NO TAV, TRE ATTIVISTI CONDANNATI A DUE ANNI DI CARCERE PER L’ASSALTO AL CANTIERE: DIMEZZATE LE PENE, ANDRANNO AI DOMICILIARI

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L’attacco al cantiere del 14 maggio 2013 ha portato a nuove lievi condanne per tre No Tav, pene dimezzate rispetto alla richieste della procura. I tre imputati Lucio Alberti, 25 anni, Francesco Sala (27 anni) e Graziano Mazzarelli di 24, sono stati condannati a 2 anni, 10 mesi e 20 giorni, per l’assalto alla Maddalena di due anni fa. Inoltre sono stati scarcerati, e andranno ai domiciliari. Erano in galera, nella sezione di massima sorveglianza, dallo scorso luglio. Si tratta di una mezza vittoria per il Movimento No Tav, visto che la Procura di Torino aveva chiesto 5 anni e sei mesi, e anche in questo caso è decaduta l’accusa di terrorismo. Gli avvocati difensori hanno espresso soddisfazione per una sentenza che, dicono, “ribadisce, come aveva già fatto la Corte d’Assise per altri quattro imputati, la non particolare gravità della vicenda nonostante quanto affermato dai pm”. In quell’occasione i giudici assolsero gli imputati dall’accusa di terrorismo (l’assalto al cantiere fu a colpi di molotov): non intendevano “attentare alla vita o all’incolumità delle persone presenti nel cantiere”

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