NUOVO CLUB MED IN VAL SUSA, PARLA BRASSO: “SE ASPETTIAMO ANCORA, I FRANCESI SE NE VANNO…MA NON LO COSTRUISCONO LORO”

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di FABIO TANZILLI

CESANA – Il nuovo villaggio Club Med che dovrebbe sorgere in alta Val Susa rischia di rimanere un semplice sogno nel cassetto. Giovanni Brasso, patron della Vialattea, a margine della conferenza sulla presentazione della stagione sciistica della Sestrieres spa, pone delle riflessioni sul caso suscitato dalla presa di posizione della maggioranza del sindaco di Torino Chiara Appendino, che si è schierata contro il progetto.

“Sarebbe davvero un peccato rinunciare alla proposta del Club Med, ma se aspettiamo ancora un po’, se ne vanno altrove, perché tanto in Val Susa hanno già un villaggio a Pragelato – commenta Brasso – io ho portato qui i francesi per fargli vedere il sito del bob e recuperarlo, mi sono limitato ad occuparmi di procurargli e favorire il contatto con il territorio e le istituzioni locali e piemontesi, ma alcune cose importanti non sono state ancora capite…”.

In che senso? “Nel senso che in realtà il Club Med non dovrà costruire un bel nulla, e non c’è da spaventarsi in tal senso – chiarisce Brasso – il progetto prevede che il villaggio venga costruito da un altro ente, una società pubblica o privata, come l’Agenzia 2006 ad esempio, che realizzi il villaggio secondo tutti i crismi del caso. Quindi non toccherebbe ai francesi l’edificazione, e la proprietà rimarrebbe in capo a chi realizza il tutto, che sia un ente pubblico, privato o misto. Il Club Med si è reso invece disponibile ad affittare e gestire la futura struttura che dovrebbe sorgere a Cesana, realizzando un resort di livello e mettendo sul piatto una proposta da 6,5 milioni di euro annui, che moltiplicando per circa 12/13 anni di contratto, ammonta ad un investimento totale di 80 milioni di euro. Senza contare i posti di lavoro, e l’indotto”.

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11 COMMENTI

  1. Il sig. Brasso non ha ancora preso abbastanza soldi per sè e per la Sestriere spa dalle Olimpiadi e con tutte le speculazioni collegate?

  2. Se ho ben capito; la “famosa” Agenzia 2006, quella delle Olimpiadi Invernali, che ha costruito la pista di bob; dovrebbe costruire il cosidetto “villaggio” e poi affittarlo ai “francesi” . Intanto qualcuno ” consuma” un’altra barca di soldi pubblici ; e se poi i “francesi”, decidono che l’affare non rende, si chiude tutto , e si ricomincia da capo. Magari , demolendo il ” villaggio ” , e costruendo qualche altra ” opera vantaggiosa” per non si sa chi. Menomale che Appendino c’è !

  3. Quesito: Quante “furbe ” facce da culo di cane ca-caccia; si aggirano per la Valle di Susa ? Alla migliore risposta; sarà assegnato , un Pariolino D’oro.

  4. SMETTIAMOLA di GUFARE !!!
    Cerchiamo di vederla in maniera positiva , aiutiamo chi vuol far impresa in valle , ad edificare un bel resort moderno, consono alle esigenze del luogo e affittarlo a Club Med per dar lavoro a 400 persone locali e poter rilanciare Pariol di Cesana Torinese

    • Concettualmente sono d’accordo con lei….ma mi viene in mente una regola che si imparava alle elementari:
      nelle addizioni, cambiando l’ordine degli addendi il risultato non cambia.
      E noi siamo proprio in questa situazione: persone ed organizzazioni che si sono già arricchite con speculazioni immobiliari (a danno del territorio e della popolazione residente) nel passato e recente che ci riprovano….
      Cosa le fa pensare che questa volta il risultato cambi?

      Senza contare che al momento la situazione degli impianti di risalita a Sansicario sappiamo bene qual è, e non mi sembra che ci siano piani di miglioramento a breve termine

  5. Puzza di affare per ingrassare i soliti noti….
    Se dietro non ci fosse l’interesse privato, a nessuno importerebbe una cippa del Med….
    Si sa che gli ospiti non escono nemmeno per comprare le cartoline e le sigarette…..

  6. indubbiamente è un’opera piuttosto grande che andrebbe sorvegliata, uno perchè non abbia un impatto tipo i palazzoni di Sestriere, due perchè non ci sia la solita mangeria di soldi…però se chi dovrebbe sorvegliare, è solo capace di dire di no, alla fin fine questa valle è e resterà la valle dei disoccupati e ci costringerà ad emigrare altrove…

  7. Club Med scampato pericolo? Speriamo.
    Altro che gufare, verbo antico convertito in un neologismo cretino di cui non si sentiva il bisogno.
    Le precise dichiarazioni di Brasso ci riportano al detto popolare della madre sempre gravida.
    Peccato che ogni tanto salti fuori qualcuno alla ricerca di questa feconda figliolanza nella nostra valle.
    Ribadirei con una controproposta che chiunque, anche non valsusino, farebbe volentieri:
    Se qualche ente pubblico volesse costruirmi una villa di trenta stanze, con vista Chaberton, spa, piscina e campo da golf, pagandoci puntualmente Imu, interessi passivi e manutenzioni straordinarie, sarei ben lieto di corrispondergli un modesto affitto per dodici o tredici anni, salvi anticipati, soggettivi e capricciosi cambi di idea.
    Naturalmente all’occorrenza non mancherò di interpellare qualche nativo per lavori di giardinaggio, pulizie e faccende domestiche pagandolo generosamente con i comodissimi voucher Inps che, rispetto ai trattamenti economici offerti da Club Med, sarebbero una vera e propria sciccheria .

  8. Penso che Bruno abbia chiarito in modo evidente la situazione speculativa possibile…E i piccoli albergatori che fine farebbero contro una multinazionale….!!!!

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