E la prospettiva di una Farmacia “lontana” potrebbe scoraggiarne l’acquisto da parte di un’utenza socialmente e sanitariamente fragile, con conseguenze nefaste sulla salute dei nostri concittadini. Inoltre si potrebbero avere conseguenze negative anche sull’intasamento del DEA di Rivoli, dove inevitabilmente ripiegherebbero i cittadini, che non trovano risposte adeguate nel nostro territorio.

Sicuramente ci sarà chi ribatterà alle mie critiche dicendo che in questi sei mesi non si sono verificati disservizi e lamentele: in realtà alcune volte i pazienti hanno riferito al nostro servizio di Continuità Assistenziale (ex Guardia Medica) di esser stati costretti a fare lunghi pellegrinaggi notturni per trovare i farmaci , ma mai e poi mai noi Medici ci saremmo aspettati che ciò fosse dovuto al taglio della reperibilità notturna delle Farmacie, per questo non abbiamo mai indagato, inoltre dove mai avrebbero potuto recarsi gli utenti per lamentarsi e soprattutto di che cosa lamentarsi, visto che il taglio del Servizio in questione non è stato assolutamente pubblicizzato presso l’utenza ne dall’Asl ne dai Comuni ne tanto meno dagli organi di stampa, che ne erano del tutto all’oscuro? E non mi si venga a dire che il cartello presente presso la Farmacia di turno fino alle 23, dove si indica come Farmacia notturna quella di Cascine Vica è sufficiente per far comprendere alla popolazione il taglio complessivo del Servizio.

Sono sicuro che magari nella collaborazione tra Amministrazioni Comunali ed ASL TO3 si potrebbero trovare le modalità per favorire economicamente la reperibilità notturna delle Farmacie del nostro territorio. Potrei proporle di convocare un “tavolo” di contrattazione a cui potrebbero partecipare i Comuni, le Farmacie, l’ASL TO3 e la Continuità Assistenziale (ex Guardia Medica), cioè i soggetti interessati dalle problematiche sopra esposte, sono sicuro che si potrebbe arrivare a posizioni di mediazione da tutti condivise nella prospettiva di un reale servizio di presidio notturno per l’utenza. Mi vengono in mente molte soluzioni: la reperibilità del Farmacista solo su chiamata da parte del Medico di Guardia Medica, l’installazione di Distributori Automatici di Farmaci da banco, il concordare le tipologie d’intervento per cui attivare la reperibilità dei Farmacisti, l’estensione dell’orario d’apertura senza forzatamente arrivare alla copertura dell’intera notte, si può discutere di tutto, ma francamente la serrata alla 23 mi sembra veramente eccessivamente penalizzante per l’utenza.
Grazie per l’attenzione. 

Saluti

 Dottor Arnaud Maurizio, Medico di Continuità Assistenziale (ex Guardia Medica) Postazione di Giaveno.”

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